""Le piazze non sono come gli stadi" i costituzionalisti bocciano il governo", di Vladimiro Polchi
“La limitazione della libertà personale spetta alla magistratura e non ai questori”. «In nome della sicurezza non si possono espropriare i diritti fondamentali». I costituzionalisti lanciano l´allarme e bocciano l´estensione del Daspo alle manifestazioni di piazza: «Il rischio è di violare le libertà costituzionali». Il divieto di assistere a spettacoli sportivi è una misura restrittiva della libertà personale, disposta dall´autorità di pubblica sicurezza (il questore) nei confronti di una persona ritenuta pericolosa. È una misura di prevenzione – che prescinde cioè dalla commissione di un reato – giudicata legittima dalla Consulta con la sentenza 512 del 2002. Qual è allora il problema? «Una cosa è comprimere il diritto di tifare Lazio, un´altra limitare il diritto di manifestare contro una riforma universitaria – risponde Michele Ainis, costituzionalista a Roma Tre – in questo secondo caso, infatti, c´è una tutela costituzionale rafforzata, perché esistono diritti funzionali ad altri». Tradotto: «La democrazia non si limita al voto e se prima delle elezioni non potessi manifestare la mia opinione, verrebbe aggredito un bene costituzionale di valore ben superiore al …