Mese: Gennaio 2011

"Le previsioni di Bankitalia: pil fermo, disoccupazione e le famiglie più indebitate", di Marco Ventimiglia

Una raffica di dati che fotografa un Paese nella migliore delle ipotesi fermo e per il quale non c’è da aspettarsi nulla anche nel prossimo futuro. Numeri pesanti, quelli forniti ieri da Bankitalia per crescita, disoccupazione e reddito delle famiglie, al cui confronto la constatazione che il fabbisogno statale è in lieve miglioramento fa venire in mente la storiella dell’operazione chirurgica riuscita anche se il paziente è morto… Per Via Nazionale l’Italia si è incamminata in modo incerto sul sentiero della ripresa, con un passo non solo più lento degli altri grandi paesi come la Germania, ma anche sotto la media dell’area euro, con l’ovvia conseguenza di non“agganciare” la crescita economica mondiale, la quale invece avanza a un tasso migliore del previsto. Una ripresa debole che, ed è questa la conseguenza peggiore, non riesce a creare posti di lavoro. RECUPERO TROPPO LENTO Nel bollettino economico di Bankitalia spicca subito il dato relativo al pil che dovrebbe rimanere inchiodato su un modesto progresso dell’1% nel prossimo biennio (contro la stima del governo che parla di un …

Berlusconi Ruby, come umiliare l'Italia. Firma l'appello

“Il mondo ci guarda, allora visto che ce l’ha così intensa, Berlusconi si ritiri a vita privata” così Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani attacca il presidente del Consiglio dopo l’uscita degli atti sull’inchiesta sul caso Ruby. Segreteria Pd: “Calpestata la dignità delle donne, esigiamo rispetto” Parte la mobilitazione del Partito democratico con la raccolta di firme in tutt’Italia, per chiedere il rispetto della dignità delle donne, calpestata dalle ultime vicende che interessano il presidente del Consiglio. Lo hanno proposto le donne della segreteria Pd- Firma l’appello. ***** Dario Franceschini ha chiesto in aula alla Camera a nome del partito democratico le dimissioni di Silvio Berlusconi. “Almeno alla fine del suo percorso politico, l’onorevole Berlusconi abbia un sussulto di dignita’”, ha detto il capogruppo del Pd. Berlusconi “si dimetta e vada a difendersi nelle aule dalle accuse infamanti e se ritiene di essere innocente non rifiuti di andare davanti ai giudici, ma chieda ai giudici di andarci prima possibile”, ha insistito. “Si dimetta e lasci che sia il Capo dello Stato e la sua …

"Basta con le ruspe salviamo l'Italia", di Carlo Petrini

In 15 anni edificati tre milioni di ettari di territorio, l’equivalente di Lazio e Abruzzo messi insieme. E con il piano casa il processo ha avuto un’accelerazione. Appello per fermare lo scempio del paesaggio, prima che sia troppo tardi. Visto che in tv i plastici per raccontare i crimini più efferati sembrano diventati irrinunciabili, vorrei allora proporne uno di sicuro interesse: una riproduzione in scala dell’Italia, un’enorme scena del delitto. Le armi sono il cemento di capannoni, centri commerciali, speculazioni edilizie e molti impianti per produrre energia, rinnovabile e non; i moventi sono la stupidità e l’avidità; gli assassini tutti quelli che hanno responsabilità nel dire di sì; i complici coloro che non dicono di no; le vittime infine gli abitanti del nostro Paese, soprattutto quelli di domani. I dati certi su cui fare affidamento sono pochi, non sempre concordanti per via dei diversi metodi di misurazione utilizzati, ma tutti ci parlano in maniera univoca di un consumo impressionante del territorio italiano. Stiamo compromettendo per sempre un bene comune, perché anche la proprietà privata del …

"Cultura, un business per ventenni", di Giuseppe Bottero

A Torino due studenti poco più che ventenni hanno fondato la rivista letteraria «Inutile». Da un vecchio cinema può rinascere una sala hi-tech che proietta film di artisti emergenti e introvabili pellicole Anni Sessanta. In un vecchio borgo che si affaccia sul Monte Rosa può sorgere una città abitata solo da teatranti, con la gente che va a fare la spesa in maschera e in costume d’epoca. Una rivista può essere concepita in treno, un festival internazionale nella cucina di mamma. Mentre il tasso di disoccupazione giovanile schizza a livelli record e le piazze si riempiono di ragazzi che protestano contro i tagli alla cultura, c’è qualcuno checon la forza delle idee, della Rete e del gruppo- riesce a cambiare le cose, a riprendersi gli spazi. Ecco quattro storie di under 30 che provano, nel loro piccolo, a costruire un’Italia diversa. Il laboratorio di teatro nel paese fantasma Campsirago era un paese fantasma, vuoto, abbandonato, patrimonio storico e culturale di un’talia che non c’è più. Un paese agricolo, un nucleo di case isolato geograficamente e …

