"Bersani per la conta, non per lo scontro", di Rudy Francesco Calvo
Con la direzione di oggi, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani proseguirà la via intrapresa con la lettera pubblicata sul Messaggero la scorsa settimana: rilanciare una piattaforma autonoma del partito, da proporre a tutte le forze di opposizione, di sinistra e moderate, per preparare un fronte comune in caso di elezioni anticipate. Un’ipotesi che per il Nazareno resta in campo, nonostante le prese di posizione di Casini e Fini in questi giorni, soprattutto se oggi la Consulta dovesse bocciare la legge sul legittimo impedimento, lasciando Berlusconi senza uno scudo giudiziario. Bersani non rinuncerà quindi alla strategia che ha portato avanti finora, ma affiancherà ad essa un impegno più deciso a favore della costruzione di un profilo chiaro del partito. «Non faremo il giro delle sette chiese per vedere se qualcuno apre le porte – ha spiegato ieri il leader dem – per noi i problemi sono tali che serve una convergenza di forze per andare oltre il berlusconismo. Noi proporremo un progetto, ognuno poi si assumerà le proprie responsabilità». Sono parole che, se ripetute …