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Viva l'Italia. Tutta intera

Presentazione delle centocinquanta iniziative del Pd per celebrare il 150° anno dell’Unità d’Italia (video)

Festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia è un dovere morale, politico e culturale. Lo è ancora di più domandarsi il significato dei 150 anni d’Unità oggi. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa di presentazione delle centocinquanta iniziative del Pd “Viva l’Italia. Tutta intera” per il grande anniversario della nostra nazione.

“Chi altro potrebbe presentare un progetto del genere? Quale partito italiano? Solo noi. Una volta di più dimostriamo di essere un partito nazionale, fondamentale per la riscossa del Paese”.

Dello stesso parere anche Gianni Cuperlo, responsabile del Centro Studi del Pd e promotore delle iniziative. “Siamo consapevoli di essere un partito e non una fondazione culturale e per questo che viviamo i 150 anni d’Unità d’Italia come una riflessione sul Paese e sulle vere ragioni dell’unità oggi. Questo alla luce del paradosso e dell’anomalia italiana di avere una cooalizione di governo che ha come anima la Lega i cui principi si basano su presupposti opposti al concetto di unità”.

“Il nostro – ha continuato Cuperlo – non sarà un viaggio nella memoria ma un percorso utile per intercettare i veri problemi del Paese e le capire quali siano le prospettive per uscire dalla crisi. Questo è il senso delle 150 iniziative che organizzerà il Pd in tutta Italia con appendici simboliche in tutti i 5 continenti”.

“Il 24 gennaio – ha dichiarato David Sassoli, capodelgazione Pd al Parlamento europeo – da Marsala risaliremo l’Italia fino alla Liguria in un viaggio per ricollegare l’Italia all’Europa. Sarà un’occasione per raccogliere e ascoltare il Paese e i nostri territori. Un’opportunità per conoscere meglio l’Italia e per affrontare con responsabilità le grandi sfide che raccoglieremo”.

150 appuntamenti dal Nord al Sud e all’estero per parlare dell’Italia, di noi, del futuro degli italiani, vecchi e nuovi.
150 appuntamenti per ragionare insieme, tra le altre cose, di: come nacque la Costituzione; come cambia il lavoro; le culture politiche della Repubblica; la democrazia e Sturzo; l’Europa l’Italia e il Mediterraneo; Norberto Bobbio e i diritti universali; il Sud nella storia d’Italia; la scienza e la vita, Francesco De Sanctis; Gramsci e il Risorgimento; lontani da casa, storia dell’emigrazione italiana;
il federalismo democratico; la scuola e il sapere; la sicurezza sul lavoro; la globalizzazione e l’internazionalizzazione delle imprese; immigrazione e nuova cittadinanza; le donne nella storia d’Italia; italiani di frontiera, storia e prospettive delle terre di confine; le infrastrutture e il volto del paese; la giovane Europa dei talenti in movimento; urbanistica e sviluppo; l’agricoltura italiana tra storia e futuro; le “ragioni” per rifare l’Italia; l’acqua bene comune; Giacomo Matteotti e l’antifascismo; mutualismo, cooperazione, associazionismo nella storia d’Italia; l’antimafia; gli ultimi trent’anni di cultura italiana; l’Italia dei prossimi trent’anni raccontata da chi ha meno di trent’anni…
E ancora, insieme: leggeremo, rileggeremo, presenteremo libri, guarderemo film, ci mobiliteremo su facebook, nelle scuole e nelle città…

1861-2011. L’Italia unita compie 150 anni. L’evento ci coglie nel mezzo di una crisi gravissima. Crisi economica e sociale, ma anche crisi democratica e morale col pericolo di diventare un Paese marginale in Europa e nel mondo.
Il paradosso di questo anniversario è anche nel fatto che al governo siede una forza che l’unità del Paese ha contestato sempre, nelle sue ragioni e nei suoi esiti.
Come se fosse possibile, prima ancora che sensato, immaginare il nostro futuro una volta di più “diviso” tra Nord e Sud.
La realtà è che la destra, negli anni, ha fondato il suo consenso su un’ipotesi di dissoluzione del Paese. Hanno raccontato una storia dell’Italia che ha cancellato o stravolto l’intera tradizione democratica, dal Risorgimento in avanti. E tra tutte, questa non è la minore delle loro responsabilità.

Il Pd vuole raccontare un’altra Italia.
Noi la pensiamo diversamente. Per noi l’anniversario storico diventa l’occasione per indicare una via di uscita da quella crisi che segna il venir meno di un’idea di Paese e del suo spirito unitario. L’opportunità, per molti versi irripetibile, di elaborare un progetto sull’Italia e sul nostro destino. E la nostra sarà anche l’occasione per un’analisi sullo stato di salute dell’Italia, sui suoi ritardi storici e soprattutto sulle ragioni future della sua coesione che stanno tutte, al fondo, nella convinzione che sia sempre meglio camminare e cambiare le cose “insieme”.
Nasce così l’idea di un viaggio, un itinerario per biografie, storie e racconti dell’Italia che è stata e di quella che ci piace immaginare. 150 appuntamenti, 150 luoghi della nostra storia e, al tempo stesso, altrettante immagini dell’Italia che sarà.

da www.partitodemocratico.it