Mese: Gennaio 2011

«Svolta in procura: "Stop alle espulsioni degli incensurati"», di Alberto Gaino

Anche ieri, primi processi 2011 per direttissima, nei confronti di arrestati per violazione della «Bossi-Fini» e nuove assoluzioni perché «il fatto non sussiste», alla luce della direttiva europea che ha cambiato la risposta penale italiana al fenomeno degli stranieri irregolari. Per il semplicissimo motivo che la violazione dell’ordine del questore di allontanarsi dal nostro territorio è diventata un invito non rispettato e non può essere più considerata reato. In procura l’aggiunto Paolo Borgna sta occupandosi da tempo dell’impatto della direttiva Ue sulla nostra legislazione e riflette ad alta voce sui problemi apertisi: «Abbiamo troppi casi di cittadini stranieri non comunitari condannati per reati anche gravi, i quali, una volta usciti dal carcere, non vengono espulsi. Bisognerebbe concentrare l’attenzione su questi casi, con una politica di allontanamento dal nostro Paese mirata che distingua fra delinquenti e onesti». «Pretendere invece – prosegue il procuratore aggiunto responsabile del pool sicurezza urbana – di espellere tutti ha in concreto l’unico risultato di non riuscire ad espellere quasi nessuno. La direttiva europea, ora, rende ancora più urgente questa riflessione». La …

«Medie, l´inglese non decolla solo il 2% lo approfondisce», di Salvo Intravaia

L´insegnamento “potenziato” della lingua straniera non è andato a segno. Colpa di tagli e burocrazia Flop dell´Inglese potenziato alla scuola media. L´opzione, annunciata dal ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini nel 2008 come una delle grandi novità della riforma, sparisce dai moduli di iscrizione per l´anno scolastico 2011/2012. E per quest´anno i numeri raccontano di un autentico fiasco. Insomma: la “I” di Inglese, architrave dell´ultimo programma elettorale del governo Berlusconi per la scuola, stenta a decollare. Almeno nella secondaria di primo grado. Tra pastrocchi normativi e tagli agli organici, sembra che le scuole medie non riescano proprio ad attivare l´Inglese potenziato. Il dato di quest´anno è emblematico: soltanto il 2 e mezzo per cento degli alunni che frequentano la prima media, studiano 5 ore di Inglese, anziché tre di Inglese e due di una seconda lingua comunitaria. L´anno scorso, nel 2009/2010, ancora meno. Nella stragrande maggioranza delle classi italiane, il 96 per cento, si studiano tre ore di Inglese e due di seconda lingua comunitaria. Mentre, nella restante parte delle classi (l´uno e mezzo per cento) di …

«Il flop dei voti ai prof: niente pagelle su di noi», di Corrado Zunino

Flop della pagella ai prof “Non ci faremo valutare”. Insegnanti sul piede di guerra. E la riforma viene rinviata Il ministro ha deciso di spostare la chiusura della fase sperimentale al 7 febbraio C´è una nuova fatica per Mariastella Gelmini, ministro dell´Istruzione, aspirante coordinatore del Pdl. La sua scuola “a premio” non parte: la sperimentazione per definire i docenti migliori delle elementari, medie e superiori del paese e premiarli con uno stipendio in più, una quattordicesima ad personam, è stata bocciata sonoramente nelle due città scelte come campione. A Torino, in maniera plebiscitaria: su 118 scuole, per ora solo il liceo Gino Segrè, in collina, ha detto sì (era finita 15 a 15, è stato decisivo il voto favorevole del preside). A Napoli il “no” è stato altrettanto netto: in attesa dei risultati definitivi sulle 625 scuole del grande plesso, di certo si sa che fin qui hanno accettato la sperimentazione cinque istituti. La plateale rinuncia di massa alla mensilità extra mostra come il blocco docenti – al Nord e al Sud – voglia portare …

