Giorno: 1 Febbraio 2011

"Il Pdl rispolvera il processo breve", di Liana Milella

Oggi il blitz alla Camera, si punta a neutralizzare i procedimenti sul premier. In commissione Giustizia la richiesta di far ripartire l´iter del provvedimento. Il primo passo, quello più semplice, lo faranno oggi. Sul resto, escogitare e far passare al vaglio di Napolitano una legge ad hoc per i anestetizzare i processi del premier, stanno ancora riflettendo. Ma intanto rispolverano il possibile contenitore, una legge già in Parlamento in cui infilare un prossimo emendamento ad personam. La novità delle ultime ore è questa: far ripartire alla Camera il treno del processo breve. Sì, proprio lui. Quello che un anno fa, seppellito dalle grida dei magistrati e dall´altolà del capo dello Stato, si arenò a Montecitorio. L´aveva approvato il Senato il 20 gennaio con uno scontro epocale, s´assopì in commissione Giustizia alla Camera dove la presidente Giulia Bongiorno rese pubblico lo stop di Fini. Gli passò avanti il legittimo impedimento, sponsorizzato da Casini proprio come lo strumento per rabbonire il premier, togliergli l´ansia dei processi, senza infliggere altri danni alla giustizia di tutti. «Saranno cancellati centomila …

Franceschini: alza un polverone per nascondere vicende giudiziarie imbarazzanti. "Dal premier una mossa disperata il dialogo è possibile solo senza di lui", di Goffredo De Marchis

Non ci saremmo sottratti, anche dall´opposizione, ad un appello contro la crisi lanciato da un governo di emergenza o da un esecutivo di centrodestra guidato da un altro premier. Come si può credere a uno che ha avuto 15 anni per dimostrarsi un leader politico normale. Lui è solo arroganza e strafottenza, la sua priorità assoluta è non andare a casa. Per Dario Franceschini «l´ostacolo è Berlusconi, senza di lui tutto diventa possibile». Anche affrontare il mostruoso debito pubblico. «Si può fare con un governo di emergenza o con un governo di centrodestra guidato da un´altra persona. Se torniamo alla normalità democratica, si apre un´autostrada per affrontare i problemi economici e il federalismo con intese bipartisan». Se non fosse Berlusconi a lanciare un appello contro la crisi, il Pd darebbe una risposta diversa? «Assolutamente sì. Non ci saremmo sottratti, anche dall´opposizione. Ma è sempre più chiaro che l´anomalia è il premier. Che per destra e sinistra, per maggioranza e opposizione, il problema è lui». La reazione del Cavaliere al no del Pd è stata violenta …

"Le donne lo distruggeranno: la rivincita del fondoschiena", di Mila Spiccola

Migliaia di firme, testimonianze, indignazioni, il tappeto sterminato delle foto cambiate sui profili di facebook, la ritrovata voglia di alzare la testa. A onor del vero va riconosciuto a Ruby e al premier che erano anni che non si sollevava un simile dibattito sulla dignità delle donne. Segno che la misura è colma? Mi sono inorgoglita per tutte le testimonianze, per le prese di posizione e le dichiarazioni ben argomentate di tante donne. Una rivoluzione rosa. Però… non tutto torna. Cosa voglio dire? Mi pare che in queste settimane si sia sentito un gran trambusto di pentole, di stoviglie, e meno male, visto il silenzio decennale e imbarazzante delle donne sulle donne, ma nulla di nuovo dal fronte occidentale: quello dei maschi. Il problema è sempre quello ( oggi come qualche anno fa, quando venni crocifissa per le mie parole che, visti gli sviluppi, si sono rivelate profetiche): che in Italia un bel fondoschiena val più di due lauree e che il problema non sono le donne (che allora erano mute) e nemmeno più di …

"Meno fondi ai corsi di recupero. Lezioni spostate al mattino", di Lorenzo Salvia

