“Il mondo ci guarda, allora visto che ce l’ha così intensa, Berlusconi si ritiri a vita privata” così Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani attacca il presidente del Consiglio dopo l’uscita degli atti sull’inchiesta sul caso Ruby.
Segreteria Pd: “Calpestata la dignità delle donne, esigiamo rispetto”
Parte la mobilitazione del Partito democratico con la raccolta di firme in tutt’Italia, per chiedere il rispetto della dignità delle donne, calpestata dalle ultime vicende che interessano il presidente del Consiglio. Lo hanno proposto le donne della segreteria Pd- Firma l’appello.
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Dario Franceschini ha chiesto in aula alla Camera a nome del partito democratico le dimissioni di Silvio Berlusconi. “Almeno alla fine del suo percorso politico, l’onorevole Berlusconi abbia un sussulto di dignita’”, ha detto il capogruppo del Pd. Berlusconi “si dimetta e vada a difendersi nelle aule dalle accuse infamanti e se ritiene di essere innocente non rifiuti di andare davanti ai giudici, ma chieda ai giudici di andarci prima possibile”, ha insistito. “Si dimetta e lasci che sia il Capo dello Stato e la sua stessa maggioranza di trovare la strada e le persone giuste per salvare il Paese”
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Silvio Berlusconi, il massimo rappresentante del nostro Paese nel mondo, indagato per concussione e induzione alla prostituzione minorile, ha completato la compilation di accuse possibili che un cittadino possa collezionare, spaziando da un campo all’altro dei codici civili e penali. Ma quest’ultima accusa ha veramente superato per gravità tutte le altre. Silvio Berlusconi è stato convocato per il prossimo fine settimana a presentarsi presso i pm del tribunale di Milano che indagano sul caso Ruby, con l’accusa di concussione e induzione alla prostituzione minorile.
Non si tratta più di gossip, non si tratta di squallidi rapporti con escort di lusso adulte e consapevoli del loro agire. In questo caso l’invitata d’onore di feste e festini svoltesi nelle residenze di un ultra settantenne era una ragazzina: Karima El Mahroug, detta Ruby. Una minorenne di 17 anni che per legge andrebbe tutelata dagli adulti e non sfruttata anche solo come immagine, come una bella scultura da esporre in mezzo ad altri vecchi tromboni durante le cene.
Ma al momento il Cavaliere non sembra intenzionato a presentarsi in tribunale e rispondere ad un interrogatorio davanti all’accusa. Nonostante i proclami iniziali, l’unica risposta del premier è stata quella di diffondere un videomessaggio, nel quale si è espresso sempre secondo il proprio classico ed ormai collaudato clichè: ha mosso pesanti accuse contro l’operato dei pm di Milano (quindi nulla di nuovo), ha cercato di distogliere l’attenzione del cittadino o meglio dell’utente televisivo dalla gravità del fatto in sè, (l’accusa di concussione e induzione alla prostituzione minorile), inserendo un nuovo e misterioso elemento. La notizia bomba è che Berlusconi è fidanzato in casa, indi per cui non può andare con altre donne: insinuazione che ha ovviamente scatenato del gossip puro a partire dalle testate giornalistiche nazionali fino ai giornaletti di quartiere, passando ovviamente dalle trasmissioni televisive che occupano i nostri pomeriggi.
Il maxi fascicolo di 300 pagine di verbali dettagliati su come si sarebbero effettivamente svolti i fatti è arrivato oggi alla Camera e Pierluigi Castagnetti il Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere ha preannunciato che verrà esaminato dalla giunta mercoledì prossimo.
Dopo la diffusione del video di Berlusconi, nel quale il premier cerca di ripulire la propria immagine devastata dal suo stesso modus operandi, la reazione del mondo politico e culturale è stata immediata. Pier Luigi Bersani ha denunciato innanzitutto la vergognosa aggressione ai magistrati da parte del premier e poi ha definito l’ultima esternazione auto difensiva uno spettacolo desolante e imbarazzante. “Viene negata l’evidenza –ha detto Bersani –il cavaliere pensa che gli italiani siano stupidi”.
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