Mese: Gennaio 2011

«Riforma Gelmini. La sostanza del sistema che tagliando lo studio macina le generazioni», di Benedetto Vertecchi *

L’orario di funzionamento della scuola equivale a quello delle lezioni. Così, colpevolmente, si tralascia il resto delle attività educative. Ovvero l’interazione tra studenti e quella con gli insegnanti, e lo sviluppo di progetti che richiedono il congiungimento di pensiero e azione Occorre chiedersi se la legge approvata in via definitiva dal Senato qualche giorno prima di Natale costituisca solo una razionalizzazione (almeno nelle intenzioni di chi l’ha promossa) nel funzionamento del sistema universitario o se ad essa si colleghino implicazioni molto più ampie, e tali da configurare nel complesso un cambiamento sostanziale del ruolo che gli studi superiori hanno finora assunto nel sistema educativo e, più in generale, nella società. Una razionalizzazione comporta, infatti, che si sia in grado di incidere sul funzionamento del sistema: ma questo obiettivo, che suppone siano effettuati investimenti consistenti, appare rinviato a tempi migliori. Viene quindi da pensare che l’intento realmente perseguito sia stato il secondo, e cioè la sostituzione del modello degli studi superiori derivante dalla tradizione universitaria con una diversa concezione della quale si incominciano a vedere i …

Fiat, Fassina: "Marchionne paga l'imposta sostitutiva del 12,5%, gli operai il 25% sui salari"

Marchionne sulle sue stock options Fiat otterrà un capital gain di circa 120 milioni di euro, più di salari e stipendi percepiti da tutti gli operai e quadri delle Carrozzerie Mirafiori se lavorassero a tempo pieno per tutto l’anno. Gli operai pagheranno un’Irpef del 25%, i quadri il 33%. L’AD Fiat verserà un’imposta sostitutiva del 12,5%. A Sacconi va bene così “La “modernità” dischiusa da Fabbrica Italia è efficacemente rappresentata da due dati: nel 2011, i capital gain del dott. Marchionne sulle sue stock options Fiat sono attesi in circa 120 milioni di euro, una somma superiore ai salari e stipendi percepiti da tutti gli operai e quadri delle Carrozzerie Mirafiori se lavorassero a tempo pieno per tutto l’anno, ma purtroppo faranno tanti mesi di cassa integrazione. Sui suoi stellari capital gain, il dott. Marchionne verserà, come gli altri azionisti Fiat, un’imposta sostitutiva del 12,5%. Gli operai delle Carrozzerie Mirafiori sulla cassa integrazione e sui loro salari pagheranno in media un’irpef del 25%, i quadri avranno un carico intorno al 33%. È il mondo post …

«La riforma federalista già tradita da Tremonti e dalla Lega», di Davide Zoggia

I tagli drastici del Tesoro, il colossale bluff del demanio e i pasticci sul patto di stabilità affossano di fatto l’autonomia finanziaria di comuni ed enti locali, facendo prevalere sperequazioni ed egoismi Il 2010 per gli Enti Locali è stato un anno particolarmente difficile. E il 2011, se possibile, sarà anche peggiore. I tagli verticali del Ministro Tremonti, la mancata attuazione del Federalismo Fiscale, una scatola vuota che di fatto concede margini ristrettissimi di autonomia finanziaria, il colossale bluff del federalismo demaniale e un patto di stabilità che sembra seguire meccanismi sempre più kafkiani, hanno indebolito pesantemente il ruolo delle autonomie locali. La riforma federale, frutto del lavoro di Lega-Pdl, è un provvedimento pasticciato e dannoso che genera pericolose sperequazioni in cui egoismo, incapacità e piccole furbizie hanno di fatto affossato la spinta modernizzatrice che avrebbe dovuto caratterizzarne l’attuazione. Comuni, Province e Regioni sono l’ossatura portante del nostro Paese soprattutto in un momento così difficile per le famiglie e le imprese. Così non è per questo governo. Dietro la copertura della Lega, che ha in …

