Anno: 2010

"Ci costringono in prima linea eppure ci tagliano fondi e stipendi", di Massimo Solani

Dai disordini di Terzigno agli scontri di Roma nelle manifestazioni contro la riforma Gelmini. Dalle cariche al corteo dei terremotati de L’Aquila agli incidenti di Cagliari con i pastori sardi. Gli episodi si ripetono e ogni volta che c’è una tensione o una protesta contro il governo, sono sempre le forze dell’ordine a stare in prima linea e a dover fronteggiare, sul piano dell’ordine pubblico, istanze che sarebbero solo e soltanto sociali. Il capo della Polizia Manganelli lo dice senza giri di parole e le sue dichiarazioni sono il sigillo a quello che i sindacati di polizia ripetono da tempo. «Sono mesi che segnaliamo il problema », spiega Claudio Giardullo. «Alle forze di polizia – prosegue il segretario nazionale Silp-Cgil – è affidato sempre più spesso il ruolo di supplente rispetto al vuoto della politica e tutte le questioni sociali vengono gestite come problemi di ordine pubblico. Ma se l’esecutivo al posto di dare risposte attraverso il welfare o il confronto sceglie la via dell’ordine pubblico, allora ottiene ben due effetti collaterali: da una parte …

"Berlusconi ci porta più tasse. La pressione fiscale è record", di Bianca Di Giovanni

Molte tasse, poco lavoro e pochi servizi. Questa la miscela depressiva prodotta dall’immobilismo del governo Berlusconi durante la crisi più dura del secolo. Secondo gli ultimi dati Ocse relativi al 2009, per la pressione fiscale l’Italia sale al terzo posto, subito dopo la Danimarca e la Svezia, due Paesi modello quanto a welfare e servizi. Per il nostro Paese si tratta di un livello mai visto da 15 anni a questa parte: il 43,5%. Un dato in salita rispetto al 43,3 del 2008 e superiore a quello del Belgio, sceso al 43,2% rispetto al 44,2% dell’anno precedente. CIFRE Tutte cifre che inchiodano il governo, che per ora ha risposto con l’avvio di un tavolo (domani un appuntamento) per studiare una riforma complessiva. Nulla di più. Vero è che il Pil in contrazione aumenta il peso delle tasse. Ma la recessione nel 2009 è stata condivisa da tutti i Paesi del mondo:solo l’Italia retrocede toccando il suo record. È chiaro a questo punto che gli altri Paesi hanno garantito sgravi fiscali per fronteggiare la crisi: solo …

"Lettera ai ragazzi del movimento", di Roberto Saviano

Chi ha lanciato un sasso alla manifestazione di Roma lo ha lanciato contro i movimenti di donne e uomini che erano in piazza, chi ha assaltato un bancomat lo ha fatto contro coloro che stavano manifestando per dimostrare che vogliono un nuovo paese, una nuova classe politica, nuove idee. Ogni gesto violento è stato un voto di fiducia in più dato al governo Berlusconi. I caschi, le mazze, i veicoli bruciati, le sciarpe a coprire i visi: tutto questo non appartiene a chi sta cercando in ogni modo di mostrare un´altra Italia. I passamontagna, i sampietrini, le vetrine che vanno in frantumi, sono le solite, vecchie reazioni insopportabili che nulla hanno a che fare con la molteplicità dei movimenti che sfilavano a Roma e in tutta Italia martedì. Poliziotti che si accaniscono in manipolo, sfogando su chi è inciampato rabbia, frustrazione e paura: è una scena che non deve più accadere. Poliziotti isolati sbattuti a terra e pestati da manipoli di violenti: è una scena che non deve più accadere. Se tutto si riduce alla …

"Il senso del traditore", di Ferdinando Camon

Mai come in questi giorni è risuonata, in tv e sui giornali, la parola «tradimento». Pare che molti nostri parlamentari siano traditori: traditore chi è passato adesso da sinistra a destra, chi è passato in precedenza da destra a sinistra, o da destra e sinistra al centro. «Tradimento» è un concetto polivalente. Fatalità, sul più diffuso quotidiano nazionale si leggeva proprio ieri la citazione di un generale tedesco, che alla fine della Seconda guerra mondiale ha dichiarato: «Non so chi vincerà la terza guerra mondiale, ma so chi la perderà: colui che si alleerà con l’Italia, perché l’Italia lo tradirà». Ecco, partirei da questo concetto: l’Italia, nella Seconda guerra mondiale, ha tradito la Germania. Contesto in toto questo giudizio. È un giudizio che va capovolto. L’Italia è entrata in guerra (sbagliando, perché la guerra, quella guerra e tutte le guerre, sono, come qualcuno aveva pur detto, «un’inutile strage») insieme con un alleato, contro un nemico, per un traguardo. Pochi mesi dopo tutto era cambiato: alleato, nemici, traguardo. L’alleato aveva allargato a dismisura il fronte dei …

