Mese: Gennaio 2011

Bersani: Italia e italiani abbandonati ai loro problemi

Ormai il paese non ha più la barra, non ha una guida. Il governo è impantanato nei problemi di Berlusconi e non sta facendo niente di niente. Il Pd deve emergere come una forza solida, credibile, responsabile, disciplinata. Questo è il ruolo che dobbiamo avere”. “Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che ci troviamo in un passaggio cruciale, perché siamo di fronte al discredito del paese ma anche alla paralisi del governo, all’abbandono dell’Italia, dei problemi e dei bisogni dei cittadini ”. Lo ha affermato questa mattina il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, chiudendo la riunione della segreteria nazionale del Pd insieme ai segretari regionali. “Ormai il paese non ha più la barra, non ha una guida. Il governo è impantanato nei problemi di Berlusconi e non sta facendo niente di niente”. In questo contesto, ha richiamato il segretario del Partito democratico “il Pd deve emergere come una forza solida, credibile, responsabile, disciplinata. Questo è il ruolo che dobbiamo avere”. Nel corso della chiusura dei lavori della segreteria nazionale Bersani ha anche affrontato il …

"Prima e dopo la Shoah: tutte le responsabilità italiane", di Frediano Sessi

Alcuni storici sostengono oggi la necessità di riscrivere la storia della persecuzione e dello sterminio degli ebrei d’Europa in modo «integrato» , mettendo insieme documenti d’archivio di parte nazista e fascista, che rendano conto dei fatti prodotti dagli esecutori e dai loro apparati militari e civili, e la voce delle vittime, non solo sulla base delle testimonianze postbelliche (deposizioni nei tribunali, interviste, memorie ecc.); ma soprattutto utilizzando diari, lettere, annotazioni scritte durante lo svolgersi degli avvenimenti. Così ha fatto recentemente Saul Friedländer (con il suo Gli anni dello sterminio, Garzanti 2009), restituendo al lettore uno sguardo sulla storia più coinvolto, perché dentro le parole, le paure, i drammi e la vita in generale di chi non poteva prevedere forse nemmeno il domani. Ed è certo questo un modo di fare la storia che si oppone a coloro che vorrebbero riscrivere la vicenda del nazismo e del fascismo dando voce solo ai persecutori (siano essi semplici soldati SS o ufficiali e alti gerarchi). Così accade che lo spazio aperto per questa storia vista e ricostruita con …

"L'Emilia-Romagna chiede misure ad hoc per le Pmi", di Giorgio Costa

Rafforzare la competitività delle Pmi che devono trovare nel proprio territorio un ambiente in grado di favorirne lo sviluppo e la partecipazione ai mercati mondiali. Deve essere questo, secondo Anna Maria Artoni, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, l’obiettivo della nuova politica industriale europea che è stata oggetto di ampio dibattito ieri a Bologna presso la sede di Confindustria tra Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario all’Industria e all’imprenditoria, l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e l’Artoni stessa. «La politica industriale europea – ha detto Anna Maria Artoni – deve connettere da un lato la necessità di costruire e rafforzare le grandi imprese leader e dall’altro consentire un forte sviluppo delle piccole e medie imprese in grado di alimentare imprenditorialità diffusa, benessere sociale e grandi opportunità di crescita in molti settori». Per fare ciò, ha aggiunto Artoni, «servono interventi specifici su misura per le Pmi e, in questo contesto, reti di impresa e nuove politiche sui cluster assumono importanza decisiva. Così come non va persa l’occasione dell’ottavo Programma quadro di ricerca e innovazione …

«La lezione di Bologna serve a tutto il Pd per battere Berlusconi», di Andrea Bonzi

Il vincitore «Ora tutti uniti per conquistare il Comune al primo turno Frascaroli e Zacchiroli li vorrei in squadra. Il mio esempio? Chiamparino» A Bersani voglio dire: il Pd bolognese c’è, conta su di noi. Fai come noi e vedrai che cambieremo l’Italia». La sua prima battaglia Virginio Merola l’ha vinta, e bene. Nella notte tra domenica e ieri, l’ex assessore della giunta Cofferati è stato eletto candidato sindaco del Centrosinistra sotto le Due Torri. Una sfida dominata nettamente: delle oltre 28.000 preferenze espresse dai cittadini, Merola ne ha raccolte 16.000, pari a oltre il 58%. E ora fa appello a tutte le forze della coalizione «per vincere, quando si voterà a maggio, già al primo turno». Merola, in un momento in cui le primarie vengono messe in dicussione, che valore ha l’exploit di partecipazione dei cittadini? Se a Bologna offri un’occasione di democrazia, i cittadini non la perdono. Sto leggendo il libro di Luca Ricolfi, “Perché siamo antipatici”, in cui si sostiene che la sinistra viene sconfitta se si presenta con la puzza sotto …

