Mese: Gennaio 2011

"La notte della Repubblica", di Massimo Giannini

Questa è la notte della Repubblica. La crisi del berlusconismo precipita il Paese nel «conflitto istituzionale permanente». Parlamento contro Procure. Presidente del Consiglio contro presidente della Camera. Palazzo Madama contro Montecitorio. Ministro degli Esteri contro terza carica dello Stato. Nessuna delle istituzioni repubblicane è ormai più al riparo.n questa disperata guerra per la sopravvivenza dichiarata al resto del mondo, il Cavaliere è ormai pronto ad usare tutte le armi possibili. Bugie pubbliche e forzature politiche. Abusi di potere e dossier avvelenati. È la «strage delle regole». Tutto quello che avviene è ai margini o al di fuori del sistema delle norme codificate. Lo è lo spettacolo andato in onda alla Camera, dove la Giunta per le autorizzazioni a procedere ha deciso di rinviare a Milano gli atti dell´inchiesta su Ruby, stabilendo una singolare competenza: quella del Tribunale dei ministri che giudica nel «merito» delle accuse. Lo è lo spettacolo andato in onda al Senato, dove Franco Frattini si è trasformato per un quarto d´ora in un pubblico ministero, emettendo una sua singolare «sentenza»: il governo …

"Perché gli italiani tollerano l'edonismo di Berlusconi? Se ne discute sul New York Times", di Elysa Fazzino

“Perché gli italiani – soprattutto le donne – hanno tollerato le buffonerie di Berlusconi per così tanto tempo? C’è un punto critico per gli italiani?”. E’ quanto si domanda il New York Times nell’introdurre un dibattito online su “Decadenza e democrazia in Italia”. La discussione si allarga dal premier al paese che lo appoggia: “Cosa ci dice sugli italiani la tolleranza che hanno per l’edonismo di Berlusconi?”, incalza il Nyt. Le opinioni, ospitate nella rubrica “Room for Debate”, tentano di fare luce sul fenomeno. L’élite italiana preferisce Berlusconi, sostiene Federico Varese, docente di criminologia all’Università di Oxford. La gente comune avrà anche raggiunto il punto di saturazione, ma “non l’élite economica, sociale e politica”. A suo parere, per lo più, i leader imprenditoriali “preferiscono tuttora il governo Berlusconi piuttosto che uno guidato dalla sinistra”. E il Vaticano “è stato molto timido nella sua critica”. Chiara Volpato, docente di psicologia alla Bicocca, sottolinea il ruolo “decorativo” delle donne nei media di Berlusconi. In una società dove le donne svolgono un ruolo subordinato, “alcune donne cercano di …

"Il rischio-caos che minaccia il Paese", di Federico Geremicca

Un cumulo di macerie fumanti, circondate da miasmi venefici, mentre fango e melma ricoprono quel che non è stato ancora distrutto del tutto. Come se un terremoto si fosse abbattuto sulle istituzioni repubblicane, ecco quel che si osservava ieri, alle otto della sera, di uno dei giorni più neri che la Repubblica ricordi: un panorama sudamericano. In una sorta di resa dei conti finale, infatti, in questa guerra autodistruttrice di tutti contro tutti, non una istituzione – e non un uomo che la rappresenti – ha mantenuto intatto il prestigio e il decoro che dovrebbero legittimarla. Così, non è un caso se dall’alto del Colle del Quirinale – unico e preoccupato riferimento in questi giorni di convulsioni – filtri una sola e allarmata considerazione: «Una situazione ingestibile». I giornali che stampano in prima pagina l’ennesima slavina di ricatti, bugie e miserie intorno alle notti e alle frequentazioni del presidente del Consiglio sono solo la premessa al peggio che sta per arrivare. E il peggio è presto raccontato, in una sequenza impietosa che mostra – soprattutto …

