Mese: Dicembre 2010

"Il progetto, poi le alleanze", di Cesare Damiano

Obiettivi e parole d’ordine condivise. L’11 dicembre, in piazza San Giovanni, il Partito democratico ha dato una grande prova di determinazione e, soprattutto, di unità. Sono bastate poche ore, però, perché dall’interno tornassero a levarsi molte voci tra di loro contrapposte. Veltroni, ad esempio, è tornato a reclamare un cambiamento di linea politica. Latorre ad auspicare l’ingresso di Vendola nel Pd. Altri hanno espresso critiche e condivisioni alla linea del partito. A scanso di equivoci ribadisco che tutto questo è assolutamente lecito. Ma l’impressione che si ricava è che, ancora una volta, si sia trattato della rimessa in discussione della solita unità di facciata, buona soltanto per una importante manifestazione del Pd. Questo andazzo è pericoloso. Per il partito e, in prospettiva, per il paese. Che, oltre alla crisi economica e occupazionale, deve affrontare una crisi politica e di leadership sempre più grave e dagli sbocchi imprevedibili. Non si tratta, come ho già detto, di imporre il silenzio. In un partito davvero democratico la libertà di espressione e di critica può essere praticata da chiunque …

"Grandi manovre nella terra di mezzo", di Ilvo Diamanti

La fiducia ottenuta alla Camera dal governo, la settimana scorsa, ha prodotto effetti significativi negli orientamenti politici degli italiani. Ben visibili nel sondaggio di Demos pubblicato oggi su Repubblica. Anche se non si tratta di una svolta. Semmai: una “svoltina”. Non ha rovesciato il clima d´opinione. Ha, però, migliorato l´immagine del Premier. Oggi, infatti, poco più di un terzo degli elettori giudica positivamente l´operato di Silvio Berlusconi. Cioè: gli attribuisce un voto superiore o uguale a 6. Ciò significa, dunque, che i due terzi lo giudicano insufficiente. Tuttavia, rispetto a un mese fa, la fiducia nel presidente del Consiglio risale di qualche punto (2,6, per la precisione). Poco. Ma è da un anno che calava senza sosta. Parallelamente, la valutazione su Gianfranco Fini crolla. I giudizi positivi nei suoi confronti (29%) si dimezzano rispetto alla primavera scorsa. E calano di circa nove punti nell´ultimo mese. È come si fosse svolto un duello personale oltre che politico. Anche se non c´è differenza, in questa fase, fra “personale” e “politico”. Fini ha perso e ne paga le …

"Il Natale degli eritrei prigionieri nel Sinai", di Umberto De Giovannangeli

Vedere la propria madre stuprata dai predoni. Sentire le urla di dolore di quanti vengono picchiati brutalmente con sbarre di ferro. Aver bisogno di latte e dover bere acqua salata. È il Natale che attende il piccolo Karim. Unnome.Una storia.Comune agli oltre 250 sventurati da più di un mese ostaggi dei trafficanti di esseri umani nel deserto del Sinai, a ridosso con Israele. Molti di loro sono cristiani, e ciò che sperano è che quel bimbo nato in una mangiatoia nella non lontana Betlemme possa portar loro il donopiù ambito: la libertà. Karim, Fatima, Ahmed…A chi affolla le sale cinematografiche per l’immancabile cinepanettone natalizio, proponiamo un altro racconto. Vero. Drammaticamente vero. È il «Natale nel deserto» di 250 esseri umani che avevano tentato di raggiungere l’Europa, l’Italia ma sono stati respinti e gettati in pasto a criminali senza scrupoli. La loro realtà è questa: donnestuprate davanti ai loro familiari. E i tanti, i più, che non possono pagare il riscatto – 8mila dollari a testa – possono tentare una fuga disperata, che per otto di …

