"Il volto spietato del potere", di Giuseppe D'Avanzo
Il berlusconismo arriva al suo compimento. Ci dovevamo arrivare prima o poi e ora – ecco – ci siamo. Quel che si scorge è l´inizio di un lungo tormento. Sapevamo di vivere in un Paese dove al governo c´è un uomo solo – un grottesco Egoarca – che altrove sarebbe già stato allontanato per la sua evidente inadeguatezza politica e insufficienza etica. Sapevamo che quell´uomo solo, che stringe nelle sue mani il filo del potere economico, politico e mediatico, non può permettersi di allontanarsi dal governo perché è il governare, è il potere, sono i dispositivi di dominio che proteggono l´opacità della sua storia, l´irresponsabilità dei suoi comportamenti, il suo futuro. Buona parte dei disordini istituzionali che hanno accompagnato la vita pubblica degli ultimi quindici anni – lo sappiamo – è figlia di questa anomala e umiliante condizione in cui viviamo; una condizione che sollecita in tanti o la rassegnazione o una depressione cinica. Ci aspettavamo giorni difficili, ci attendono lacrime e sangue. Non bisogna nasconderselo perché, dopo il videomessaggio di Berlusconi, c´è una circostanza …