Mese: Gennaio 2011

"I guai del ministro", di Concetto Vecchio

Il crollo della Schola Armaturum di Pompei, sbriciolatasi lo scorso 6 novembre, è stato l’inizio del calvario per Sandro Bondi, ministro ai Beni culturali di un Paese che ha il maggior numero al mondo di siti Unesco (44), ma che destina alla cultura appena lo 0,18 per cento del bilancio dello Stato. Da quel giorno non ha più avuto pace: le immagini delle rovine hanno fatto il giro del globo; Napolitano ha parlato di “vergogna nazionale”; l’opposizione Pd-Idv ha presentato una mozione di sfiducia, che – è stato deciso oggi – sarà discussa a fine gennaio. Poi si sono fatte più alte le grida di dolore per i tagli del ministero: 2miliardi 851 milioni nel quinquennio 2008 – 2013, ha calcolato la segreteria nazionale Uil dei Beni Culturali. Scontenti tutti: attori; direttori di enti lirici, fondazioni culturali e biblioteche nazionali; sovrintendenti; fino alla protesta del maestro Daniel Barenboim, che prima di iniziare a dirigere la Valchiria alla prima della Scala (e Bondi, che forse sapeva dell’uscita, s’è dato assente), ha letto l’articolo 9 della Costituzione …

"Italia senza Forza", di Massimo Gramellini

Il nuovo partito dell’eterno Berlusconi potrebbe chiamarsi come una canzone di Mino Reitano: Italia. Bocciata «Magic Italy», che in effetti sembrava l’insegna di un motel, il sublime venditore di pacchi elettorali accarezza un’idea mai osata prima da nessun condottiero, neanche da Napoleone e Alessandro Magno nelle notti di pesantezza di stomaco: appropriarsi del logo della nazione. Una mossa geniale, secondo gli esperti di marketing. Una conseguenza logica, secondo lui, che di quel marchio – Italia – già possiede svariati beni immobili e non poche persone. Come si chiameranno i suoi adepti? Italiani, e che gli altri si arrangino. Per i leghisti del Nord e i neoborbonici del Sud cambiare nome non sarebbe un problema, semmai un onore. Restano le minoranze: quelli che votano a sinistra nonostante la sinistra, quelli che votano Terzo Polo anche se non hanno ancora capito cos’è e quelli che non votano affatto, eppure sono nati in Italia esattamente come Cicchitto e Gasparri. In che modo ribattezzarli, nel momento in cui un partito, cioè una parte, assume su di sé la rappresentanza …

"Il cavaliere e la Consulta", di Andrea Manzella

E’ proprio vecchio l´anno nuovo che ricomincia con il format “Berlusconi contro la Corte costituzionale”. Per la terza volta, infatti, il nostro tribunale più alto si occuperà del “se” e del “come” sia possibile sottrarre il premier ai suoi giudici penali. E anche questa volta il punto è se questa sospensione dei processi penali possa farsi senza cambiare o rompere la Costituzione. Su tutto incombe una strana pre-giudiziale. Ed è quella per cui il premier è contrario all´idea stessa che un gruppo di giudici in nome e sulla base del testo della Costituzione, possa porre nel nulla una legge votata dal Parlamento. È un´idea rispettabile ma è un´idea pre-moderna. Nel senso che è stata sorpassata dal ruolo attivo che in tutto il mondo hanno oramai i giudici costituzionali. Nella prima fase della scrittura della nostra Costituzione, i comunisti erano della stessa idea berlusconiana: la sovranità parlamentare su tutto. Poi anche Togliatti si convinse che non era una “bizzarria”, come aveva detto. Costruire un “libro” in cui erano fissate ed armonizzate le garanzie per tutti – …

