Giorno: 5 Febbraio 2011

Bersani: "guardiamo oltre Berlusconi, saremo all'altezza del Paese"

Bersani all’Assemblea PD: “Noi che rispettiamo le donne saremo in piazza il 13″. “Siamo l’unico partito che si sta occupando di contenuti e alcuni giornali ci accusano di non averne, ma non ci preoccupiamo. Siamo gli unici che si occupano degli italiani che parlano di scuola,fisco,cultura,lavoro. Lavoriamo in parlamento e nel Paese, raccoglieremo 10 milioni di firme, 10 milioni di vai a casa Berlusconi el’8 marzo li porteremo a Palazzo Chigi. Saremo presenti alle manifestazioni in corso, invito tutti i democratici a sostenere la mobilitazione di . Se non ora quando il 13 mentre domani Franceschini ci rappresenterà alla manifestazione di Libertà e giustizia a Milano. Pensiamo anche a altre forme di mobilitazione con tutti coloro che sono disposti a muoversi”. Standing ovation per la difesa delle donne. “Rosy voglio dire che noi maschi saremo con le donne che il 13 saranno in piazza perché conosciamo le nostre mogli,compagne,figlie,amiche e le rispettiamo come persone, non sono merci da comprare e vendere con 1 dominio padronale e maschilista. Non eèaccettabile dare questo messaggio alle giovani generazioni, …

"Contratto statali, la Cgil non firma", di Roberto Giovannini

È durata poco, a quanto pare, la tregua tra la Cisl e la Cgil. Ieri mattina nuovo strappo e nuova polemica – decisamente aspra – tra le confederazioni, dopo la firma da parte delle organizzazioni di Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti (insieme ad altre quattro sigle autonome, Cida, Confsal, Ugl e Usae) dell’accordo sulla contrattazione e la produttività nel pubblico impiego. Un’intesa che la Cgil ha deciso di non firmare, insieme agli autonomi di Usb, Cobas e Cisal. La questione nasce dalla manovra Tremonti, il decreto 122/2010, che tra le altre cose ha bloccato la contrattazione nazionale e aziendale nel pubblico impiego fino al 2013. Ciò ha reso in molti punti inapplicabile la Riforma Brunetta del 2009, che tra le altre cose prevedeva un sistema di premi e incentivi per fasce di merito con soldi provenienti dal risparmio di gestione. Una riforma sostanzialmente approvata da Cisl e Uil, ma che secondo la Cgil comporta comunque un taglio dei salari. Ieri mattina nel corso di un incontro con i ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi è …

Scuola, record di insuccessi "dispersi" 16 alunni su cento

Mentre l´Unione europea lancia un´iniziativa per ridurre l´abbandono scolastico, nelle medie di Palermo è record di bocciati e desaparecidos. «I giovani che abbandonano gli studi o la formazione avendo al massimo un diploma di istruzione secondaria inferiore – si legge in una recentissima nota della Commissione europea – hanno grosse difficoltà a trovare un lavoro e sono più spesso disoccupati e dipendenti dall´assistenza sociale». Per questa ragione, a Bruxelles è stata avviata un´iniziativa per aiutare gli Stati membri a ridurre, entro la fine del decennio, a meno del 10 per cento il tasso di abbandono scolastico, che a livello europeo si attesta al 14,4 per cento e in Italia al 19,2. Il calcolo viene effettuato sui giovani di età compresa fra i 18 e i 24 anni con al massimo un diploma di terza media e che non seguono nessun altro percorso di formazione. Ma prima i ragazzini devono arrivarci, al diploma di terza media: e invece una fetta consistente si perde per strada. In base ai dati dello scorso anno scolastico, Repubblica ha calcolato …

"Una partita cruciale per tutti noi", di Marta Dassù

A giudicare dal Consiglio europeo, l’Ue sembra rimuovere la realtà: ciò che è in gioco, nella sollevazione delle piazze arabe, non è solo il futuro dell’Egitto e dei suoi cittadini. E’ anche il nostro futuro. Non perché Silvio Berlusconi sia l’ultimo Faraone Mediterraneo, come si ostina a sostenere qualcuno. Né perché la protesta dei giovani arabi, come sostengono altri, «faccia parte» di un ciclo di tensioni connesse alla disoccupazione e alle frustrazioni delle nuove generazioni che si estenderà progressivamente in Europa. La ragione mi sembra un’altra, più netta: è un interesse vitale delle democrazie europee – in cui includo Israele – che la crisi delle vecchie satrapie arabe non prepari future dittature islamiche. Come ha scritto giustamente Tim Garton Ash, «se questo non è un interesse vitale europeo, non è chiaro cosa lo sia». L’illusione, anche italiana, è che questo scenario possa essere evitato affidandosi a un passato che sta crollando: perché non tenersi Hosni Mubarak? Perché, risponde anche per noi l’amministrazione americana, il prezzo da pagare sarebbe di avallare una repressione sanguinosa e violenta …

"Lo psicodramma delle imposte comunali", di Maria Cecilia Guerra e Alberto Zanardi

Il decreto sul federalismo municipale ha rischiato di mettere fine alla legislatura ed è ora al centro di una forte tensione istituzionale. Ma rappresenta davvero il passaggio cruciale per la costruzione del federalismo nel nostro paese? Il provvedimento è tutto sommato assai modesto. Manca comunque una regolamentazione adeguata del sistema perequativo dei comuni. Mentre l’ossessione per il vincolo di invarianza della pressione fiscale rischia di snaturare il federalismo, il cui principale obiettivo è rendere i sindaci responsabili davanti ai propri cittadini. MOLTO RUMORE PER UN PROVVEDIMENTO MODESTO La Lega aveva annunciato che nel caso in cui il decreto sul federalismo municipale fosse stato bocciato dalla Commissione bicamerale, le elezioni sarebbero state inevitabili. Il parere della maggioranza sul decreto – che durante i lavori della bicamerale era stato emendato in alcune parti per raccogliere il consenso dell’Anci – è stato respinto. In assenza di un parere da parte della bicamerale(1), si è fatto ricorso a una procedura di dubbia legittimità: il Consiglio dei ministri ha approvato “in via definitiva” il decreto legislativo, non nella versione originaria …