Mese: Gennaio 2011

"Fondi, al Nord le università più meritevoli", di Alessandra Migliozzi

Sbloccati i finanziamenti: i migliori atenei costretti a cederne parte ai peggiori. Le università con le performance migliori in termini di didattica e ricerca restano quelle del Nord, mentre il Sud arranca, con la Sicilia e la Campania che fanno da fanalino di coda. È quanto emerge spulciando le tabelle relative alla distribuzione dei fondi statali destinati agli atenei per il 2010. Il ministero ha sbloccato queste cifre con enorme ritardo: solo a fine dicembre i rettori hanno saputo di quanto potevano disporre per l’anno appena trascorso, che è andato avanti con i bilanci al buio. Anche la Crui, la conferenza dei capi di ateneo, ha denunciato l’accaduto con una lettera al ministro. Il decreto che ha stanziato il fondo per le università conferma i tagli previsti: la cassa segna un meno 3,7%, nonostante qualche soldo sia stato recuperato in corsa dal governo. In tutto sono in distribuzione 6,9 miliardi, contro i 7,264 del 2009. Tagli per tutti, dunque. Anche i migliori, gli atenei più performanti, come scrive lo stesso ministero nella nota diramata per …

"In bancarotta e con l´incubo Tremonti così è fallito il sogno dei "bravi camerati"", di Curzio Maltese

In queste ore Gianni Alemanno, dopo decine di estenuanti incontri, è rimasto solo a decidere sulla nuova giunta, dopo l´azzeramento delle deleghe. Chiuso nell´ufficio del Campidoglio, affacciato sulla più suggestiva vista di Roma, la maestà dei Fori Imperiali illuminati, che ricorda a ogni sindaco come la città eterna sopravvivrà anche a lui. Roma resisterà anche al sindaco marziano e alla banda di alieni andati al potere nella Capitale tre primavere fa, fra la sorpresa generale e soprattutto di loro stessi. Gli ex ragazzi del Fronte della Gioventù degli anni Ottanta, amici di scuola, di lotta, di carcere, quindi amici di sempre. Un manipolo, una banda di quartiere, una curva di ultras della politica, cui il potere ha dato alla testa fin dal primo giorno. Quando, non sapendo come altrimenti festeggiare, nella piazza del Campidoglio hanno fatto scattare in automatico il braccio teso, come piccoli dottori Stranamore, in un saluto romano finito sulle prime pagine di mezzo mondo. Questa è per metà la loro storia, quella di una generazione di ex ragazzi dell´estrema destra romana che …

"Gli incubi di Mirafiori. Il ricatto di un’epoca sulla pelle degli operai", di Rinaldo Gianola

Gli autobus si fermano davanti alla porta 2 di Mirafiori, gli operai scendono e si avviano velocemente verso i cancelli per iniziare il secondo turno. Pochi hanno voglia di parlare. Ci sono televisioni, giornalisti, delegati e sindacalisti. «Ci siete tutti, mancano solo gli osservatori dell’Onu, poi tra qualche giorno non ci sarà più nessuno e saremo di nuovi soli…», osserva amaramente Antonio, quarantenne, uno dei più giovani qui dentro. Sul piazzale i sostenitori del sì e il comitato del no si scambiano qualche insulto mentre distribuiscono i volantini. Volano spintoni, accuse, poi torna la calma. Sono momenti difficili, anche drammatici. Di lato, quasi a cercare rifugio, un vecchio operaio si asciuga le lacrime con un fazzoletto a quadrotti. Ha il volto scavato, un berrettino calcato sulla testa e la tristezza infinita di una umanità sofferente che ne ha viste di tutti i colori in fabbrica e ancora non ha finito di subire ricatti, offese dal potente di turno. «Mi chiamo Agostino Antonio, sono pensionato, ho 73 anni. Sono venuto per solidarietà con gli operai, ogni …

Appello del popolo Cgil alla Fiom "Non restate fuori dalla fabbrica", di Roberto Mania