«La "cena degli ossi" per andare alle urne», di Massimo Giannini

Il pressing del Senatur e Tremonti “Silvio, il voto ormai è inevitabile”. Forse anche il premier al summit con i leghisti e il ministro. Il capo del governo resiste, sperando che il legittimo impedimento non venga bocciato. Il leader lumbard e il responsabile del Tesoro contestano la linea cadornista del Cavaliere. L´asse tra Umberto e Giulio cercherà di convincere l´inquilino di Palazzo Chigi che per governare servono almeno altri 40 deputati Nell´esecutivo molti temono che con l´attuale maggioranza non sia possibile “portare avanti nemmeno l´ordinaria amministrazione” L´appuntamento è per stasera: la «cena degli ossi». Una tradizione alpina, che quest´anno potrebbe vedere seduti allo stesso tavolo non solo Tremonti e Bossi, come al solito, ma anche Berlusconi. Il menù gastronomico sarà l´opposto del menù politico. Durante la rituale abbuffata di ossi di maiale, lenticchie, fagioli con la cipolla, soppressa, salame di camoscio, vino e grappa, Giulio e Umberto spiegheranno all´amico Silvio che la festa, per il governo, è davvero finita. E che le elezioni anticipate sono ormai inevitabili. Non per volontà politica della Lega, ma per …

«Giustizia, governo e legislatura: tutto in diciassette giorni», di Fabio Martini

Tra l’11 e il 28 gennaio il premier si gioca tutto. Sono trenta i deputati nel mirino della maggioranza Il presidente del Consiglio lo sa meglio di ogni altro. Tra l’11 e il 28 gennaio lui e il suo governo si giocano tutto. Diciassette giorni decisivi per il futuro di una legislatura che da qualche mese ha iniziato a scricchiolare e che potrebbe precipitare (o rianimarsi) per gli effetti diretti e congiunti di almeno tre eventi: la sentenza della Corte Costituzionalità sulla legge del legittimo impedimento; l’esito del referendum tra i lavoratori di Mirafiori; l’approvazione o il congelamento dei decreti attuativi sul federalismo. Silvio Berlusconi lo sa così bene che neppure durante le feste di Natale ha dismesso l’attività di sondaggio dei parlamentari «delusi», come li chiama lui. Ha messo nel mirino una trentina di potenziali reclute, confidando di portarne a casa la metà o poco meno. Un lavorìo sotto traccia di cui, come sempre, si misurerà l’efficacia soltanto a cose fatte, ma da quel pochissimo che trapela potrebbe rinnovarsi la sorpresa per il distacco …

«Capitale e democrazia», di Luciano Gallino

Distorto un sistema economico che separa il lavoro dalla persona. Così rischiamo di minare le radici della democrazia. Democrazia è la possibilità di avere voce nelle decisioni che toccano la propria vita “qui c´è un problema serio di rapporto tra il capitale e la democrazia”. Non lo ha detto uno dei soliti sindacalisti che, a quanto si legge, ostacolano la modernizzazione produttiva. Ma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un´assemblea con i lavoratori della Eaton di Massa svoltasi poco prima di Natale. Trecento persone che dopo due anni di cassa integrazione hanno ricevuto a metà ottobre 2010 altrettante lettere di licenziamento. Forse perché l´azienda era invecchiata, le sue tecnologie superate, i prodotti rifiutati dal mercato? Niente affatto. La Eaton produceva componenti avanzati per motori d´auto, venduti ai maggiori costruttori europei, con buoni margini di utile. Ma è successo che nell´Ohio, sede dell´azienda madre, qualcuno ha fatto due calcoli e ha scoperto che in Polonia si possono produrre gli stessi componenti a un costo inferiore. Si sa, laggiù costa tutto meno: il lavoro, i …

«Se riparte il biogame», di Fabrizia Bagozzi

Il testamento biologico torna in agenda: il Pdl lo vuole usare contro Fli, “problemi” anche tra i dem. In principio fu Sacconi. È stato infatti il ministro del welfare a provare per primo a scongelare il testamento biologico dal limbo in cui era stato abbandonato alla camera nel lontano maggio 2010. Era agosto, e in un’intervista ad Avvenire, il ministro rilanciava i temi dell’agenda bioetica del governo da inserire, a suo dire, fra i punti della verifica di governo. Volendo evitare la debacle, nel primo B-day – la fiducia nel giorno del suo 74esimo compleanno – in parlamento Berlusconi citò la tutela della vita «dal concepimento fino al suo termine naturale», ma non entrò nel dettaglio. I futuristi diedero il via libera e il centrodestra archiviò temporaneamente la questione. Ora che il tema è mettere alla prova la tenuta del terzo polo – che del resto, però, ha già votato in maniera diversa sulla riforma Gelmini: sì Fli, astenuti Udc e Api – provando a spaccarlo, ecco che tornano ad accendersi le luci sulla delicatissima …