"Prima e dopo la fiducia, è un governo da bocciare comunque", di Paolo Andruccioli

La finanziaria conferma i tagli agli Enti Locali. Risultano quasi del tutto assenti misure per lo sviluppo. Tagli lineari e niente investimento sul futuro. Intanto il debito pubblico aumenta, e il sistema fiscale è sempre più iniquo e sbilanciato. La finanziaria non si chiama più così. Ora si chiama Legge di Stabilità. Ma è una definizione che in questa situazione politica da operetta suona come una parolaccia per tutti quelli che riescono ancora a credere in qualcosa oltre il potere mefitico dei trenta denari. Così è finita la Seconda Repubblica, ma il governo del tycoon rimane incollato alle sue poltrone permettendo così ai suoi ministri di proseguire nella loro opera da guastatori. I primi effetti del voto di fiducia, oltre al varo (istituzionalmente obbligato) della Legge di Stabilità, saranno infatti il varo della riforma Gelmini e la cancellazione dello Statuto dei lavoratori, progetto su cui il ministro Sacconi ha investito ormai tutta la sua carriera politica. La Legge di Stabilità e tutto il blocco delle politiche economiche e del lavoro del centrodestra (che equivale a …

PD: Polidori non convince. Ora CEPU non diventi università.

Dichiarazione di Marco Meloni, Responsabile Università e ricerca segreteria PD. Tra le conversioni dell’ultimora che hanno consentito al governo Berlusconi di prolungare per qualche tempo la sua agonia, c’è anche il caso dell’On. Catia Polidori, che pochi giorni fa assicurava la compattezza del gruppo di FLI sulla sfiducia, per poi cedere a un’illuminazione notturna. Oggi l’on. Polidori dichiara di non avere nulla a che fare con CEPU. Ne prendiamo atto, e potrebbe anche darsi che la sua scelta non sia stata condizionata, come avvenuto per altri suoi colleghi, dai vergognosi episodi corruttivi che giustamente suscitano scandalo e indignazione. Per smentire però qualsiasi dubbio il governo ha davanti a sé una sola strada: cancelli l’incredibile previsione, contenuta nelle Linee di programmazione del sistema universitario 2010-2012, che consentirebbe alle università telematiche, su loro richiesta, di trasformarsi in vere e proprie università, e inserisca nel DDL Gelmini norme che impediscano una simile prospettiva. Sarebbe l’unica conseguenza positiva determinata dai tristi episodi di queste ore. E’ una richiesta che rivolgiamo al governo anche nel caso in cui questo regalo, …

"Con il Quirinale dovrà usare la giusta misura", di Michele Ainis

Il governo ha vinto, il governo ha perso. Tre voti in più degli avversari bastano a evitargli lo sfratto da palazzo Chigi; due voti in meno rispetto all’asticella della maggioranza assoluta lo trasformano, tecnicamente, in un governo di minoranza. Significa che a questo punto il gabinetto Berlusconi ha tutto il diritto di governare, ma non ne ha più il potere. A meno che, strada facendo, non sia capace di riconquistarlo. Come? Con la politica, certo; ma anche con una diversa strategia istituzionale. Dopotutto il potere del governo dipende dai suoi rapporti con gli altri poteri dello Stato. Col Quirinale, in primo luogo. Davvero questi tre anni d’esperienza non hanno niente da insegnare a Berlusconi? La popolarità di Giorgio Napolitano è almeno doppia rispetto a quella del presidente del Consiglio; e certo quest’ultimo non ha tratto vantaggio dal suo repertorio di freddezze, scortesie, sgarbi più o meno plateali nei riguardi del Colle. Senza dire che il capo dello Stato è il timoniere delle crisi: un governo in condizione di pre-crisi permanente avrebbe tutto l’interesse a conservarne …