Torino dice no alla sperimentazione per il merito

Continua sempre più faticosamente il percorso di sperimentazione per la premialità dei docenti e delle scuole, secondo due progetti lanciati nel novembre scorso dal ministro Gelmini. Viste le difficoltà di adesione da parte dei collegi dei docenti, il ministero aveva deciso nelle scorse settimane di estendere ad altre due province (Milano e Cagliari) la proposta di sperimentazione riservata inizialmente a Pisa e Siracusa (premialità per le scuole) e Napoli e Torino (premialità docenti). Proprio da Torino viene un nuovo rifiuto di adesione alla sperimentazione, tanto da costringere l’Usr Piemonte a cercare nella regione altri istituti scolastici disposti a provare il nuovo progetto della premialità degli insegnanti. Già a novembre e dicembre la città di Torino aveva rifiutato in modo massiccio la proposta di sperimentare il merito per gli insegnanti (in palio a fine anno la 14.ma mensilità per i migliori). L’Amministrazione scolastica era stata costretta a prorogare il termine di richiesta di adesione dall’11 gennaio al 14 febbraio, estendendo l’offerta alle scuole di tutta la provincia, ma, come riferisce l’edizione torinese di Repubblica, anche dalla …

"Rai, Masi: applausi bipartisan", di Maria Zegarelli

Il pubblico «attivo» ospite nei programmi di approfondimento dovrà essere sapientemente dosato o, se volete, equamente schierato, a prescindere da quello che si dirà in studio. Altrimenti, la Rai farà meglio a rinunciarci, come annuncia il direttore generale, Mauro Masi, tornato ieri alla carica con una circolare vincolante. Per dovere di cronaca: a porre la questione del pubblico era stata nei giorni scorsi la sottosegretaria Daniela Santanché che si era vista negare l’ingresso ad Annozero di una sessantina di suoi supporter. Qualche collegamento? Sicuramente una coincidenza. Sta di fatto che ieri mattina la missiva del Dg è stata recapitata ai direttori di Rete e a quelli di Testata della Rai per ricordare che la presenza del pubblico in sala è da ritenere «un elemento di responsabilità precipuamente gestionale e pertanto pienamente riconducibile alla specifica responsabilità dei Direttori di Rete e di Testata (e quindi non può essere attribuita, più o meno tacitamente, a scelte autonome dei conduttori e/o autori di prodotti editoriali)». Bilancia o blindatura? Pubblico pesato con il bilancino dunque, nessun riferimento ad una …

Carpi, Pd in piazza “per la dignità delle donne e del Paese”

Sabato dalle 10 alle 13 raccolta di firme per chiedere le dimissioni del premier. Anche a Carpi le democratiche e i democratici si mobilitano per la dignità delle donne e del Paese, denigrata dal comportamento del Presidente del Consiglio. Sabato 29 gennaio dalle 10 alle 13, saranno in piazza a Carpi per affermare che il Presidente Berlusconi deve dimettersi. Hanno assicurato la loro presenza, tra gli altri, il segretario Davide Dalle Ave, l’on. Manuela Ghizzoni, il Sindaco Enrico Campedelli. “Anche a Carpi – dichiara l’on. Ghizzoni – il Pd si impegnerà nella raccolta di firme per risvegliare le coscienze cittadine, per sollevate un moto di indignazione contro l’incapacità a governare di Berlusconi. Questo governo costringe l’Italia a compiere solo passi indietro, incapace di mettere in campo strategie efficaci per affrontare finalmente i problemi del Paese: la crescita, il lavoro, un fisco giusto, una scuola che funzioni, una democrazia sana. Noi dobbiamo dare una prospettiva di futuro ai giovani. Con l’incapacità a governare e con l’impaccio di interessi personali, Berlusconi è diventato un ostacolo alla rinasciata …

Gambro, il Pd: “Decisione inaccettabile”

Baruffi: “Occorre reagire immediatamente e nel modo più efficace coinvolgendo subito i Comuni, la Provincia, la Regione Emilia-Romagna, il governo nazionale”. La decisione unilaterale di Gambro di delocalizzare o esternalizzare parti significative della produzione dello stabilimento di Medolla è inaccettabile. Questo il giudizio del segretario provinciale del Pd Davide Baruffi sul piano di ristrutturazione comunicato questa mattina dalla direzione della multinazionale. “Si tratta di un piano che non ha in sé nulla di condivisibile – prosegue Baruffi – 400 persone a casa nel giro di un anno, nella migliore delle ipotesi. Una decisione irricevibile, prospettata stamane ai lavoratori, senza alcuna indicazione minimamente credibile di riconversione e assorbimento della manodopera. Uno smottamento che mette a rischio la stessa capacità di tenuta sociale della bassa modenese e della provincia di Modena”. Il Partito democratico non si limita a esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle famiglie. “Occorre reagire immediatamente e nel modo più efficace – dichiara il segretario del Pd – coinvolgendo da subito i Comuni, la Provincia, la Regione Emilia-Romagna, il governo nazionale. Senza un …