Mese: Gennaio 2011

"Alemanno, bel federalista", di Vannino Chiti

Alemanno, bel federalista Alla faccia del federalismo. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ne è un vero campione: discute del rinnovo della sua Giunta con i capigruppo del Pdl e con il presidente del consiglio. Si vanta di avere avuto da quest’ultimo carta bianca. E noi che pensavamo che un sindaco, tanto più della Capitale, non avesse bisogno di chiedere un permesso per la propria giunta al primo ministro. Eravamo abituati a Rutelli e Veltroni, evidentemente “meno federalisti”, perché a loro un simile comportamento non sarebbe mai passato per l’anticamera del cervello. Mi riservo di esprimere un giudizio sul nuovo governo capitolino, se e quando verrà varato, ma insisto sul punto: tutta la vicenda della crisi al comune di Roma è iniziata in un modo che spiega chiaramente quale idea di federalismo abbia la destra della Capitale: una riunione insieme ai capigruppo di camera e senato, Cicchitto e Gasparri, alla quale è seguito lo scioglimento della giunta e un comunicato di Alemanno nel quale si diceva che quella nuova sarebbe stata fatta in «piena collaborazione …

"Ristabilita l'uguaglianza", di Carlo Federico Grosso

La Corte Costituzionale ha deliberato nei tempi previsti. Con uno stringato, ma esauriente, comunicato diffuso ieri pomeriggio, ha reso pubblici i contenuti della sua importante decisione sul legittimo impedimento. Essi mi paiono assolutamente condivisibili. I giudizi potranno essere esaustivi solo quando si potranno leggere le motivazioni della sentenza. Oggi mi sembra importante cercare di capire il significato di ciò che è stato deciso e quali saranno le conseguenze sui processi penali del premier. Vediamo, innanzitutto, di riassumere che cosa stabiliva, esattamente, la legge sul legittimo impedimento. Nel suo art. 1 comma 1 essa elencava i casi «che costituiscono legittimo impedimento per il Presidente del Consiglio a comparire quale imputato nelle udienze penali in ragione del concomitante esercizio di una o più delle sue attribuzioni». Nell’art. 1 comma 3 disponeva a sua volta che il giudice, su richiesta della parte, era obbligato a rinviare il processo ad altra udienza, senza potere procedere ad alcuna valutazione di merito sulla istanza presentata. Nell’art. 1 comma 4 soggiungeva che la presidenza del Consiglio aveva titolo «ad attestare che l’impedimento …

"Classi strapiene e professori decimati la Lombardia scivola sotto la sufficienza", di Franco Vanni

L´allarme trova conferma nelle cifre: ecco i settori in cui gli standard regionali risultano inferiori alla media nazionale. La scuola lombarda è stata spremuta dai tagli fino all´ultima goccia, di più non si può fare, parola del direttore scolastico regionale. Per capire basta una fotografia: quella dei 51 studenti di una prima dell´istituto industriale Giorgi, che nel settembre scorso erano costretti a fare lezione in palestra. La classe ora è stata divisa in due, ma il problema delle aule che scoppiano resta. Perché i tagli si traducono anzitutto in spazio in meno. [IL SOVRAFFOLLAMENTO] Se la media di alunni per classe in Italia è di 21,3, in Lombardia si arriva al 21,7. La ragione è semplice: mentre in dieci regioni italiane il numero di studenti è calato dall´anno scolastico passato, in Lombardia ci sono 12mila studenti in più, una conseguenza dell´alto numero di stranieri. Ed è un aumento enorme, se si pensa che complessivamente gli alunni in Italia sono 14mila in più rispetto all´anno scorso. Il contingente di docenti però non cresce di conseguenza, come …

"Innovare senza ledere i diritti. Anche la Fnsi lancia l’allarme", di G.V.

