Mese: Gennaio 2011

"La dignità per legge", di Livia Turco

Ha ragione Claudia Mancina, quando afferma nell’articolo comparso su questo giornale, che sui temi etici l’ambizione del Pd non può essere solo quella di consentire la libertà di coscienza bensì quella di costruire un nuovo pensiero attraverso il confronto, il dialogo e il reciproco riconoscimento di approcci culturali e visioni etiche differenti. Sul testamento biologico questo sforzo è stato ricercato e praticato dal Pd nel corso di questa legislatura attraverso momenti significativi. In particolare rammento e mi sono cari anche dal punto di vista umano i “mercoledì” del gruppo Pd della commissione affari sociali della camera in cui persone molto diverse tra loro si sono confrontate ed hanno costruito una proposta importante utilizzando il prezioso lavoro precedentemente svolto al senato. È emersa una proposta tradotta in 100 emendamenti al testo Calabrò animata da un filo conduttore: la legge deve essere mite, deve sostenere e valorizzare «il sacrario della coscienza e la comunione degli affetti» per usare una bella espressione del teologo Bruno Forte. Una legge mite, che parte dal presupposto che il valore in gioco …

Scuola, Istat: "Italia fanalino di coda per risorse, in pole position per abbandoni"

La responsabile Scuola del PD Francesca Puglisi commenta i dati dell’indagine “Noi Italia” che confermano il declino del sistema di istruzione italiano, smantellato dai tagli di Tremonti e mortificato da politiche umilianti per insegnanti e studenti. Il nostro Paese investe meno della media europea in Istruzione e ha un tasso di abbandono scolastico abnorme: la conferma non arriva dall’opposizione ma dai dati ISTAT. Quindi, se davvero vogliamo raggiungere gli obiettivi di Europa 2020, che chiedono al nostro Paese di dimezzare il tasso di dispersione scolastica e triplicare il numero di laureati, dobbiamo capovolgere ciò che sta facendo il Governo. E allora la ricetta non va cercata nei tagli lineari ma negli investimenti per l’estensione del tempo pieno con le compresenze nella primaria in tutto il Paese (nelle regioni dove il tempo pieno è diffuso i livelli di apprendimento sono più alti); investimenti nella didattica laboratoriale (i dati denunciano che i nostri ragazzi continuano ad andare male in scienze rispetto ai coetanei europei); investimenti nella formazione continua degli insegnanti per aggiornare la didattica e nella dotazione …

In Italia, una donna su due non ha lavoro e non lo cerca

E’ la percentuale più bassa dei 27% paesi Ue dopo Malta. Un giovane su cinque è nella stessa situazione. L’Italia non è un paese in salute, soprattutto per giovani e donne: una su due non ha lavoro e ha anche rinunciato a cercarlo. Stesso destino per un giovane su cinque: non studia e anche lui ha rinunciato a cercare un posto di lavoro. E’ la fotografia con molti toni grigi che descrive come sta andando il paese, come risulta da oltre 100 statistiche tra aspetti demografici ed economici, culturali e sociali. Si chiama “Noi Italia” ed è un dossier curato dall’ Istat, (clicca qui per la versione integrale). In Italia, quindi, un giovane su cinque non studia, nè lavora: i ragazzi «non più inseriti in un percorso scolastico-formativo, ma neppure impegnati in un’attività lavorativa, sono poco più di due milioni, il 21,2% tra i 15-29enni (anno 2009), la quota più elevata a livello europeo». Il tasso di inattività femminile italiano nel 2009 (48,9%), è stato il secondo più alto dell’Ue a 27, inferiore solo a …

Le parlamentari Pd: Berlusconi calpesta la dignità delle donne

L’on. Ghizzoni e la sen. Bastico tra le firmatarie della richiesta di dimissioni del premier. Ci sono anche due parlamentari modenesi del Pd – l’on Manuela Ghizzoni e la sen. Mariangela Bastico – tra le firmatarie della richiesta di dimissioni di Silvio Berlusconi presentata dalle deputate democratiche. “La dignità delle donne e delle istituzioni – si legge nell’appello – non può essere ulteriormente calpestata: Berlusconi si deve dimettere. Siamo all’ultima fermata, quella dei festini con le minorenni, della sovrapposizione fra vita privata e ruolo pubblico del premier, abituato a comprare tutto: aziende, deputati, donne. Non in nostro nome, Presidente Berlusconi. Restituisca la dignità che ha scippato alle donne, al Parlamento, al Paese. Si Dimetta”. Parole che riecheggiano nella lettera aperta che le donne della segreteria del Pd hanno indirizzato al Presidente del Consiglio per invitarlo a rassegnare le dimissioni. Nella lettera si punta il dito sull’imbarazzo di un intero Paese causato dal comportamento del Premier, che riduce le donne a merce e oggetto di scambio. Mentre, come conclude la lettera aperta “le donne di questo …

