Giorno: 19 Gennaio 2011

"Le altre donne" di Concita De Gregorio

Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo». Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e …

"Il sermone della decenza", di Barbara Spinelli

Dovrebbe esser ormai chiaro a tutti, anche a chi vorrebbe parlar d´altro e tapparsi le orecchie, anche a chi non vede l´enormità della vergogna che colpisce una delle massime cariche dello Stato, che una cosa è ormai del tutto improponibile: che il presidente del Consiglio resti dov´è senza neppure presentarsi al Tribunale, e che addirittura pretenda di candidarsi in future elezioni come premier. Molti lo pensano da tempo, da quando per evitare condanne il capo di Fininvest considerò la politica come un sotterfugio. Non un piano nobile dove si sale ma uno scantinato in cui si «scende», si traffica, ci si acquatta meglio. La stessa ascesa al Colle resta, nei suoi sogni, una discesa in sotterranei sempre più inviolabili. Molti sono convinti che i suoi rapporti con la malavita, la stretta complicità con chi in due gradi di giudizio è stato condannato per concorso in associazione mafiosa (Dell´Utri), il contatto con un uomo – Mangano – che si faceva chiamare stalliere ed era il ricattatore distaccato da Cosa Nostra a Arcore – erano già motivi …

Prove di dialogo Cgil-Confindustria. Bersani: «Ora un sistema di regole», di Laura Matteucci

Ricucire lo strappo nelle relazioni industriali dopo Mirafiori. Anche Confindustria spinge in questa direzione, «noi siamo molto interessati ad un’intesa sulla rappresentanza», dice la presidente Emma Marcegaglia, «ma prima si devono mettere d’accordo Cgil, Cisl e Uil». Vista oggi, sembra ci sia più sintonia tra Marcegaglia e Pierluigi Bersani piuttosto che tra i confederali. Il segretario del Pd accelera: «Entro un anno, prima che parta tutto il meccanismo a Mirafiori, bisogna avere un modello di rappresentanza sindacale, di diritti, di esigibilità dei contratti, che metta in situazione di certezza il sistema, non questa o quell’altra azienda. È ora che le forze sociali e politiche si prendano le loro responsabilità». Primo vis-à-vis dopo il referendum di Torino – mentre Marchionne già pensa di applicare lo stesso accordo anche a Melfi e Cassino, e il governo agonizza sempre più per lo scandalo Ruby e le altre ragazze del mucchio – tra la leader degli industriali, la segretaria Cgil Susanna Camusso e il segretario Bersani. L’occasione è la presentazione, a Milano, del libro Il futuro è di tutti, …

"Valutazione dei prof la via giusta è il dialogo", di Giovanni Bachelet*

Sul Sole del 12 gennaio Andrea Ichino non riesce a spiegarsi come mai, nelle quattro città che dovevano servire (alla Gelmini e al comitato scientifico-tecnico di cui egli è parte) come campione per la valutazione di scuole e docenti, l’esperimento abbia incontrato «tanta freddezza non solo tra i sindacati, ma anche tra i singoli docenti meno schierati». Il flop è clamoroso se davvero in tutta Torino una sola scuola (su oltre cento) ha accettato, costringendo il ministro a trovarsi una nuova grande città. Poiché recenti indagini suggeriscono disponibilità dei docenti a essere valutati, il flop merita una spiegazione (e correzione di rotta): nel breve periodo, per risparmiare a ministro e comitato altri oceanici sberleffi; nel medio e lungo, per evitare alla scuola italiana altri dieci anni di stop a ogni discorso sulla valutazione. In un anno di presidenza del Forum politiche dell’istruzione del Pd ho trovato nei sindacati, nelle associazioni professionali e nei singoli docenti e dirigenti una buona apertura di credito verso la valutazione. Non mancava una disponibilità di massima e nemmeno l’informazione, come …

"Le previsioni di Bankitalia: pil fermo, disoccupazione e le famiglie più indebitate", di Marco Ventimiglia

Una raffica di dati che fotografa un Paese nella migliore delle ipotesi fermo e per il quale non c’è da aspettarsi nulla anche nel prossimo futuro. Numeri pesanti, quelli forniti ieri da Bankitalia per crescita, disoccupazione e reddito delle famiglie, al cui confronto la constatazione che il fabbisogno statale è in lieve miglioramento fa venire in mente la storiella dell’operazione chirurgica riuscita anche se il paziente è morto… Per Via Nazionale l’Italia si è incamminata in modo incerto sul sentiero della ripresa, con un passo non solo più lento degli altri grandi paesi come la Germania, ma anche sotto la media dell’area euro, con l’ovvia conseguenza di non“agganciare” la crescita economica mondiale, la quale invece avanza a un tasso migliore del previsto. Una ripresa debole che, ed è questa la conseguenza peggiore, non riesce a creare posti di lavoro. RECUPERO TROPPO LENTO Nel bollettino economico di Bankitalia spicca subito il dato relativo al pil che dovrebbe rimanere inchiodato su un modesto progresso dell’1% nel prossimo biennio (contro la stima del governo che parla di un …