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Emma Marrone: «Ragazze venite in piazza con me», di Mariagrazia Gerina

Martedì prossimo debutterà a Sanremo con Arriverà. «Parla del fatto che quando tutto sembra andare male, poi c’è il momento del riscatto», racconta Emma Marrone, classe 1984, l’ultima “creatura” di Maria De Filippi, vincitrice della nona edizione di Amici. Migliaia di fan tra le giovanissime, già tre dischi di platino all’attivo. Un talento Mediaset, che domani, lasciando le prove del Festival, sarà a Roma, in piazza del Popolo, con le altre donne, a manifestare. E spera di trascinarsi dietro anche le fan.

Da Amici alla piazza in difesa della dignità delle donne, un bel salto.
«Non ne posso più di sentirmi dire che Emma Marrone è il “prodotto di Amici”: io non sono il prodotto di nessuno, sono solo una ragazza che ha avuto la possibilità di cambiare il suo destino ma mi-sono-fatta- un-mazzo-così per riuscirci e continuo ad essere quello che sono sempre stata: una persona pensante. Ascuola, facevo concerti per raccogliere fondi per le donnedeturpate dagli acidi. Avevo una insegnante di filosofia, che non ci insegnava solo Kant ma ci faceva leggere i giornali, ragionare su quello che accade nel mondo».

E questa persona pensante cosa pensa di ciò che sta accadendo in questo paese?
«Penso che le donne devono riprendersi i diritti, quelli che hanno perso e quelli che non hanno mai avuto. E su questo voglio metterci la faccia. Perciò invece di starmene sul lungomare di Sanremo, domenica vado a Roma a manifestare insieme alle altre… E magari mi seguiranno anche le mie fan».

Ne hai tante?
«Direi di sì, ho vinto tre dischi di platino… Ecco, vorrei che questo mio gesto le spingesse a pensare al loro futuro ».

Berlusconi potrebbe non prenderla troppo bene…
«Sono problemi suoi. Io non ho partecipato ad Amici perché c’era Berlusconi ma grazie a Maria De Filippi».

Con lei ne avete parlato della manifestazione?
«Sì, anche lei pensa che sia una giusta causa».

Molte delle protagoniste delle serate di Arcore sono passate per Mediaset: questo almeno vi accomuna…
«No, senza nulla togliere a chi fa scelte diverse, non ho nulla in comune con loro: io non faccio la starlette ma la cantante, la tv è solo un passaggio promozionale…»

Cosa pensa di Ruby e delle sue coetanee che andavano ad Arcore?
«Non le giudico.Mi piacerebbe conoscerle di persona. Che ne so io davvero chi è Ruby? Magari è solo una ragazzina che si è ritrovata nella merda… Mi metto nei suoi panni…. Essere femministe secondo me significa sentirsi sempre unite alle altre donne, troppo facile se le femministe si uniscono solo tra di loro».

E di Berlusconi cosa pensa?
«Non voglio mettermi qui a giudicare nemmeno lui…».

È già abbastanza per una che viene dalla “fabbrica Mediaset” scendere in piazza?
«No, semmai io vengo dalla “fabbrica Marrone”, quella dei miei genitori, due persone che lavorano, pagano le tasse, hanno fatto sacrifici per non far mancare nulla ai loro figli. Prima di arrivare ad Amici io lavoravo come commessa al nero: poi ho avuto la botta di “culo”… senza ritrovarmi mai in situazioni sgradevoli»

E non è poco.
«Infatti».

Cosa pensa dell’uso del corpo in tv?
«Credo che le donne abbiano lottato per la loro libertà e se ci sono quelle che amano esprimersi con il corpo sono libere di farlo».

No, mi riferivo a come la tv usa il corpo delle donne…
«Ma la mercificazione del corpo non nasce mica con la tv. E poi la televisione se voglio la posso anche spegnere. Oppure posso cambiare canale: non tutti i programmi sono uguali, io per esempio cantavo con il tutone».

Parliamo di modelli maschili: da pugliese meglio Vendola o Berlusconi?
«Nessuno dei due, Vendola non lo seguo quando parla, Berlusconi nemmeno».

Secondo lei partecipare a questa manifestazione farà bene alla sua immagine o danneggerà la sua carriera?
«Non lo so, so che andare in piazza domenica, mi fa sentire fiera di me stessa. Mi fa pensare: prima viene Emma».

L’Unità 12.02.11