Giorno: 30 Dicembre 2010

Fiat, "Investimenti preziosi, ma strappi sulle regole", di Paola Bragantini, Gianfranco Morgando e Stefano Fassina,

Documento congiunto di: Stefano Fassina, Responsabile economia e lavoro PD, Gianfranco Morgando, Segretario PD Piemonte, Paola Bragantini, Segretaria PD Torino “L’accordo su Mirafiori come l’accordo su Pomigliano vanno valutati su due piani distinti, sebbene connessi: la riorganizzazione delle condizioni del lavoro; le regole della rappresentanza, della democrazia e della partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alle sorti dell’impresa. Sul primo piano, la ridefinizione, impegnativa ed intensa, avviene a fronte di una prospettiva di sviluppo e di occupazione. Sul piano delle regole della rappresentanza e della democrazia si compiono strappi ingiustificabili, mentre non si fa alcun passo avanti per la partecipazione dei lavoratori nell’impresa, anzi il ritorno alle Rappresentanze Sindacali Aziendali è un chiaro passo indietro”. E’ quanto si legge in un documento congiunto redatto al termine della riunione delle segreterie del Pd piemontese e del Pd torinese con il responsabile dell’Economia e del Lavoro della segreteria nazionale del Pd, riunione convocata per esaminare insieme la questione Fiat. Il testo è firmato da Stefano Fassina, Gianfranco Morgando e Paola Bragantini, rispettivamente membro della segreteria nazionale e …

"Con la crisi la filantropia (salvo qualche eccezione) va in crisi", di Dario Aquaro

La filantropia non tira più, i grandi donatori si fanno più prudenti, e le associazioni di beneficenza vengono colpite dai tagli decisi dal governo. Il dibattito sul futuro della filantropia si è riacceso nei paesi industrializzati: perché proprio quando la gente deve fronteggiare l’impatto della crisi economica, ecco che i “ricchi” sembrano nascondersi. «Le piccole donazioni sono aumentate esponenzialmente ma i grandi donatori sono piuttosto scomparsi». In Irlanda Fergus Finlay è a capo della Barnardo’s, un’opera di beneficenza per bambini, e negli ultimi due anni ha cercato di soddisfare la crescente domanda di servizi sforbiciando anche i salari del suo staff. Il problema però rimane: come stimolare la filantropia, renderla più efficace, ridefinire i rispettivi ruoli del pubblico, del privato e del “terzo” settore? «I provvedimenti austeri del governo che ha tagliato 850 milioni di euro dai programmi di tutela sociale si riveleranno disastrosi», spiega Finlay al Financial Times. Come altri leader di associazioni no profit nel mondo, dubita che l’aiuto dei privati possa così compensare i tagli nei sovvenzionamenti pubblici. Mentre si discute di …