Benzina su, raddoppia inflazione. Il dato più alto dal 2008

A dicembre 2010 l’inflazione e’ balzata all’1,9% su base annua, dall’1,7% da novembre. Si tratta del dato piu’ alto dal dicembre 2008. Lo comunica l’Istat nelle stime provvisorie, aggiungendo che su base mensile i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4%. Il tasso di inflazione medio annuo nel 2010 e’ stato pari all’1,5%, quasi raddoppiato rispetto a quello del 2009 (0,8%), comunica sempre l’Istat. Mentre i prezzi della benzina sono saliti del 9,8% (6,1% a novembre) su base annua e del 2,5% su base mensile. I prezzi del gasolio per auto sono cresciuti del 14,5% (+10% a novembre) in termini tendenziali e del 3% sul piano congiunturale. Per quanto riguarda il Gpl l’indice ha registrato un rialzo del 21,3% (+20,2% a novembre) su base annua e del 6,5% su base mensile. Quanto al gasolio da riscaldamento, a dicembre segna un aumento del 14,3% (+10,2% in termini tendenziali e del 3,2% sul piano congiunturale). Sempre in base alla stima provvisoria, fa sapere l’Istat, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), che tiene conto anche delle riduzioni …

«Per l’Italia un decennio perduto», di Andrea Draghetti

Calati i redditi e il potere d’acquisto. Le famiglie si sono impoverite e nel tasso di crescita siamo davanti solo ad Haiti. Solo pochi continuano ad arricchirsi e uno in particolare La crisi c’è stata e ha colpito tutti. Se questa è una certezza che ci accompagnerà anche con l’arrivo dell’anno nuovo, resta ancora una domanda a cui occorre dare risposta: da quanto tempo c’è la crisi? A seconda dell’interlocutore politico la risposta varia di parecchio. Per la maggioranza la crisi è legata alla congiuntura economica mondiale e ha investito l’Italia solo nell’ultimi due anni. Anzi, per loro solo per loro, siamo già fuori dalla crisi e molto meglio di altri Paesi che stanno ancora soffrendo(?!). Per Silvio Berlusconi la crisi non c’è mai stata: sono solo invenzioni della stampa e del Pd che si ostinano a dimostrare ciò che per lui (solo lui) non è mai accaduto. E in parte ha anche ragione perché Berlusconi è l’unico italiano, insieme ad una cricca di avidi speculatori, che ha visto accrescere il proprio impero economico e …

«Spunta la terza via della formazione professionale», di Carlo Forte

Qualifiche triennali negli istituti statali. Ma per le necessarie convenzioni il tempo stringe Gli istituti professionali statali daranno una mano alle regioni per rendere più completa l’istruzione professionale. Così da consentire agli studenti in possesso di qualifica professionale di continuare gli studi fino al diploma e poi anche all’università. E in cambio le regioni pagheranno gli stipendi dei docenti impegnati nelle attività integrative, fatta eccezione per lo straordinario che rimarrà a carico delle scuole. È questa una della pattuizioni stipulate il 16 dicembre scorso in Conferenza unificata tra il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il ministro del lavoro e delle politiche sociali, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, i comuni, le province e le comunità montane. L’intesa verte sulle linee guida per realizzare raccordi tra i percorsi quinquennali degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale. Ora toccherà alle regioni stilare i singoli accordi con le direzioni scolastiche regionali per i nuovi corsi triennali.In tempo utile per consentire le iscrizioni al prossimo anno scolastico previste entro il …

"Bersani: «Primarie da rivedere, ma prima programma e alleanze»", di Simone Collini

Il segretario del Pd: «Se vogliamo salvarle vanno riformate». Veltroni: «Rilanciamo il partito». La «moratoria» lanciata da Finocchiaro resiste: alla Direzione il tema non sarà in primo piano. Tracciata la linea, la discussione formale non è ancora in agenda. Al centro della prossima direzione Pd, il «patto costituente» proposto alle forze sociali e politiche interessate alle riforme istituzionali. L’argomento verrà al massimo toccato alla Direzione del partito convocata per il 13, anche se pochi giorni dopo si terrà una delicata competizione di questo tipo a Bologna (insieme a Cagliari e Napoli e poi Torino), per non parlare del fatto che le sorti del governo si decideranno tra il 17 e il 23, quando il federalismo dovrà passare l’esame in due commissioni (Bilancio e Affari costituzionali) in cui l’asse Pdl-Lega sulla carta è in minoranza, e presto si potrebbe andare a una sfida elettorale dovendo sciogliere il nodo in tempi rapidi. Nel Pd non c’è però molta voglia di riaprire una discussione sulle primarie. Non ora, anche se ieri il Corriere della Sera e la Repubblica …