"La tirannia quotidiana dei lunghi commi", di Mchele Ainis
Le novità del 2011? Sarebbero piaciute a Pascoli, il poeta delle piccole cose. Ma chi non abbia un animo poetico difficilmente potrà entusiasmarsi per questa minutaglia normativa che sta per caderci addosso, senza un progetto organico, senza un respiro. Per carità, è importante introdurre un limite di cilindrata per i neopatentati, o bandire il bisfenolo A dai biberon. È rassicurante l’aumento delle multe, significa che dopotutto il futuro non è che la prosecuzione del passato. È edificante il test d’italiano per gli immigrati, che lo imparino bene almeno loro, noi italiani non sappiamo più parlarlo. Ma se t’aspettavi uno scatto di reni allora no, farai meglio a restartene seduto. D’altronde anche le innovazioni più salienti sono in realtà mezze innovazioni, promesse normative fin qui senza riscontro. Vale per il federalismo fiscale, dove in assenza dei decreti d’attuazione le pagine bianche prevalgono su quelle appena scritte. Vale per i processi civili, dove la conciliazione obbligatoria può innescare una robusta cura dimagrante per il pachiderma giudiziario, ma può anche risolversi in un quarto grado di giudizio, come …