«Svolta in procura: "Stop alle espulsioni degli incensurati"», di Alberto Gaino
Anche ieri, primi processi 2011 per direttissima, nei confronti di arrestati per violazione della «Bossi-Fini» e nuove assoluzioni perché «il fatto non sussiste», alla luce della direttiva europea che ha cambiato la risposta penale italiana al fenomeno degli stranieri irregolari. Per il semplicissimo motivo che la violazione dell’ordine del questore di allontanarsi dal nostro territorio è diventata un invito non rispettato e non può essere più considerata reato. In procura l’aggiunto Paolo Borgna sta occupandosi da tempo dell’impatto della direttiva Ue sulla nostra legislazione e riflette ad alta voce sui problemi apertisi: «Abbiamo troppi casi di cittadini stranieri non comunitari condannati per reati anche gravi, i quali, una volta usciti dal carcere, non vengono espulsi. Bisognerebbe concentrare l’attenzione su questi casi, con una politica di allontanamento dal nostro Paese mirata che distingua fra delinquenti e onesti». «Pretendere invece – prosegue il procuratore aggiunto responsabile del pool sicurezza urbana – di espellere tutti ha in concreto l’unico risultato di non riuscire ad espellere quasi nessuno. La direttiva europea, ora, rende ancora più urgente questa riflessione». La …