"Alemanno, bel federalista", di Vannino Chiti
Alemanno, bel federalista Alla faccia del federalismo. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ne è un vero campione: discute del rinnovo della sua Giunta con i capigruppo del Pdl e con il presidente del consiglio. Si vanta di avere avuto da quest’ultimo carta bianca. E noi che pensavamo che un sindaco, tanto più della Capitale, non avesse bisogno di chiedere un permesso per la propria giunta al primo ministro. Eravamo abituati a Rutelli e Veltroni, evidentemente “meno federalisti”, perché a loro un simile comportamento non sarebbe mai passato per l’anticamera del cervello. Mi riservo di esprimere un giudizio sul nuovo governo capitolino, se e quando verrà varato, ma insisto sul punto: tutta la vicenda della crisi al comune di Roma è iniziata in un modo che spiega chiaramente quale idea di federalismo abbia la destra della Capitale: una riunione insieme ai capigruppo di camera e senato, Cicchitto e Gasparri, alla quale è seguito lo scioglimento della giunta e un comunicato di Alemanno nel quale si diceva che quella nuova sarebbe stata fatta in «piena collaborazione …