"La necessità di una tregua", di Ferruccio de Bortoli
Nell’infinita notte della nostra Repubblica, cresce l’inquietudine di chi vorrebbe vivere in un Paese normale, di chi avverte l’urgenza di occuparsi di problemi veri: la famiglia, il lavoro, l’impresa. E soffre il degrado della vita pubblica, la grave perdita d’immagine internazionale. Vogliamo essere orgogliosi del nostro Paese e non avere motivi di imbarazzo se non di vergogna. Un’inchiesta della procura milanese a carico del premier scuote le coscienze. Diffidiamo dei tanti che pensano di avere la verità (e la sentenza) in tasca. Siamo garantisti, ma riteniamo che il premier debba andare dai magistrati competenti e chiarire. Ha tutto il diritto di difendersi, anche se sarebbe preferibile che non lo facesse attaccando ogni giorno la magistratura. Fondato e importante il tema delle libertà individuali, ma chi governa deve dare un buon esempio. In questi giorni si sta consumando un altro dramma: il crescere della conflittualità fra le istituzioni. Forse ci stiamo abituando a tutto, ma non possiamo assistere in silenzio a una catena di strappi senza precedenti. Capisco l’insofferenza per le forme, che è figlia di …