"E per gli statali arrivano tagli e blocco dei salari", di Raffaello Masci
Un mezzo sigaro toscano e una croce di cavaliere non si negano a nessuno», diceva il padre della patria Vittorio Emanuele II. E questo è il massimo a cui possano aspirare i funzionari dello Stato da qui al 2013, perché la loro carriera sarà tutta titoli e onorificenze, ma neppure il becco di un quattrino. Anzi: se superano i 90 mila euro l’anno subiranno un taglio del 5%, che diventa del 10% oltre i 150 mila. Così sentenzia la manovra di assestamento di bilancio che blocca fino a quella data tutti gli aumenti di carriera. Ma se i vertici non riceveranno emolumenti aggiuntivi neppure in caso di promozione, per la truppa degli statali le cose andranno ancora peggio: il blocco degli stipendi per il periodo in questione comporterà una riduzione del già magro stipendio, di 1600 euro, sommando i mancati adeguamenti ai rinnovi contrattuali. I conti li ha fatti, per la Cgil, il responsabile del pubblico impiego, Michele Gentile. «Nel triennio 2010-2012 – spiega e calcola Gentile – l’incremento degli stipendi sulla base dell’indice dell’inflazione …