Prosegue alla Camera l’indagine conoscitiva sulle problematiche connesse all’accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana nel sistema scolastico italiano: seguito esame del documento conclusivo. Sul piatto numerose questioni che riguardano sia l’inserimento scolastico degli immigrati, sia gli insegnanti.
In particolare, l’indagine ha evidenziato come “gli aggiornamenti offerti agli insegnanti in servizio siano spesso fatti da tante realtà e associazioni, ma rimangono nella sfera del “fai da te” e non sono arrivati ad essere competenze ordinarie, generalizzate, strutturali del sistema scolastico italiano”. Per passare a un approccio strutturale occorre, dunque, “affrontare seriamente la formazione iniziale di tutto il personale, i protocolli di accoglienza, l’apprendimento della lingua italiana, il coinvolgimento di tutti i genitori, il lavoro di rete nelle comunità’ locali e, in ultimo, anche il contenuto dei saperi”.
Nel corso dell’indagine conoscitiva, la Commissione “ha capito che questo è un grande onere richiesto alla scuola e si potrebbe essere tentati di affermare che sia uno dei tanti oneri della scuola di questo tempo. Il contesto in cui si fa scuola non è secondario, non è una variabile indipendente e ha anche conseguenze sullo sviluppo economico, sociale e culturale dell’intero Paese. La scuola deve quindi essere in grado di far affrontare alle nuove generazioni questo approccio con il mondo globale, in modo che non vi sia un effetto Torre di Babele, ma siano date solide basi culturali che permettano di capire le lingue e le culture degli altri senza perdere le proprie”.
da TuttoScuola 22.12.10