"Il sindacato americano padrone di Marchionne", di Eugenio Scalfari
Il mio tema di oggi è Sergio Marchionne. Ma il discorso augurale pronunciato la sera del 31 dicembre alla televisione dal Presidente della Repubblica merita una speciale menzione. Non è stato soltanto un augurio agli italiani, ma una strategia di governo, un orizzonte sul futuro e un intenso ricordo del passato in mancanza del quale nessun futuro può essere immaginato né costruito. Napolitano ha affrontato tutti i problemi che occupano l’agenda nazionale: l’unità del paese, la sua storia dal Risorgimento ad oggi con le dolorose tappe del fascismo, della guerra, del terrorismo; l’isolamento della politica e delle istituzioni, l’intollerabile aumento delle diseguaglianze, la mancata crescita economica, le condizioni del Mezzogiorno, il degrado di Napoli e la necessità della collaborazione collettiva. Ma ha battuto e ribattuto sulla necessità di aprire una prospettiva alla generazione dei giovani che non ha sbocco di speranza e di lavoro ed alla quale occorre dedicare ogni sforzo. Ha anche ammonito che non bisogna indulgere in un facile ottimismo che nasconde una realtà difficile e in certi casi drammatica. Un grande discorso …