Roma. Città sparita

Con lo scioglimento della Giunta romana, Alemanno certifica il suo fallimento. E’ ora che si dimetta. Roma merita di più. Dopo mesi di scandali ed inefficienze, la decisione del sindaco Alemanno di annullare tutti gli incarichi della giunta capitolina rappresenta il totale fallimento della amministrazione che da tre ha fatto sprofondare la Capitale. Formalmente, a sfiduciare il sindaco per primi sono arrivati gli esponenti della sua stessa maggioranza consci del crollo del consenso da parte dei cittadini. La fiducia dei romani nei confronti di Alemanno è progressivamente scemata: dagli allori quando il primo cittadino si affacciava sui ponti romani per vedere la pericolosa piena del Tevere a oggi, la situazione si è completamente rovesciata. Alemanno ha dichiarato che la prima fase del suo mandato di è conclusa. Insomma si è giustificato elencando i meriti della sua giunta. Una lista davvero corta. Una pagina bianca. Della trasformazione del Comune in Roma Capitale, il sindaco può vantarsi di aver tagliato il nastro di inaugurazione, niente di più dato che il progetto era in piedi dagli anni precedenti …

Riconoscere, valutare, valorizzare: parliamone ancora

Un documento della Segreteria Nazionale del MCE a proposito della valorizzazione e valutazione degli insegnanti. La recente presentazione, da parte del MIUR, di due documenti che attivano in via sperimentale percorsi di valutazione (nel duplice senso della valutazione della professionalità docente e della valutazione di sistema) riporta la questione al centro del dibattito e ci suggerisce l’opportunità di farne argomento di riflessione. Preliminarmente, è utile affermare che siamo favorevoli a quei percorsi, costruiti nella condivisione, con gli insegnanti e il mondo della scuola e non sulla testa degli insegnanti e della scuola, che permettono di far crescere una cultura della valutazione. La valutazione, infatti, può essere uno strumento di concreto esercizio di responsabilità, nel significato più ampio di rendicontazione; può assumere la funzione di autoregolazione dei processi innescati nella scuola dell’autonomia; infine, al livello di valutazione di sistema, concorre alla “tenuta” nazionale del sistema di istruzione, componendo l’azione delle scuole autonome con l’istanza di unitarietà. Detto questo, si tratta di delineare quali dovrebbero essere, a nostro avviso, i tratti qualificanti per promuovere cultura della valutazione. …

"Un marziano a Roma", di Curzio Maltese

Siamo alle comiche finali, come direbbe il suo ex capo, Gianfranco Fini. L´ultima trovata di Gianni Alemanno, sindaco per caso della capitale, sarebbe quella di chiamare come vice Guido Bertolaso, il Capitan Terremoto appena pensionato dalla Protezione civile. Un colpo di teatro che dovrebbe risollevare l´immagine dell´amministrazione capitolina, in caduta libera. Il sondaggio annuale del Sole 24 Ore indica Alemanno fra i sindaci meno amati d´Italia, soltanto un´incollatura davanti ai casi disperati del palermitano Cammarata e della napoletana Russo Iervolino. Con tutte le perplessità che evoca la figura di Bertolaso, si tratterebbe in ogni caso di un passo avanti. Indietro, del resto, era difficile compierne. Da tre anni i romani assistono al bizzarro esperimento di una grande capitale dell´umanità governata da una curva di ultras della politica. Un pugno di ex camerati del Fronte della Gioventù romano, più parenti e amici, proiettati da un destino crudele (e dall´imbecillità degli avversari politici) verso una missione impossibile. Governare una città che ha la popolazione e il bilancio di un piccolo stato europeo, e la storia di molti …

"Ricerca, perchè l'Italia non è la Corea", di Pietro Greco

Sacconi, Tremonti e l’editto di Costantino. Ha iniziato Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, sostenendo che la cultura non si mangia e che in tempo di vacche magre è lì che bisogna risparmiare. Poi, con assoluta coerenza, ha tagliato 1,5 miliardi di euro alle università e 8 miliardi alla scuola di primo e secondo livello. Poi ha continuato Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sostenendo che per i laureati nonc’è mercato e che la colpa della disoccupazione giovanile è dei genitori che vogliono i figli dottori invece che artigiani. Ha chiuso Stefano Zecchi, filosofo estetico, sostenendo che in Italia i laureati sono troppi e che nel settore del lavoro intellettuale c’è spazio solo per i laureati figli di laureati. Non c’è dubbio, la destra italiana sta sposando la cultura della non cultura e (chissà?) magari già immagina un ritorno al tempo di Costantino (274-337, Imperatore dal 306) quando la mobilità sociale fu bloccata per legge e ai figli era concesso fare solo il lavoro dei padri. Ma anche le idee più reazionarie devono basarsi …