Giorno: 1 Febbraio 2011

Inaugurazione dell'anno accademico scoppia la protesta dei ricercatori

Uno striscione rosa srotolato nell’aula magna di Economia con le firme di ricercatori che chiedono la votazione a suffragio universale per l’elezione della commissione per lo Statuto dell’ateneo. Un lungo striscione rosa srotolato nell’aula magna della Facoltà di Economia con 800 firme di ricercatori che chiedono la votazione a suffragio universale per l’elezione della commissione per lo Statuto dell’Università di Torino è stato srotolato oggi durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2010-2011 dell’ateneo torinese. “I precari della ricerca – ha detto al microfono uno dei ricercatori dopo l’esposizione dello striscione – pensano che il risveglio democratico, citato nella sua relazione dal Rettore, Ezio Pelizzetti, debba cominciare dall’università. Noi chiediamo che tutti i membri dell’ateneo possano esprimersi”. La richiesta è supportata dal Senato degli Studenti. Alice Graziano, presidente dell’organo universitario, ha affermato che “questa proposta non può essere liquidata come non prevista dalla legge perchè – ha sottolineato – altre università, come quella di Trieste, si sono già mosse in questo senso”. Graziano ha chiesto che 3 membri su 12 vengano eletti democraticamente. Per quanto riguarda i tagli …

Bersani: "Berlusconi tolga paese e se stesso da imbarazzo. Faccia un passo indietro"

Respinta al mittente la proposta lanciata oggi dal premier tramite una lettera Corriere della Sera per una collaborazione tra il governo e l’opposizione per fare le riforme economiche. Silvio Berlusconi dopo quasi 3 anni di muro contro muro aveva scritto al Corriere della Sera per proporre a Bersani un piano bipartisan per la crescita. Per il segretario del Pd, così come per il resto dell’opposizione, il patto per la crescita arriva fuori tempo massimo. È il leader del Partito Democratico a chiarire le ragioni del no: “Per rivolgersi credibilmente all’opposizione Berlusconi dovrebbe potersi rivolgere credibilmente al Paese e alla comunità internazionale: così non è. Noi nel ruolo che abbiamo siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità ma lui deve fare un passo indietro e togliere dall’imbarazzo se stesso e togliere dall’imbarazzo e dalla paralisi il Paese”. Di fronte a queste argomentazioni, il premier non ha trovato di meglio che definire ‘insolente’ la risposta di Bersani: “La reazione di Berlusconi è la triste risposta di una persona che sta cercando tutti gli appigli per rimanere incollato …

"Graduatorie in attesa di consulta", di Alessandra Ricciardi e Carlo Forte

Pressing parlamentare di Lega e Fli per congelare le liste e bloccare l’inserimento a pettine. L’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento resta in bilico. Il 27 gennaio, infatti, nelle commissioni riunite affari costituzionali e bilancio del senato, sono stati presentati alcuni emendamenti che mettono in discussione l’aggiornamento degli elenchi, che dovrebbe avvenire quest’anno, di fatto congelandoli. Un emendamento in particolare, quello della Lega Nord, gode dell’appoggio anche del ministero che lo vede come una scappatoia per blindare le graduatorie in attesa della riforma del reclutamento. Ma nel frattempo tutto potrebbe complicarsi. Secondo rumors parlamentari, sta per essere emessa dalla Corte costituzionale una sentenza che rimette mano alla disciplina del settore. Di fatto dichiarando incostituzionale l’inserimento in coda alle graduatorie. Ma la portata della sentenza potrà essere soppesata solo con le carte in mano, perché nel declinare il diritto di inclusione nelle graduatorie provinciali si può passare dalle inclusione in una o in tutte e 4 le province. La Consulta ha esaminato l’ordinanza del 5 febbraio 2010 con la quale il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio …

Maroni licenzia Berlusconi

Maggioranza spaccata: sul Corriere della Sera il ministro dell’Interno conferma l’impasse del governo e la preferenza della lega per il voto anticipato Lega. La scusa? L’eventuale bocciatura del federalismo. Finocchiaro: “All’Italia serve un altro premier”. Maroni ha chiarito la situazione. Il governo non c’è più, il Re è nudo (in tutti i sensi) e la Lega vuole le elezioni. Con o senza Berlusconi, il Carroccio è disposto a lasciare diverse vittime sul campo con la scusa del federalismo tradito. Ma tradito da chi poi? Chi parla di federalismo nei week end davanti ai propri elettori e poi se lo scorda in un cassetto del Parlamento dal lunedì al venerdì? Chi ha prodotto diversi testi di legge di riforma federale, ognuno diverso dall’altro, per creare una tela di Penelope da creare e disfare ogni giorno? Il federalismo è la condizione di esistenza della Lega. Realizzarlo significherebbe perdere poi la ragione delle battaglie (false) che la propaganda impone. Molto meglio tenere acceso il fuoco della passione tra la gente di Pontida e dintorni per poi dire che …