"Ci costringono in prima linea eppure ci tagliano fondi e stipendi", di Massimo Solani
Dai disordini di Terzigno agli scontri di Roma nelle manifestazioni contro la riforma Gelmini. Dalle cariche al corteo dei terremotati de L’Aquila agli incidenti di Cagliari con i pastori sardi. Gli episodi si ripetono e ogni volta che c’è una tensione o una protesta contro il governo, sono sempre le forze dell’ordine a stare in prima linea e a dover fronteggiare, sul piano dell’ordine pubblico, istanze che sarebbero solo e soltanto sociali. Il capo della Polizia Manganelli lo dice senza giri di parole e le sue dichiarazioni sono il sigillo a quello che i sindacati di polizia ripetono da tempo. «Sono mesi che segnaliamo il problema », spiega Claudio Giardullo. «Alle forze di polizia – prosegue il segretario nazionale Silp-Cgil – è affidato sempre più spesso il ruolo di supplente rispetto al vuoto della politica e tutte le questioni sociali vengono gestite come problemi di ordine pubblico. Ma se l’esecutivo al posto di dare risposte attraverso il welfare o il confronto sceglie la via dell’ordine pubblico, allora ottiene ben due effetti collaterali: da una parte …