Mese: Dicembre 2010

"La tirannia quotidiana dei lunghi commi", di Mchele Ainis

Le novità del 2011? Sarebbero piaciute a Pascoli, il poeta delle piccole cose. Ma chi non abbia un animo poetico difficilmente potrà entusiasmarsi per questa minutaglia normativa che sta per caderci addosso, senza un progetto organico, senza un respiro. Per carità, è importante introdurre un limite di cilindrata per i neopatentati, o bandire il bisfenolo A dai biberon. È rassicurante l’aumento delle multe, significa che dopotutto il futuro non è che la prosecuzione del passato. È edificante il test d’italiano per gli immigrati, che lo imparino bene almeno loro, noi italiani non sappiamo più parlarlo. Ma se t’aspettavi uno scatto di reni allora no, farai meglio a restartene seduto. D’altronde anche le innovazioni più salienti sono in realtà mezze innovazioni, promesse normative fin qui senza riscontro. Vale per il federalismo fiscale, dove in assenza dei decreti d’attuazione le pagine bianche prevalgono su quelle appena scritte. Vale per i processi civili, dove la conciliazione obbligatoria può innescare una robusta cura dimagrante per il pachiderma giudiziario, ma può anche risolversi in un quarto grado di giudizio, come …

Camusso all´attacco di Marchionne "Antidemocratico e autoritario", di Roberto Mania

Noi non avremmo mai firmato un accordo concordando l´esclusione di un sindacato dall´azienda. O fa sentire la sua autorevolezza nel sistema delle imprese o prevarranno le regole della giungla. Un sindacato non può limitarsi all´opposizione, altrimenti rinuncia alla tutela concreta dei lavoratori. «Sergio Marchionne? Un antidemocratico, illiberale e autoritario», risponde Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, che per la prima volta parla dell´accordo separato alla Fiat-Chrysler raggiunto alla vigilia di Natale. Un´intesa – dice – che la Cgil non avrebbe mai firmato perché «non si può concordare l´esclusione di un sindacato». Camusso attacca Cisl e Uil: «Si sono trasformate in sindacati aziendalisti che propagano la posizione della Fiat». Poi la Confindustria: «O fa sentire la sua autorevolezza nel sistema delle imprese oppure prevarranno le regole della giungla. Non può limitarsi a guardare perché è in atto un´offensiva pure nei suoi confronti». Ma ci sono anche errori della Fiom, sostiene il leader della Cgil: «Dovremo discuterne al nostro interno». Nessuno sciopero in vista (a parte quello della Fiom) ma una grande campagna sul tema della libertà …

"Bloccate le graduatorie dei prof. niente “bonus” per la maturità", di A. Mig.

Nessun aggiornamento per i precari, impossibile cambiare provincia. Graduatorie bloccate (non verranno aggiornate nel prossimo anno come previsto e, dunque, i docenti non potranno cambiare provincia di lavoro) e niente ‘bonus’ maturità anche per quest’anno. Sono i due ‘pacchi dono’ che l’amministrazione scolastica ha inserito nel milleproroghe approvato dal governo qualche giorno fa e che non mancheranno di suscitare perplessità e polemiche. Per quanto riguarda i docenti precari (nelle graduatorie ce ne sono 230mila, il 48% sono del Sud) il milleproroghe (che ora andrà convertito entro 60 giorni) stabilisce che le graduatorie provinciali non saranno aggiornate nel 2011, come invece era previsto. L’aggiornamento ci sarà nel 2012, salvo nuovi rinvii. L’effetto pratico? Un insegnante non potrà decidere, se nella sua provincia le graduatorie sono troppo ingolfate, di spostarsi in un’altra città per trovare più facilmente lavoro. Niente trasferimenti da Nord a Sud e, soprattutto, viceversa. Un regalo alla Lega? Se lo chiedono in molti, mentre gli insegnanti sono già in fibrillazione. Nel 2011, infatti, doveva scattare la possibilità, stabilita in un decreto Gelmini, di inserirsi …

"Inceneritori fantasma e discariche in tilt tre anni di crisi, promesse e rivolte", di Cristina Zagaria