I corsi di recupero ci sono dal 2007, dice la legge che le scuole li devono organizzare per sostenere chi è rimasto indietro dopo gli scrutini di metà anno. Ma al momento del debutto c’erano a disposizione 210 milioni di euro, anche se l’allora ministro Giuseppe Fioroni infilò in quella voce pure vecchi fondi destinati ad altri capitoli. Mentre quest’anno siamo scesi a 43 milioni e mezzo. Allo scientifico Righi di Roma hanno cominciato ieri: corsi di recupero per chi, con la pagella di gennaio, ha portato a casa qualche insufficienza. Non al pomeriggio, in aggiunta all’orario normale. Ma al mattino, al posto delle solite lezioni, mentre i compagni più bravi si dedicano all’approfondimento per non andare troppo avanti con il programma. All’Istituto tecnico Scalcerle di Padova hanno fatto la stessa scelta: «Le lezioni al pomeriggio — dice il preside Giulio Pavanini— sono controproducenti perché appesantiscono chi ha già un rendimento zoppicante. Ma soprattutto costano troppo e le nostre casse stanno come stanno» . Eccolo qui il motivo della piccola rivoluzione silenziosa che sta attraversando …

"Le bandiere della dignità", di Stefano Rodotà

L’Italia s’è desta? Le parole un po’ logore dell’Inno di Mameli sono forse quelle che meglio descrivono un panorama sociale che ha visto in queste ultime settimane appunto un risveglio civile. Un risveglio persino inatteso, e che fa riemergere una idea e una pratica della politica che sembravano scomparse, sequestrate dall´intreccio perverso tra derive oligarchiche, uso privato del potere, perdita dell´etica pubblica, degrado del linguaggio, azzeramento della dimensione argomentativa. E´ sempre opportuno non abbandonarsi ad entusiasmi frettolosi. Ma è altrettanto sbagliato non cogliere i segni del mutamento, sottovalutarli solo perché non stanno negli schemi canonici, e anzi se ne distaccano. Nei mesi passati avevamo sofferto il silenzio della democrazia, emblematicamente testimoniato dalla chiusura del Parlamento, e l´assenza della politica come capacità di guardare a fondo nelle dinamiche reali. Ora quel silenzio è stato rotto, la voce è quella di persone che trasformano l´indignazione in richiesta perentoria di cambiamento, restituendo così alla politica quella presenza che sembrava scomparsa. Elogio tardivo del movimentismo? Ricordiamo, allora, le parole che aprono Millennium People di James Ballard: “Una piccola rivoluzione …

"Il «patto» di Berlusconi serve soprattutto a preparare il voto", di Stefano Folli

Non ci voleva molto per capire che la lettera ben argomentata di Silvio Berlusconi al «Corriere della Sera» aveva tre obiettivi. Primo, recuperare qualcuno dei temi liberali, connessi a una concezione dinamica dell’economia e dello sviluppo, che il Pdl ha quasi sempre trascurato nei suoi anni al governo del paese. Secondo, ravvivare questi stessi temi allo scopo di riprendere il contatto con una base sociale, legata al mondo dell’impresa, che oggi non nasconde la sua delusione di fronte al magro bilancio dell’esecutivo. Terzo, dimostrare che nessun «patto bipartisan» è possibile con la sinistra, sia pure moderata. Per cui la «rivoluzione liberale» può tornare a essere, diciassette anni dopo, un argomento di campagna elettorale. Forse niente di più: una bandiera da sventolare sottraendola agli avversari. Tutto questo era piuttosto scontato. Berlusconi ha impiegato mezza giornata per passare da un giudizio positivo su Bersani (l’uomo sensibile alle liberalizzazioni) a una sentenza di condanna: «È insolente e irresponsabile». Ma è chiaro che bisogna distinguere il merito delle proposte dalla loro cornice politica. Nel merito i temi riproposti dal …

"Valutazione docenti: Firmato il decreto applicativo", di Reginaldo Palermo

Il testo del decreto, di cui diamo una anticipazione, è formato da 16 articoli. Si potrà premiare non più del 75% dei docenti in servizio e sarà vietata la distribuzione “a pioggia”. Sui siti delle scuole dovranno essere pubblicati nomi, curricoli e premi assegnati La bocciatura del progetto di sperimentazione sulla valutazione dei docenti ha già avuto un primo risultato: i ministri Gelmini, Brunetta e Tremonti hanno deciso di rompere gli indugi ed hanno già predisposto il testo di decreto applicativo a cui manca ormai soltanto il via libera del Consiglio dei Ministri per diventare operativo. Il decreto (13 pagine in tutto) si compone di 16 articoli: i primi 3 sono dedicati a delineare i caratteri generali del provvedimento (oggetto e finalità, principi generali, merito e premi); i successivi 6 articoli affrontano i diversi aspetti del sistema “premiale” nelle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo di istruzione. Quattro articoli sono dedicati all’Afam e altri 3 agli enti di ricerca. L’articolo 3 del provvedimento non lascia spazio a discussioni; il secondo comma recita infatti: …