Mese: Gennaio 2011

"La sindrome della giovinezza", di Ilvo Diamanti

La gioventù manifesta segni di disagio sempre più vistosi. Proteste e ribellioni si alternano a ondate di violenza urbana. In Europa e oltre. Lo ha scritto Bernardo Valli nei giorni scorsi su queste pagine, per spiegare il crollo del regime in Tunisia. «le rivolte giovanili -ha scritto Valli- sono potenti detonatori che possono imporre svolte politiche». Anche, se le tensioni espresse dai giovani non rivelano tematiche comuni, espresse da componenti specifiche. Disegnano, invece, una scena composita. Più che un movimento indicano, forse, una «sindrome». Un malessere che presenta sintomi diversi di origine diversa. Con un volto comune, riconoscibile dall´età. Giovane, talora giovanissima. Gli episodi che compongono la “sindrome giovanile” sono numerosi ed eterogenei. Per contesto, contenuto, modello di azione. Ne isoliamo alcuni, particolarmente noti. Ci sono, anzitutto, le rivolte studentesche. Si susseguono in diversi paesi europei, con vampate improvvise. In Grecia: nel 2008, dopo la morte di un ragazzo in seguito a scontri con la polizia. Negli scorsi mesi, dopo la manovra del governo per rispondere alla crisi economica e finanziaria. Adeguandosi alle condizioni imposte …

Pd Emilia-Romagna: «Primarie per voto nazionale»

Primare nel Pd, argomento “caldo” tra i democratici: ci saranno elezioni a Bologna, Napoli e Torino. E forse nazionali. Fassino dà il via alle primarie del capoluogo piemontese. Bonaccini: primarie per candidati nazionali. ”Se si dovesse andare alle elezioni politiche con questa orrenda legge elettorale, il Pd dell’Emilia-Romagna proporra’ di fare le primarie per scegliere i candidati”,dice il segretario regionale Stefano Bonaccini, a ‘Prossima fermata Italia’ l’iniziativa dei rottamatori a Bologna. ”La cosa importante quando si fanno le primarie – ha detto – e’ che non devono essere un’occasione di divisione. Dal giorno dopo l’avversario diventa la destra”. Civati: basta “però” sulle primarie ”Vorrei che non ci fossero piu’ ‘pero” sulle primarie, mi sembra bizzarro fare pubblicita’ negativa a questo strumento”. Chiosa Pippo Civati, consigliere regionale del Pd della Lombardia e animatore del gruppo dei ‘rottamatori’ all’incontro bolognese, visto che che domenica prossima si scegliera’ il candidato sindaco del centrosinistra. ”Io detesto – ha esclamato Civati – il partito democratico quando non fa il partito democratico, strategie e tattiche lo stanno ammazzando”. Rottamatori, non c’era …

"Per il rientro dei cervelli il bonus non basta", di Luigi Filippini*

Al “rientro dei cervelli” è stata destinata un’ampia produzione normativa. Misure il cui esisto è finora stato incerto e deludente. Perché è importante il rientro dei cervelli? Perché lo sviluppo di un Paese dipende anche dal capitale umano esistente. Non è facile dire quanti siano gli italiani che lavorano in università o in centri di ricerca all’estero: una stima ipotizza non meno di 20mila. Di certo, coloro che sono ritornati, anche sulla base dei provvedimenti del ministero, sono stati poche centinaia di cui la maggior parte è poi ritornata all’estero. Le ultime disposizioni sono contenute: 1) nella legge 4 novembre 2005 n. 230; 2) nelle linee guida per il 2005 del decreto ministeriale n. 18/2005; 3) nel Programma per Giovani Ricercatori “Rita Levi Montalcini” del 2009. Anche la legge di riforma dell’università (la legge Gelmini) tratta ampiamente il tema. La prima norma prevede la chiamata diretta come professore di prima o seconda fascia di studiosi italiani impegnati all’estero, che abbiano conseguito una posizione accademica di pari livello: un cervello torna stabilmente: cioè, entra nei ruoli …