"Munnezza, la camorra impera", di Enzo De Luca

Crisi come quella in cui versa da diciassette anni il ciclo dei rifiuti in Campania non si chiudono con i decreti legge. Da quando si è insediato, ad aprile 2008, il governo Berlusconi ne ha prodotti cinque. L’ultimo, il decreto legge 196 del 26 novembre 2010, sarà inefficace come i precedenti perché perpetra la logica dell’emergenza e non elimina storture che rischiano di alimentare altra confusione. Quando si dispone che la titolarità della Tarsu va sottratta ai Comuni e assegnata alle Province, anche se la camera ne ha stabilito la decorrenza al gennaio 2012, non si fa altro che rendere più difficoltosa l’uscita dalla crisi. Il risultato della propaganda del centrodestra, cui fanno riferimento la Regione e quattro delle cinque Province della Campania, è che l’emergenza è ancora lì, la Tarsu è tra le più alte d’Italia, le comunità sono pronte a contrastare l’apertura di nuovi sversatoi e le discariche esistenti sono prossime all’esaurimento. Il termovalorizzatore di Acerra, inaugurato a fine marzo 2009 e ora sotto inchiesta, funziona male e gli impianti di complemento costruiti …

"La difesa del bene comune", di Vito Mancuso

Nel discorso di ieri, atteso dall´Italia con un interesse forse mai avuto prima per le parole di un Presidente della Cei, il cardinal Bagnasco ha disposto le artiglierie, ha caricato i proiettili, ha puntato nella direzione giusta. E ha iniziato a colpire con parole infuocate come non era mai accaduto prima i comportamenti del capo del governo, andando ad affiancare le sue critiche a quelle espresse in precedenza dal Presidente della Repubblica e dal Presidente degli industriali. Quando però è stato il momento di compiere la missione fino alla fine, il cardinale ha rivolto le sue armi altrove. Il risultato, quest´oggi, è che tutti possono dire che sono contenti, persino i sostenitori del governo, per una situazione analoga a quella del dopo-elezioni quando nessuno dice di avere perso. La gerarchia cattolica aveva l´occasione di aiutare gli italiani a fare chiarezza per uscire da una situazione che li rende ridicoli al mondo e peggio ancora a se stessi, ma non è stata capace di portarla avanti fino in fondo, immolandola sull´altare della diplomazia. Bagnasco ha esordito …

"Una valanga di impugnative rischia di travolgere la Gelmini", di Pippo Frisone

Soltanto nella scuola si stimano in almeno 50mila le raccomandate inviate dai precari docenti e ata all’indirizzo del Miur in viale Trastevere. Il 23 gennaio 2011 son scaduti i termini previsti dal collegato-lavoro per impugnare le irregolarità ela reiterazione dei contratti a termine. Soltanto nella scuola si stimano in almeno 50mila le raccomandate inviate dai precari docenti e ata all’indirizzo del Miur in viale Trastevere. La maggior parte delle impugnative riguarda l’abuso fatto dal MIUR con la reiterazione dei contratti a termine per più di tre anni. La violazione è palese, come stanno riconoscendo i Giudici, quando le ragioni della reiterazione non poggiano su motivi oggettivi (tecnici-produttivi-organizzativi o sostitutivi) ma solo su una scelta dell’Amministrazione mirata al risparmio della spesa sul personale. Una volta determinata la quantità complessiva di organici (di diritto e di fatto) per garantire il funzionamento del servizio scolastico, la mancata stabilizzazione dei precari assunti a T.D.su posti liberi e vacanti per oltre un triennio non trova più alcuna giustificazione. La violazione non è solo della direttiva CEE del 28.6.99 che recepisce …