Una cifra enorme, quasi duecentonovanta piazze in tutto il mondo, duecentotrenta soltanto in Italia: è qui, in tutti questi luoghi, l’ appuntamento per tantissime donne e- speriamo – tantissimi uomini che hanno risposto all’appello lanciato da un gruppo di donne – tra le quali Francesca Comencini e Gae Aulenti – e poi rimbalzato da un capo all’altro del mondo: «Se non ora quando? ». Se non ora quando (ri)affermare la propria forza, dignità e determinazione? Se non ora quando dire che basta con le donne usate comenella prima Repubblica si usavano le mazzette, «educate» per compiacere il Drago, apprezzate per le misure seno-vita-fianchi altrimenti trasparenti perché se l’ascensore sociale va piano per tutti per le donne è bloccato al primo piano. Proprio ora, dicono queste piazze che azzerano le distanze tra l’Italia, la Francia, l’America, la Spagna, la Svizzera, isole lontane e decine di stati stranieri. Nessun simbolo di partito, di sindacato, di associazione, niente che sia ascrivibile ad «una parte»: sonoinvitate ledonnedi destra, di centro – quelle dell’Udc fanno sapere che non saranno presenti -, di sinistra e quelle che la politica non le riguarda, le Ruby, le Minetti, le Iris, le scrittrici e le casalinghe, quelli che la sera vanno a letto presto e quelli che ci vanno tardi, quelli che leggono Kant e quelli che preferiscono Diabolik, quelli che per forza devono mostrare le mutandein un teatro ma forse iniziano ad avere un dubbio ma non lo possono dire perché il Leader indiscusso, indiscutibile, ingiudicabile, no, non permetterebbe. L’evento clou, seguito dai media di mezzo mondo, sarà a Roma, in piazza del Popolo, dove la kermesse dal palco inizierà dalle due del pomeriggio. Un minuto e mezzo di silenzio, poi l’attrice Isabella Ragonese darà lo starter e la piazza urlerà «Se non ora quando?». Dal Pincio la risposta: «Adesso». Poi le note di Patty Smith e un enorme striscione che sarà srotolato dalla terrazza del Pincio: «Vogliamo un Paese che rispetti le donne, tutte». Ragonese e Angela Finocchiaro condurranno la manifestazione dando la parola dal palco a Susanna Camusso, segretaria Cgil, Giulia Bongiorno, Stefano Ciccone, autore del libro «Essere maschi», suor Eugenia Bonetti dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia, Suzanne Diku, ginecologa e presidente dell’Associazione delle donne congolesi in Italia enuova italiana, l’unica donna che governa una regione, Katiuscia Marini (Pd), a capo dell’Umbria, la regista Cristina Comencini, che racconterà come è nata e cresciuta l’iniziativa e l’attrice Lunetta Savino che leggerà un testo, mentre la poetessa Patrizia Cavalli leggerà una sua poesia «La patria », titolo di un libro non ancora pubblicato. Sul palco donne famose e donne comunicomeunalavoratrice precaria, una femminista, una studentessa, come nella piazza, dove ci saranno il segretario Pd Pier Luigi Bersani e la presidente Rosy Bindi, l’Idv di Antonio Di Pietro, Sel, Fli, Fds, Pri. Lucia Annunziata seguirà l’evento in diretta nel corso della sua trasmissione su Rai3 «In 1/2 ora», con interviste Margherita Buy, Ritanna Armeni oltre a Camusso, Bongiorno e Comencini. Diretta anche su Sky, Youdem, Radio Città Futura, Radio Popolare Network, Radio Articolo 1. A Milano appuntamento in Piazza Castello, sarà steso un grosso filo da bucato cui tutte le donne potranno appendere pensieri, storie, poesie e immagini, mentre a Torino è in piazza San Carlo. E poi nel mondo da Auckland ad Amsterdam a New York, Parigi, Bruxelles, Boston, Honululu, Jakarta, Seoul, Washintgon, Tokyo. «La nostra manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne o per dividere le donne in buone e cattive», dicono dal comitato organizzativo rispondendo anche a chi nei giorni scorsi dalla maggioranza ha cercato di polemizzare cercando di dividere.
da www.unita.it