Giorno: 8 Febbraio 2011

Governo in perenne conflitto con la Costituzione

Bersani: “Invece di modificare l’articolo 41 il Pd propone 41 norme di liberalizzazione e già da domani 30 saranno in rete, aperte al contributo dei cittadini.Berlusconi sgombri il campo, e poi l’agenda riguardi l’Italia”. In perenne conflitto con la Costituzione, il governo si riunisce domani con l’obiettivo di mettere a punto delle misure idonee a dare (l’espressione è del premier Berlusconi) “una scossa all’economia” del Paese: per l’esecutivo, il punto di partenza è la modifica dell’articolo 41 della Carta. Da Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, arriva l’appello al governo “perché rifletta prima del Consiglio dei Ministri di domani. Lo invito a non mettere mano all’articolo 41 della Costituzione, perché la modifica sarebbe assolutamente pleonastica dal punto di vista pratico. Da ministro – ha ricordato Bersani – feci tutto nel rispetto della Costituzione, mentre mettere mano ad un articolo della prima parte della Costituzione non è un bel segnale in un momento in cui bisogna che la Costituzione resti una base della convivenza”. In relazione al possibile varo di norme sulle liberalizzazioni e sugli …

"Le intenzioni e la realtà, il sentiero stretto della maggioranza", di Stefano Folli

Il dilemma ben riassunto da Ernesto Galli Della Loggia sul «Corriere della Sera» è sempre lo stesso. O si riesce a realizzare una tregua duratura in grado di dare un senso all’ultimo biennio della legislatura oppure è più onesto scegliere la via delle elezioni anticipate. Silvio Berlusconi tenta di ancorarsi alla prima ipotesi e il suo piano di rilancio economico, pensato per ritrovare credibilità e consenso presso il mondo produttivo, contiene una serie di ottime intenzioni. Avrebbe dovuto costituire la priorità del governo fin dall’inizio del cammino, nel 2008, e invece sono passati quasi tre anni. Il presidente del consiglio sostiene che oggi la coalizione è più coerente e compatta di ieri perché sono stati eliminati quelli che «remavano contro». Ma è proprio così? Difficile sostenere che, se l’azione del governo non è stata incisiva, ciò è dipeso dalla presenza nella coalizione di Gianfranco Fini e dei suoi seguaci ora passati all’opposizione. La verità è che il quadro politico, molto favorevole alle riforme all’inizio della legislatura, ora appare usurato e in buona misura compromesso. Per …

Si faccia chiarezza sulla Fiat

Sabato prossimo il governo vedrà Marchionne per sapere i destini statunitensi della Fiat. Fassina: “L’incontro va allargato a tutte le parti sociali. I lavoratori Fiat hanno il diritto di sapere che cosa c’è esattamente dentro il progetto Fabbrica Italia”. MF: L’abbandono di Torino potrebbe costare alla fabbrica un esborso di 4 miliardi Sabato prossimo è fissato un nuovo incontro, a distanza di 13 mesi da quello precedente, tra la Fiat e il governo. Saranno messi su tavolo i piani dell’industria automobilistica italiana e fatta luce sulle intenzioni dell’a.d. Sergio Marchionne di trasferire la Casa torinese negli Usa. E così finalmente si siederanno allo stesso tavolo Silvio Berlusconi e Sergio Marchionne: uno che ride sempre anche in mezzo all’alluvione e l’altro che non ride mai. Ma mentre poco più di un anno di un anno fa si discusse sul piano di rilancio degli stabilimenti italiani questa volta la scelta “Italia” potrebbe essere marginale. Da questo nuovo incontro si potrebbero conoscere le vere intenzioni dell’amministratore delegato della Fiat dopo le dichiarazioni di venerdì scorso quando, da San …

"Processo breve, Berlusconi accelera Vietti e Anm: legge devastante", di Liana Milella