Due sindacati, separati in casa: la Cgil e la Fiom. Capaci di discutere e dividersi pubblicamente come ormai non sa fare più nessun´altra organizzazione. Il mini-sondaggio di Repubblica condotto tra i rappresentanti territoriali della Cgil, che sono poi la spina dorsale della confederazione, conferma anche questo. Il referendum alla newco Fiat-Chrysler di Mirafiori lascerà dovunque le sue scorie. Nella Cgil lascerà una spaccatura radicale sul cosa fare dopo il voto dei cinquemila delle Carrozzerie. La linea del segretario generale Susanna Camusso (se vincono i sì bisogna trovare un modo perché i delegati della Fiom siano presenti in fabbrica) è largamente prevalente, perché – dicono – non ci si può affidare solo ai tribunali. Ma non è sufficiente a piegare la Fiom di Maurizio Landini che non ha firmato né lo farà mai, e che trova sponde in alcune Camere del lavoro (Brescia e Reggio Emilia, per esempio), in settori del pubblico impiego ma non nelle altre categorie dell´industria. Eppure nelle divisioni c´è un tema che non intacca minimamente l´unità della Cgil: non si possono scambiare …

"L´Aquila, indagati i vertici della Protezione civile", di Giuseppe Caporale

La Procura contesta il reato di frode nelle pubbliche forniture: appalto “orientato” per favorire tecnologie ancora non omologate. “Illegali i sistemi antisismici delle nuove case”. Nel mirino Calvi, padre del progetto C.a.s.e., e il capo dell´ufficio rischio sismico Dolce, I settemila isolatori sismici installati nelle 185 palazzine post-terremoto realizzate dal Governo Berlusconi sono illegali. E la Protezione Civile – che ha gestito a L´Aquila il più grande cantiere d´Europa degli ultimi anni – è sotto inchiesta. Due esponenti al vertice del Dipartimento sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura aquilana con l´accusa di «frode nelle pubbliche forniture». Si tratta di Gian Michele Calvi, il “padre” del Progetto C.a.s.e. – che attraverso un consorzio creato ad hoc dalla Protezione Civile ha gestito direttamente tutti gli appalti – e di Mauro Dolce, capo dell´ufficio rischio sismico del dipartimento. Ad accusarli, un dossier del Gico (Gruppo di Investigazioni sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza) de L´Aquila, con all´interno decine di documenti sequestrati sia presso il dipartimento delle Opere Pubbliche del ministero delle Infrastrutture, sia presso …

«La vera malattia è il rifiuto E noi siamo un Paese egoista», intervista a Stefano Zamagni di Claudio Visani

Il professor Stefano Zamagni, economista cattolico, grande esperto di scienze sociali e noprofit, presidente dell’Agenzia delle Onlus e uno dei principali collaboratori di Papa Benedetto XVI per l’Enciclica «Caritas in veritate », non si stupisce più di tanto di quel che è accaduto a Bologna: «A forza di seminare egoismo e individualismo…». Poi va subito al centro della questione: «Se ci intestardiamo a mantenere questa cultura dei servizi sociali capaci di dare solo risposte burocratiche ai bisogni drammatici di queste persone, di tragedie così ne vedremo sempre di più», dice. Il Commissario prefettizio di Bologna ha detto che il Comune conosceva quella situazione ma la famiglia ha rifiutato l’aiuto. Che ne pensa? «Ma sono discorsi da fare, questi? Provi lei a voler dare da mangiare a un anoressico. La malattia in questi casi è il rifiuto, lo sanno tutti. Come si fa a dire: siccome rifiutano l’aiuto, li lasciamo al loro destino?». E qui il professore torna professore. «Negli Stati Uniti c’è stata una donna, Ayn Rand, che nella prima metà del secolo scorso ha …

Bersani a Casini: "O superiamo i veti o teniamo Berlusconi altri 10 anni"

Bersani al tg3: “siamo gli unici a parlare di lavoro. Marchionne saprà prendere le misure alle auto ma alle parole no, quei venti miliardi per cosa li vuole spendere e che fine ha fatto la ricerca? Nessuno glielo chiede” Pier Luigi Bersani, al Tg3, mette alla frusta l’Udc e Pier Ferdinando Casini, respingendo l’idea di un Pd in mezzo al guado in fatto di alleanze. “Discutiamo di cose concrete, sceglieranno loro se aprire una discussione che superi i veti reciproci con cui ci teniamo Berlusconi e un altro decennio berlusconiano, con Berlusconi presidente della Repubblica, o se intendiamo avanzare altre ipotesi. Ma vorrei sapere quali sono queste ipotesi, perché con questi traccheggiamenti non si governano i problemi che abbiamo – ha detto il segretario del Pd – mentre noi stiamo lavorando a un progetto per l’Italia che riguarda la democrazia, la crescita e il lavoro e lo vogliamo presentare a tutte forze di opposizione. Ciascuno si prenderà le sue responsabilità, poi tireremo le somme. Noi diciamo di guardare oltre Berlusconi, ci prendiamo la responsabilità di …