"Gelmini fa la riforma. Ma ora deve attuarla", di Fabrizia Bagozzi

Non sarà una passeggiata applicare la legge sull’università approvata ieri definitivamente. Dopo due anni, le proteste di un movimento diventato sempre più grande mentre lei tirava dritto e svariati incidenti di percorso – molti dei quali causati da colleghi ministri (Tremonti) e da ex colleghi di partito che pure a questa legge tenevano assai (leggi Futuro e libertà) –, Mariastella porta a casa il pacco dono firmato palazzo Madama. E fuori tempo massimo incassa una riforma che le ha fatto sudare le famose sette camicie e provocato (immaginiamo) ben più di un travaso di bile. Il ddl che porta il suo nome ora è legge, a dispetto di quegli emendamenti dell’opposizione fatti passare per errore da Rosi Mauro e nonostante il cortocircuito fra gli articoli 6 e 29 che si contraddicono l’un l’altro. Cortocircuito che ha fatto di nuovo materializzare sul provvedimento lo spettro della quarta lettura alla camera. Cioè la madre di tutte le disgrazie per questa legge manifesto del governo Berlusconi la cui maggioranza a Montecitorio ormai naviga palesemente a vista. Scongiurata – …

"L´america a torino", di Luciano Gallino

L´accordo per la nuova società che gestirà Mirafiori segna una brutta svolta nelle relazioni industriali in Italia. Esclude la Fiom, che sin dagli anni del dopoguerra è stato il sindacato di maggior peso nel grande stabilimento torinese. Inasprisce deliberatamente il conflitto tra i maggiori sindacati nazionali: Fiom-Cgil da una parte, tutti gli altri contro. Divide i sindacati in un momento in cui i lavoratori dipendenti, di fronte alle cifre drammatiche della disoccupazione, della cassa integrazione e del lavoro precario, avrebbero il massimo bisogno di sindacati uniti per poter uscire dalla insicurezza sociale ed economica che li attanaglia. In presenza, per di più, di un governo del tutto inerte di fronte ai costi umani della crisi. Ora che si è chiuso stabilendo che solo i sindacati che lo hanno firmato potranno avere in essa i loro rappresentanti, si può dire che nell´insieme l´accordo su Mirafiori lascia intravvedere un paio di certezze, ed altrettante incognite. Una prima certezza è che l´ad Sergio Marchionne pensa evidentemente di importare in Italia non solo le auto, ma anche le relazioni …

Italia e internet: resiste il digital divide

Il rapporto dell’Istituto di statistica: in Italia la rete cresce, ma restiamo lontani dal resto dell’Europa sull’accessibilità alle connessioni veloci. 20° posto nella penetrazione nelle famiglie, boom dei social network e della Pubblica amministrazione Il digital divide resiste, ed è ancora piuttosto sostanzioso. In Italia internet cresce, ma su questo fronte il Belpaese resta ben lontano dal resto dell’Europa. Lo conferma l’Istat nel rapporto “Cittadini e nuove tecnologie” diffuso oggi. Secondo i dati forniti dall’Istituto di statistica, rispetto al 2009 in Italia aumenta la quota di famiglie che possiede un pc (dal 54,3 per cento al 57,6 per cento), l’accesso ad Internet (dal 47,3 per cento al 52,4 per cento) e che dispone di una connessione a banda larga (dal 34,5 per cento al 43,4 per cento). Tuttavia il nostro paese continua a rimanere indietro rispetto a molti dei paesi dell’Unione europea sia rispetto al possesso di Internet sia alla qualità della connessione. L’Italia, infatti, si colloca al ventesimo posto sia per quanto riguarda il possesso di Internet da casa (con un tasso di penetrazione …

Riforma Gelmini è legge. Finocchiaro: Una foglia di fico", di Maria Zegarelli

Con 161 sì, 98 no e 6 astenuti nella votazione di ieri al Senato la riforma dell’Università è legge. Come da programma ieri la Riforma dell’Università firmata Gelmini è legge: è stata approvata con 161 sì, (Pdl, Lega e Fli) 98 no (di Pd e Idv) e sei astenuti (Udc, Api, Svp e Union Valdotaine), che al Senato valgono come voti contrari. Il dibattito in Aula è finito così come era iniziato: con un clima infuocato tra maggioranza e opposizione, da una parte la necessità di approvare il ddl senza modifiche per scongiurare la quarta lettura alla Camera (diventata ormai un incubo per il premier) e dall’altra il tentativo di migliorare una legge sbagliata e contraddittoria. Maggioranza incattivita, malgrado il clima natalizio, tanto da spingere la capogruppo Pd Anna Finocchiaro ad alzare la voce e interrompere il suo intervento. Gongola il governo che ha salutato il voto finale come un evento storico. «Credo che sia una bella giornata per il Paese e le università italiane», il commento della ministra Gelmini che ha ringraziato il premier, …