"La svolta di Bersani: è ora di pensare al voto", di Maria Teresa Meli

«A questo punto dobbiamo anche pensare al voto anticipato»: così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. E una svolta per il Partito democratico. Finora la parola elezioni era stata pronunciata solo davanti ai microfoni, alle telecamere e ai giornalisti per dimostrare che non si aveva paura del ricorso alle urne. Ma questa volta nel Pd si punta sul serio a questo obiettivo. Bersani non sta parlando a uso e consumo dei cronisti, ma sta esaminando la situazione con alcuni dei suoi fedelissimi, al riparo — almeno teoricamente — da orecchie indiscrete. Il segretario del Pd è seriamente convinto che le urne potrebbero portar bene al centrosinistra E che, comunque, la situazione si sta incancrenendo e il voto potrebbe essere l’unica strada per rimettere in moto li Paese. L’altro ieri, dopo che i commissari del partito avevano visto le carte, si era tenuta una riunione lampo per valutare la situazione- e già in quell’incontro si era fatta strada l’idea delle elezioni anticipate_ il giorno appresso, l’ulteriore accelerazione. «Credo che ormai il Paese si sia stufato …

"La guerra del gossip da Mussolini al premier", di Gian Antonio Stella

«Io non sono il garzone di un barbiere, ho una posizione da rispettare» . Settant’anni prima di Silvio Berlusconi, perfino Benito Mussolini si era posto il problema del decoro. Era il Duce, era osannato dalle folle, aveva in pugno l’Italia, i giornalisti erano così servili che la Stampa arrivò a scrivere che il suo cavallo bianco, quando lui gli parlava, nitriva «in modo significativo» . E non c’era magistrato, anche se l’adulterio sulla carta poteva essere perseguito, che mai e poi mai avrebbe osato inquisirlo. Era lui che comandava i giudici. Eppure se lo pose, il problema. La rilettura di Mussolini segreto, diari di Claretta Petacci curato da Mauro Suttora e uscito nel 2009 da Rizzoli, alla luce di quanto accade in questi giorni, è assai interessante. Aiuta a capire come sono cambiati i costumi. Nel Paese ma soprattutto lassù in alto. Nel mondo del potere. Il Capoccione, infatti, pagina dopo pagina, sembra avere quasi l’ossessione di non dare scandalo. E se non perde occasione per mostrare i muscoli su tutto il resto, in questa …

Donne pd: indignatevi. Le colleghe pdl: è fango

Non si scandalizza Giorgia Meloni, ministra della Gioventù. Anzi è certa che si tratti «dell´ennesima inchiesta per finalità di lotta politica». E le carte dello scandalo delle serate del premier ad Arcore, la minorenne Ruby? Per Meloni è tutt´al più gossip. Risponde con una lettera al responsabile dei giovani del Pd, Fausto Raciti che le aveva chiesto di battere un colpo: «Non c´è nessun reato in un mare di intercettazioni – scrive – fatte per sfregiare l´immagine pubblica del premier, ma non avrei paura ad esprimere una assoluta condanna se fosse provato quanto asserito dai pm». Difende a spada tratta Berlusconi anche Stefania Prestigiacomo: «Nei confronti del premier c´è un tentativo di character assassination». Mariastella Gelmini rincara: «Ad Arcore mai sollazzo solo lavoro». Insomma, schierate e inquadrate, le donne del Pdl non scaricano Berlusconi. E dal Pd incalzano. Le donne della segreteria democratica lanciano una raccolta di firme con la parola d´ordine: «È stata calpestata la dignità delle donne chiediamo rispetto». Parlamentari democratiche chiedono alle «colleghe del Pdl un sussulto di dignità». Barbara Pollastrini ministro …