Giorno: 10 Febbraio 2011

"E la lotta di classe si sposta tra i banchi", di Marco Lodoli

Per decenni le aule sono state il luogo di incontro e di avvicinamento tra ceti diversi. Oggi le cose sono cambiate radicalmente: sotto il velo della “meritocrazia” il nostro Paese è tornato ad essere classista in modo feroce. Per alcuni decenni la scuola è servita anche ad avvicinare le classi sociali: nelle aule convergevano interessi e aspettative, si respirava la stessa cultura, si creavano possibilità per tutti. In fondo al viale si immaginava un mondo senza crudeli differenze, senza meschinità e ingiustizie. La conoscenza era garanzia di crescita intellettuale, e anche sociale ed economica. Chi studiava si sarebbe affermato, o quantomeno avrebbe fatto un passo in avanti rispetto ai padri. Tante volte abbiamo sentito quelle storie un po’ retoriche ma autentiche: il padre tranviere che piangeva e rideva il giorno della laurea in medicina del suo figliolo, la madre che aveva faticato tanto per tirare su quattro figli, che ora sono tutti dottori. Oggi le cose sono cambiate radicalmente. Chi viaggia in prima classe non permette nemmeno che al treno sia agganciata la seconda o …

Gambro, iniziato il confronto sul futuro dell’azienda

Incontro interlocutorio oggi a Roma al ministero delle Attività produttive. Già programmato un secondo incontro, probabilmente il primo marzo. E’ stato solo un incontro interlocutorio quello svoltosi oggi a Roma al ministero delle Attività produttive, utile però a gettare le basi per un confronto sul futuro della Gambro a Medolla. Tutti – dai sindacati agli enti locali, dalla Regione ai parlamentari modenesi – hanno ribadito il netto rifiuto del piano di dismissione prospettato dalla multinazionale e avanzato la richiesta di un piano industriale che consenta il rilancio dell’azienda e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. E’ stata anche dichiarata una disponibilità al confronto nel merito, valutando costi e strategie del piano di razionalizzazione richiesto dalla direzione aziendale. Il rappresentante del governo – Giampietro Castano, direttore del ministero – si è detto disponibile a favorire un confronto diretto tra i rappresentanti del territorio e i vertici aziendali che consenta di valutare tutte le possibili ipotesi alternative alla dismissione di una parte della produzione. L’incontro si è concluso con l’impegno – da parte di tutti i partecipanti …

Università, Pd: da governo ancora ostacoli per atenei

Ghizzoni: è un nuovo taglio a fondo di finanziamento ordinario. “La mancata proroga dello sconto nel calcolo delle risorse utilizzate per il personale, costringerà gran parte degli Atenei a superare la soglia del 90% del fondo di finanziamento ordinario impiegato in stipendi: a quel punto scatterà il blocco del turn over con conseguenze gravissime per l’offerta formativa e l’attività di ricerca. Il costante calo delle risorse destinate al Fondo di finanziamento ordinario (meno 276 milioni per il 2011 e altrettanto era stato sottratto l’anno scorso), a fronte di spese fisse e obbligatorie costringerà gli atenei a superare la fatidica soglia del 90%, indipendentemente dalle capacità gestionali e programmatorie delle università. Insomma, alla faccia del merito e della “virtuosità”, gli atenei pagheranno con il blocco del personale i tagli dei trasferimenti dello Stato al sistema universitario. Auspichiamo che il Governo riveda la propria decisione e, così come accadde lo scorso anno, consenta la proroga dello sconto nel calcolo delle spese di personale. Non si può mortificare l’università con lacci e lacciuoli che poco hanno a che …

Proposta Pd: Fossoli monumento nazionale

Il progetto di legge presentato oggi dall’on. Manuela Ghizzoni. è stato sottoscritto da parlamentari di diverso orientamento. Nel Giorno del Ricordo l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera, ha presentato il progetto di legge per dichiarare monumento nazionale l’ex Campo Fossoli e sostenere l’attività di ricerca della Fondazione. Ecco di seguito una sua dichiarazione. «Oggi celebriamo il Giorno del ricordo, istituito con la legge 92 del 2004, per conoscere, coltivare e rinnovare la memoria della tragedia delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati. Un tornante della storia recente, troppo a lungo rimosso, al quale dobbiamo riferirci per rafforzare la nostra identità nazionale e per costruire con lungimiranza il nostro futuro. La diaspora condusse numerose famiglie anche nella nostra provincia: dal 1954 al 1970, molti profughi giuliani vissero presso l’ex campo di Fossoli, in quello che poi fu noto come il Villaggio San Marco. Ho depositato come prima firmataria in questi giorni – volutamente nel periodo compreso tra il 27 gennaio Giorno della memoria …