Pd: in fumo migliaia di cause. Granata: pronti alla piazza. L´obiettivo è approvarlo entro maggio, liberando il premier di due procedimenti Anche Pecorella critica il ddl che riduce a sei anni i tempi dei tre gradi di giudizio. Berlusconi accelera sul processo breve. Alla Camera. In commissione Giustizia. Già dalle prossime ore. Sarà pure «devastante», come gridano subito Michele Vietti, al vertice del Csm, e Luca Palamara, il presidente Anm. Sarà «una vergogna», come lo bolla il pd Enrico Franceschini. Sarà «un colpo mortale alla giustizia», parola di Antonio Di Pietro. Sarà solo «un escamotage ad personam», secondo il centrista Roberto Rao. Sarà «una prescrizione breve», come lo boccia Daniela Melchiorre, la liberaldemocratica che pure molti accreditano come già passata nelle file berlusconiane. Di certo «non è tra le priorità del Paese», parola del finiano Italo Bocchino. E Fli, per bocca di Fabio Granata, preannunci «le barricate». Sarà pure tutto questo, ma il Pdl volutamente lo ignora e sul processo breve va per la sua strada. Si muove Enrico Costa, il capogruppo in commissione Giustizia, …

Assemblea PD, i documenti proposti alle Commissioni

Pubblichiamo i testi dei documenti proposti alla discussione e approvati nelle Commissioni su Pubblica Amministrazione, Cultura, Sanità, Sicurezza, Politiche Sociali e Mezzogiorno durante l’Assemblea Nazionale del Pd alla Fiera di Roma (4-5 febbraio 2011) Commissione P. A. Un settore pubblico di qualità per far ripartire l’Italia Commissione Cultura La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura Commissione Sanità La salute in tutte le politiche Commissione Sicurezza La sicurezza come diritto di libertà Commissione Politiche Sociali Persone e famiglie al centro di una società più giusta, libera e solidale Commissione Mezzogiorno Per l’Italia e il Mezzogiorno www.partitodemocratico.it

"A Marchionne chiediamo", di Cesare Damiano

Adesso il governo deve intervenire. L’ipotesi lanciata da Marchionne (e poi subito ridimensionata secondo uno schema ormai collaudato) di una possibile fusione Fiat-Chrysler, con conseguente trasferimento a Detroit della testa del gruppo, impone all’esecutivo di battere un colpo. Palazzo Chigi non ha più alibi, sabato prossimo dovrà chiedere conto all’azienda delle sue reali intenzioni. E se, come dice, vuole continuare a governare, deve concepire ed attuare quella politica industriale rimasta finora ignota al suo vocabolario. Le domande da porre sono molte. Ne propongo alcune. C’è l’impegno di mantenere a Torino la testa del gruppo? C’è l’impegno a mantenere in Italia ricerca, sviluppo e parte importante della manifattura? Ancora. Che ne è del progetto di “Fabbrica Italia”, sbandierato in gran pompa un anno fa e finora rimasto avvolto dalla nebbia? Quando verranno avviati gli investimenti concordati con gli accordi di Mirafiori e Pomigliano? Che tipo di relazioni sindacali il gruppo intende instaurare per creare quel consenso indispensabile a vincere la sfida sul mercato globale? I vertici del Lingotto non possono sottrarsi dal dare risposte. L’Italia non …

"Donne in piazza, manifestazioni in 70 città", di Anna Bandettini

L´adesione della Fracci: lo scandalo Ruby mette in imbarazzo l´Italia intera. Non era mai successo: domenica ci saranno manifestazioni di piazza, cortei, letture di poesie contemporaneamente in dieci, trenta, cinquanta… fino ad oggi settanta città italiane. E la lista continua ad allungarsi di giorno in giorno: si va da Trieste a Sassari, da Bolzano a Messina… Perfino Arcore. Altro che veterofemministe e basta: quella di domenica 13 febbraio si preannuncia come una delle manifestazioni più imponenti e popolari contro Silvio Berlusconi. In piazza le donne: donne delle associazioni femminili (moltissime quelle che hanno aderito da DiNuovo che ha lanciato l´appello alla mobilitazione, Usciamo dal Silenzio, Filomena la rete delle donne…), e donne qualunque che per rabbia, indignazione, hanno deciso di prendere parola pubblica. E reclamare la propria dignità contro lo spettacolo della politica italiana, contro la rappresentazione aberrante delle donne e della relazione uomo-donna «ostentato da una delle massime cariche dello Stato, che incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni», come accusa …