«Una farsa avvilente e distruttiva, un abuso di potere incompatibile con la carica istituzione ricoperta». E´ il durissimo giudizio di un editoriale del Times di Londra su Silvio Berlusconi, completato dalla richiesta di «dimissioni immediate».
Ma non è soltanto lo storico quotidiano londinese a ritenere che la vicenda del premier italiano sia giunta al termine e debba concludersi: praticamente tutti i media internazionali, dai giornali alle tivù ai siti internet, dedicano ampio spazio agli ultimi sviluppi dello scandalo, concordando che la richiesta di rinvio a giudizio per concussione e induzione di minore alla prostituzione sia «il problema più grave e destabilizzante» mai affrontato dal leader del Pdl.
«Berlusconi mostra di non comprendere la differenza che intercorre tra il tornaconto personale e il dovere nei confronti del pubblico», afferma l´editoriale non firmato del Times, dunque espressione della direzione del giornale, che – è utile ricordarlo – è un quotidiano fieramente conservatore. «Egli abusa la sua carica politica per i suoi fini e sfida chiunque a fermarlo: è da tempo passato il momento in cui questa farsa avvilente e distruttiva arrivi a una fine», prosegue l´articolo.
«La volgarità è sempre stata una componente distintiva della sua avventura politica, ma un procedimento penale è un´aggiunta che oltrepassa l´ordinario squallore. Dovrebbe essere superfluo affermarlo, ma Berlusconi è distante dalla consapevolezza quanto lo è dal decoro, quindi ribadiremo l´ovvio: la sua condotta è incompatibile alla carica istituzionale che ricopre quindi dovrebbe dimettersi immediatamente». Immediata ieri sera la reazione del portavoce del Pdl Sandro Bondi: «Un editoriale ingiurioso e volgare, una raffigurazione caricaturale della realtà italiana, non rende onore a chi lo ha scritto e pubblicato».
Ma tutta la stampa internazionale pensa che Berlusconi debba dimettersi. Il Wall Street Journal, bastione del capitalismo e della destra americana, lo chiede in un sondaggio ai suoi lettori e la risposta è netta: per l´80 per cento, il premier italiano dovrebbe rassegnare le dimissioni. L´Economist afferma che il processo per il Rubygate «promette di imbarazzare perfino Berlusconi», ossia uno che non è sembrato in imbarazzo davanti a nessuna delle accuse e delle critiche che gli sono state mosse. Il settimanale britannico, che vende 1 milione e mezzo di copie in tutto il mondo, nota che le 800 pagine di imputazioni descrivono Berlusconi come «uno che passa il tempo libero come se fosse uno dei più sordidi imperatori romani» e giudica «probabile» che il processo per il Rubygate si farà, richiamando l´attenzione sul «linguaggio pericoloso» usato dal premier e dalla Lega Nord quando parlano di prepararsi alla «guerra totale». L´Independent si chiede fin dal titolo, «Sta per finire in galera?», il Boston Globe osserva che gli italiani non «hanno bisogno di essere puritani per decidere che Berlusconi non è adatto a governare», e ancora il Times pubblica una vignetta del premier accanto a una torre di Pisa piegata all´ingiù come un fiore appassito.
La Repubblica 11.02.11