«Innovare va bene,ma non sulle spalle dei lavoratori». Applausi convinti ieri per Susanna Camusso, segretario generale della Cgil al congresso nazionale della Fnsi, il sindacato nazionale unitario dei giornalisti italiani che si conclude oggi a Bergamo. E soprattutto non formali. Perché il tema della libertà e dei diritti, della lotta alla precarietà e dello sviluppo posti proprio mentre a Mirafiori si sono aperte le urne per il referendum dei lavoratori sulla Fiat, sono stati molto presenti al XXVIcongresso dei giornalisti italiani. E la nuova leader della Cgil, nei suoi otto minuti di intervento, ha tracciato con precisione il nodo del problema: la libertà , i diritti e le relazioni industriali, guardando al futuro. «È vero: il cambiamento, l’innovazione sono necessari. Innovare, sì. Ma come? In nome del cambiamento non si possono cancellare diritti che taluni ritengono da ostacolo per i loro interessi e non possono essere incompatibili con le tutele sindacali. E la rappresentatività democratica dei lavoratori oggi, con quest’accordo viene considerato un ostacolo. Il cambiamento, qualsiasi cambiamento deve essere compatibile con la democrazia. La …

"Bersani vince, scontro evitato: i Modem non votano", di Simone Collini

«Scusate, ma qual è la proposta alternativa? ». Bersani butta lì la frase dopootto ore di discussione a porte chiuse, dopo che ha aperto i lavori della Direzione insistendo sul «progetto per la riscossa del paese» che il Pd «vuole discutere» con le forze di sinistra e di centro, dopo essere venuto a sapere che la minoranza di Movimento democratico vuole votare contro la sua relazione, dopo aver ascoltato Fioroni minacciare le dimissioni sue e di Gentiloni (che nulla sapeva della mossa del compagno) dagli incarichi di partito perché il franceschiniano Bressa ha sollevato il problema di come si possa mantenere un incarico «in un partito di cui non condividono la linea », e dopo aver continuato a scorrere sul suo Ipad (regalatogli a Natale dai suoi collaboratori) i siti web che per tutto il pomeriggio hanno parlato di un Pd spaccato. OTTO LUNGHE ORE Bersani per tutto il tempo ascolta gli interventi dei compagni di partito, quelli a sostegno della sua linea e quei «casi isolati», per dirla con D’Alema, che la contestano, osserva …

""Ricerca, le nomine le decido io" diktat della Gelmini, rivolta al Cnr", di Elena Dusi

L´ipotesi di un ministro nomina-tutto ha fatto saltare la rabbia del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il ministro dell´Istruzione, università e ricerca Mariastella Gelmini tenta ora l´affondo sul Cnr, il più grande ente di ricerca italiano. “Si ritiene opportuno che la nomina del Direttore Generale sia riservata al Ministro” e “i poteri di spesa non possono che far capo al Direttore Generale” sono due delle clausole che la Gelmini vuole inserire nello statuto dell´ente attualmente in discussione, insieme a quella secondo cui “è necessario esplicitare che i componenti del Consiglio di Amministrazione sono nominati dal Ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca”. L´ipotesi di un ministro nomina-tutto ha fatto saltare la rabbia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, un ente con quasi 8mila dipendenti di cui oltre l´80% scienziati (dei precari, stimati in 4-5mila, si è perso il conto esatto) e un bilancio che supera il miliardo. Sia mercoledì che ieri il Cda chiamato a discutere le proposte Gelmini è stato interrotto dall´irruzione dei ricercatori nella Sala Fermi. «Non vogliamo le proposte del ministro, la Costituzione protegge l´autonomia della …

"La retorica del 5 per mille", di Silvia Giannini e Maria Cecilia Guerra

Il 5 per mille mostra sempre più la corda. Non solo è costantemente a rischio di sopravvivenza. Ma si sta rivelando anche uno strumento inadatto a sostenere il volontariato e gli enti non profit. Comporta costi rilevanti di pubblicità per i privati e di gestione per l’amministrazione pubblica. Finisce col finanziare a pioggia, e con importi modesti, enti con le finalità più disparate. La sua efficacia andrebbe confrontata con quella delle agevolazioni fiscali previste per le stesse finalità. Enti locali e finanziamenti virtuosi al terzo settore. La rivoluzione tremontiana per finanziare il volontariato e gli enti non profit, il 5 per mille, che nelle parole del suo fondatore doveva permettere di trasferire potere dallo Stato alla società in un’ottica di “sussidiarietà fiscale”, mostra sempre più la corda. Oltre a essere costantemente a rischio di sopravvivenza, si sta rivelando uno strumento inadatto e discutibile a svolgere le funzioni per cui è stato introdotto. FINANZIAMENTO VERO E PARTITE DI GIRO Anche quest’anno, come ogni anno da quando è stato introdotto in via sperimentale con la legge Finanziaria …