Gli interessi della camorra e il flop della raccolta differenziata, ferma al 20 per cento. Un´emergenza continua che ha fatto saltare tutte le regole del ciclo dei rifiuti. Tutte le regole del ciclo dei rifiuti in Campania sono saltate. Tre anni (2008-2009-2010) di emergenza continua. Gli esperti della Commissione europea lo hanno detto chiaro e forte: «Non è cambiato niente». Perché la crisi è diventata quotidiana? La differenziata è a livelli bassissimi. La Campania produce 7.200 tonnellate di rifiuti al giorno (solo Napoli tra le 1300/1500). E la Regione è ferma al 20 per cento (doveva essere al 35) di raccolta differenziata. Napoli è al 19, (107 mila tonnellate nel 2010). Ed è magra la consolazione che Roma è sotto il 20, Palermo al 3, Genova al 21. La Campania non ricicla la frazione organica che manda fuori regione. Delle 7200 tonnellate prodotte al giorno, 3700 finiscono nelle discariche, perennemente in affanno. La legge del 2008 che pose fine alla prima emergenza prevedeva in regione 10 discariche, in realtà ne funzionano solo 5. Chiaiano chiuderà …

"Natale, non si ferma la protesta dei lavoratori", di Laura Matteucci

Sono centinaia e centinaia in tutta Italia le persone che il Natale l’hanno passato nei luoghi di lavoro (o di ex lavoro), e per migliaia queste sono feste di rabbia, di timori, di speranza. All’Asinara, in Sardegna, gli operai della Vinyls hanno deciso di non abbandonare i presidi dell’isola e della torre aragonese di Porto Torres, simboli della lotta da oltre 300 giorni, con la speranza che il regalo più atteso, il posto di lavoro, arrivi nei primi mesi dell’anno nuovo. Dopo l’intesa preliminare raggiunta al ministero dello Sviluppo tra l’Eni e gli acquirenti del fondo svizzero Gita, da Porto Marghera è arrivato giusto alla vigilia di Natale l’annuncio dell’abbandono della torre, ma all’Asinra non si fidano troppo. Raggiunti dai familiari, gli operai sono rimasti lì, blindati dentro l’isola-carcere, per far valere il diritto ad un’occupazione. Natale davanti ai cancelli della fabbrica anche per i cassintegrati della Yamaha di Gerno di Lesmo, che un anno fa ha annunciato la chiusura del sito brianzolo. Dal 10 dicembre gli operai sono tornati a presidiare i cancelli per …

"Test di italiano per i migranti fra vessazione e opportunità", di Fabrizio Dacrema

Nato come un’ulteriore vessazione del governo nei confronti degli immigrati, il test di lingua italiana obbligatorio per ottenere il permesso di soggiorno può diventare un’opportunità di integrazione e di potenziamento dell’offerta formativa per gli adulti. A condizione che il sistema formativo pubblico sia messo in grado di gestire i test e di assicurare i percorsi formativi necessari. I migranti sono i primi ad essere consapevoli dell’importanza di conoscere la lingua italiana, i diritti e i doveri di cittadinanza per integrarsi positivamente nella nostra società: infatti, la domanda di formazione, in particolare linguistica, proveniente dai migranti è già oggi ampiamente superiore all’offerta pubblica. In particolare i CTP (Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione degli Adulti) nella maggior parte dei casi non riescono a far fronte alle richieste formative e devono ricorrere a liste di attesa, riduzione dei tempi scuola, smistamento ad altri enti e associazioni. Ora che la conoscenza della lingua al livello europeo A2 (livello pre-intermedio o «di sopravvivenza») diventa obbligatoria per legge, occorre un salto di qualità degli interventi per garantire la formazione linguistica certificata …

"Vite di precari. Le sorti di Luca e quelle di Silvio", di Bruno Ugolini

Gianluca è uno dei tanti giovani precari. Il suo lavoro ha un nome altisonante: produttore per le assicurazioni. È, in realtà, un venditore di polizze, quei documenti che paghiamo a peso d’oro, sperando che servano a tutelare il costo della macchina o della moto o di altri oggetti. Lui ogni giorno va a caccia di clienti, affrontando ogni serie di difficoltà. Ha una retribuzione fissa di 500-600 euro al mese, per essere a disposizione, lavorando otto ore ogni giorno. Qualora non raggiunga i parametri di vendita imposti dall’azienda, va incontro a quelle che chiama “vessazioni”. I “datori di lavoro” non gli forniscono alcun aiuto per sostenerlo in questa quotidiana ricerca del cliente: niente internet, niente computer, niente telefono aziendale, niente nominativi da contattare. I nomi se li deve procacciare lui e se per caso sono violate le norme sulla privacy l’azienda si riserva di rivalersi su di lui. Non c’è un sindacato a cui rivolgersi. C’erano, dal giugno del 2009, due delegati sindacali. Sono stati colpiti da sanzioni disciplinari. Marchionne insegna. Commenta Gianluca, un po’ …