"Il disprezzo delle regole", di Claudio Tito

Il meccanismo è sempre lo stesso. Evitare il contraddittorio, sostituire il reale con il virtuale. Silvio Berlusconi anche stavolta vuole utilizzare la tattica sperimentata da tempo. Quella che gli ha consentito di uscire indenne da quasi tutti gli incedenti politici e giudiziari degli ultimi 17 anni. Presentarsi in televisione per esporre le proprie ragioni. Senza, però, ascoltare quelle degli altri. Senza mediazioni. Né quella giudiziaria, tanto meno quella giornalistica. Tentando di ricomporre di volta in volta un rapporto diretto con i cittadini e con gli elettori. L´obiettivo non cambia mai: bypassare le regole che disciplinano il reale per rituffarsi nel virtuale. Così, dinanzi ad un´inchiesta giudiziaria che muove i suoi passi in base ai codici e presenta i suoi atti come prevede l´ordinamento vigente, la risposta del presidente del consiglio è proprio quella di far slittare il confronto su un altro piano. Come se alle domande poste dai magistrati si potesse replicare rivolgendosi ad altri interlocutori. Avendo così la certezza di un solo verdetto: l´autoassoluzione. Il presidente del consiglio non ha ancora scelto se presentarsi …

"Riforma: Bocciata!", di Marina Boscaino

Nel corso di un convegno, la Cisl ha comunicato i risultati di un’indagine Swg, secondo cui il voto medio dei docenti italiani alla riforma della scuola è di 3,6 punti su 10. Non sono capaci di incassare colpi senza scadere nella volgarità e nell’attacco pretestuoso. Parlano spesso a vanvera, illudendosi evidentemente che il fatto stesso di parlare possa servire a coprire il vuoto del loro malgoverno. I fatti. È cosa nota che la Cisl non è esattamente un sindacato “antagonista”: persino in questi anni bui e in questa violazione sistematica di norme e diritti ha mantenuto un atteggiamento che eufemisticamente definirei moderato. Nel corso di un convegno, la Cisl ha comunicato i risultati di un’indagine Swg, secondo cui il voto medio dei docenti italiani alla riforma della scuola è di 3,6 punti su 10: quale imprevedibile sorpresa! Il delitto di lesa maestà è stato immediatamente stigmatizzato da viale Trastevere, che ha gridato all’incoerenza di quell’esito con i dati Ocse-Pisa, contemporaneamente pubblicati, che vedono un aumento delle competenze dei 15enni scolarizzati italiani, risultate un po’ meno …

"La riforma della rappresentanza,la nuova sfida aperta dalla Cgil", di Luigina Venturelli

Se la prima fase della partita si è appena chiusa con il referendum di Mirafiori, la seconda si apre oggi con la presentazione a Cisl e Uil della proposta Cgil sulla rappresentanza sindacale. In giornata, sulle scrivanie dei leader confederali che hanno firmato l’accordo separato, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, arriverà il documento su cui scommette la segretaria generale di Corso Italia, Susanna Camusso. Non solo per ricomporre le fratture generate dalla vertenza Fiat, assicurando così alla Fiom la possibilità di rientrare nella fabbrica torinese,ma anche per prevenire la reazione a catena che la strategia Marchionne potrebbe generare in altre aziende, del settore metalmeccanico e non. LA PROPOSTA CGIL La bozza approvata dal direttivo di sabato scorso prevede, tra l’altro, la soglia del 5% (calcolato tra numero di iscritti e voti ottenuti nelle elezioni Rsu) per considerare rappresentativo un sindacato, la verifica tra i lavoratori a trattativa aperta in caso di contrasti tra i negoziatori, e il ricorso al referendum vincolante per superare il permanere del dissenso tra le diverse sigle. L’obiettivo, ha spiegato Camusso, …

"Effetto soap opera", di Michele Brambilla

Non sono sicuramente sfuggite a nessuno le fotografie che facevano da contorno a Silvio Berlusconi durante il «discorso alla nazione» pronunciato ieri in un videomessaggio. Sulla scrivania e sulla mensola alle spalle del premier istantanee incorniciate uguali a quelle che milioni di italiani tengono in ufficio. Mamme, papà, mogli, figli, nipoti, ricordi di una vacanza: momenti di vita familiare che accomunano i grandi leader agli impiegati di quarto livello. L’iconografia scelta dal premier per difendersi da questa ennesima bufera è perfettamente conforme alla sostanza delle parole pronunciate: Berlusconi ha insistito nel rivendicare il ruolo del buon padre di famiglia, ha negato di avere mai pagato, in tutta la sua vita, una donna in cambio di prestazioni sessuali; ha addirittura rivelato che perfino dopo il suo secondo divorzio, quello da Veronica Lario, ha resistito alla tentazione di una terza giovinezza da single cercando e trovando un rapporto «di affetto stabile» con una nuova compagna. In che cosa è diverso tutto questo dalle precedenti autodifese di Berlusconi? Beh, non è difficile vedere una differenza tra il Berlusconi …