Il ritorno sui banchi di Aziz e Violeta "Faccio il test e poi vado in cantiere", di Maurizio Crosetti

Al via l´esame d´italiano per ottenere il permesso di soggiorno. L´esordio a Firenze e Asti: sei esercizi di ascolto, lettura e scrittura: “Ma erano tutti facili”. Adesso, il ghiaccio che hanno nel cuore lo devono scrivere: e non è mica facile mettere l´acca al posto giusto. Ghiaccio, mamma, giglio, matita e matite. Io sono tu sei egli è. Parole tutte mescolate, sul foglio bianco e nella testa, parole che nella bocca sembrano incastrate bene, però con l´inchiostro è un problema ed è facile sbagliare. Ma senza parole esatte, niente permesso di soggiorno. Se non sai scrivere Italia, non puoi viverci dentro. Si comincia con la nebbia dietro la finestra, e sono in dieci a guardarla: Klodjan, Hasman, Adil, Violeta, Flutura e Naim che sono marito e moglie, Arben e Aziz, Salman e Happy che è nigeriana e a occhio, sì, assomiglia al nome che porta: «Sono contenta di essere qui, è la legge. Se una cosa si deve fare, la facciamo». La scuola non è una scuola ma l´ex ufficio tecnico comunale, ora si chiama …

"Dal Palazzo in crisi esce la referendite", di Michele Ainis

Quest’anno la Pasqua di Resurrezione è caduta in forte anticipo, subito dopo la Befana. Ma a risorgere non è un uomo, bensì un istituto di democrazia diretta: il referendum. Ricordate? Ne avevamo celebrato i funerali, quando la consultazione sul porcellum promossa da Guzzetta e Segni toccò il picco negativo d’affluenza al voto: 23 per ento. Succedeva nel giugno 2009, e a quel punto nessuno avrebbe più scommesso un euro sul futuro dei referendum. Anche perché dal ’97 in poi, sotto l’astro della seconda Repubblica, ne erano via via falliti 24, sempre per la medesima ragione: niente quorum. Eppure proprio un referendum (nel 1946) aveva battezzato la prima Repubblica, e ne aveva poi scandito l’esistenza, recandoci in dono divorzio e aborto negli anni 70, lo stop al nucleare durante gli 80, un nuovo sistema elettorale all’alba dei 90. Insomma un passato glorioso, ma ormai tutto consumato, come una candela. E invece no, talvolta il passato può tornare. Nei giorni scorsi la Consulta ha acceso il verde del semaforo su 4 referendum: quello sul legittimo impedimento promosso …

L’ira di Bersani «Ma il premier si rende conto del danno che sta arrecando al Paese?», di Simone Collini

Prospettive Il segretario ai suoi: «Prepariamoci a tutto». Le telefonate con i leader Fli e Udc. «È indegno di governare l’Italia Salga al Quirinale e si dimetta». Per Veltroni la debolezza del Pd nei sondaggi «è un’anomalia, uno degli elementi che spiega il procrastinarsi dell’agonia di Berlusconi». Latorre: «Auspicabili elezioni anticipate per uscire dall’intollerabile pantano» «È indegno di rappresentare l’Italia. Ma si rende conto del danno che sta arrecando al paese? Se avesse un minimo di senso dello Stato dovrebbe subito salire al Quirinale e rassegnare le dimissioni». Pier Luigi Bersani evita per tutta la giornata di commentare pubblicamente lo stillicidio di citazioni da atti giudiziari che gettano una luce sempre più inquietante sullo scandalo che coinvolge Berlusconi. Ma con i suoi il segretario del Pd è stato chiaro: «Prepariamoci a tutto». Voto compreso. Dell’attuale situazione Bersani ne ha parlato anche in colloqui telefonici con Gianfranco Fini e con Pier Ferdinando Casini. La valutazione che ne è uscita è che se anche gli esponenti di Pdl e Lega dovessero giocare la carta del rinvio al …