Sondaggi amari per il Cavaliere «Meglio Maroni e Tremonti», di Andrea Carugati

Berlusconi “illeso” dopo lo scandalo bunga bunga? Gli italiani simpatetici o addirittura invidiosi delle feste del Cavaliere? Non pare, almeno stando al sondaggio della Ipsos di Pagnoncelli resi noti martedì sera a Ballarò. Ma non è il solo. Anche a palazzo Grazioli, a quanto si apprende, sono arrivati sondaggi tutt’altro che positivi sulla fiducia nel premier, nonostante l’imponente campagna mediatica impostata per cancellare il Rubygate. Dal sondaggio Ipsos emergono alcuni dati importanti. Primo: anche una semplice coalizione Pd-Sel-Idv batterebbe l’asse Berlusconi-Bossi. Secondo: sia Bersani che Casini e Vendola batterebbero il Cavaliere in uno scontro diretto per la premiership. In uno schema a tre poli, il centrosinistra si imporrebbe su Pdl e Lega con il 41% contro il 38,7%, mentre il Terzo Polo si fermerebbe al 17,8%. Ancora più netta la vittoria in caso di “Santa alleanza” di tutte le opposizioni contro il Cavaliere: 51,3% contro 44,2%. Sia Bersani che Vendola, alla guida di un centrosinistra “semplice”, batterebbero Berlusconi: il primo con il 36% contro il 32% e il secondo con il 32% contro il 31%. …

Giornata del ricordo: Napolitano "Non restare ostaggi del passato". Berlusconi assente alla cerimonia al Quirinale

Il capo dello Stato guarda al futuro europeo per superare, senza dimenticarle, antiche ferite. Alle celebrazione in memoria delle vittime delle Foibe non era presente il premier. Per il governo c’erano il ministro della Difesa, Ignazio La Russa e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta: “Per troppi anni c’è stato un silenzio oltraggioso e colpevole”. “La memoria sia coltivata. Ciascun paese ha il dovere di ricordare la propria storia, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo” ma “l’essenziale è non restare ostaggi né in italia né in Slovenia né in Croazia degli eventi laceranti del passato”, con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha celebrato al Quirinale la Giornata del Ricordo, in memoria delle vittime delle Foibe. Partendo dal passato, per guardare a un futuro comune e europeo. “Posta fine a ogni residua congiura del silenzio, a ogni forma di rimozione diplomatica o di ingiustificabile dimenticanza, possiamo finalmente guardare avanti, costruire e fare progredire una prospettiva di feconda collaborazione sulle diverse sponde dell’adriatico. Il sacrificio delle generazioni …

La battaglia delle gite scolastiche lo sciopero dei prof divide gli studenti

Gli insegnanti: “Troppe responsabilità e ci hanno anche tolto la diaria Meglio restare in classe”. Una scuola su tre, e dentro le singole scuole una classe su tre, nella stagione 2011 non porterà i ragazzi in gita scolastica. È un diluvio di no. La riforma (di medie e superiori) è passata, ma la rabbia dei docenti resta alta. Dopo aver fatto saltare la sperimentazione sulla loro valutazione, in queste ore i “prof” registrano un clamoroso successo dell´ultima forma di protesta: 246 scuole, segnala il censimento del sito “controriformadocentiarrabbiati”, hanno firmato delibere che annullano l´impegno degli insegnanti per le gite scolastiche. E senza “prof” non si va da nessuna parte: «Troppe responsabilità, nessun riconoscimento. Per viaggiare così è meglio restare in aula a far lezione». L´adesione è spalmata su tutto il paese, da Aosta ad Acireale, e cresce ogni settimana. Significativo il boicottaggio al Nord. Torino e il suo hinterland si confermano l´area scolasticamente più sindacalizzata – lo sciopero delle gite è appoggiato e aiutato dalla Cgil e dai gruppi di base – con 59 defezioni. …