Giorno: 14 Dicembre 2010

"Crisi in nome della gente padrona", di Michele Ainis

I parlamenti sono luoghi in cui si parla, come attesta perfino il nome di quest’antica istituzione. Ma nel fiume di parole che ieri ha inondato gli emicicli di Montecitorio e di palazzo Madama un’espressione si staglia su ogni altra. L’ha pronunziata il presidente del Consiglio, aprendo il suo discorso. Questa: «I liberi parlamenti sono chiamati a rappresentare e interpretare la volontà popolare, non a sostituirla». Poi ha aggiunto varie altre osservazioni, ha difeso l’operato del governo, ha strizzato l’occhio alle pecorelle smarrite per convincerle a tornare nel suo gregge. Ma infine ha ribadito come un mantra il suo aforisma, suonandolo all’orecchio di quanti nel 2008 vennero eletti nelle liste Pdl: chi vota la sfiducia è un traditore, non tanto verso il premier, quanto verso il popolo sovrano. Non è la prima volta che Berlusconi sfodera questa convinzione, non sarà neppure l’ultima. D’altronde sono numerosi gli italiani che si riflettono nelle parole del presidente del Consiglio, che giudicherebbero la sua uscita di scena alla stregua d’una congiura di palazzo. Però quelle parole, scandite davanti a un’assemblea …

«Portiamo in piazza l’indignazione di una generazione» di Roberto Iovino

«Grideremo “noi non siamo sfiduciati” mentre in Parlamento si deciderà il futuro di questo governo: per cambiare l’Italia pochi voti non bastano. Serve ricostruire un senso comune». Nel buio della democrazia italiana uno spiraglio di luce c’è. Oggi da nord a sud, a prescindere dall’esito del voto di fiducia, le piazze del nostro paese saranno piene di studenti e studentesse, e questo rappresenta un fatto politico nuovo. Come nuova è l’idea di partecipazione popolare che abbiamo praticato lungo tutto l’arco di questo autunno, non solo manifestazioni “contro” ma una riappropriazione reale della politica, parola troppo spesso associata alla compravendita di parlamentari e a scandali sessuali. In Italia c’è un fatto nuovo, gli studenti e le studentesse hanno suonato la sveglia ad un paese da anni atrofizzato dal berlusconismo come dottrina del controllo e del consenso. Abbiamo posto sul piatto l’indignazione di un’intera generazione, decisa a costruire un’alternativa alla fuga, a denunciare lo sfruttamento esistenziale a cui ci condanna la precarietà, a urlare a squarciagola il vuoto di senso in cui versano scuola e università. Non …

"La verità sugli immigrati", di Ignazio Marino

Per lavorare da immigrato avevo fatto anche io il mio test di lingua inglese. Nonostante questo la centralinista dell’ospedale mi riconosceva sempre prima che finissi di dire “good morning” per il mio forte accento straniero. Sono arrivato in America a metà degli anni Ottanta e, come tanti, sono rimasto con un visto a studiare, ma anche a lavorare come chirurgo. La mia situazione non era stabile e annualmente dovevo rinnovare i documenti e farmi riprendere le impronte digitali. La cittadinanza americana è arrivata dopo diversi anni. Ma questo non mi impedì di divenire il direttore del Centro Trapianti del Veterans Affairs Medical Center, l’unico dipartimento per trapianti di fegato appartenente al governo degli Stati Uniti. In Italia potrebbe accadere? Permetteremmo, per esempio, a un marocchino di 37 anni di dirigere l’Agenzia Spaziale Italiana oppure il Consiglio Nazionale delle Ricerche? L’invasione straniera MI SEMBRA che la politica di questi tempi, anche a livello locale, sia molto impegnata nel rassicurare chi è preoccupato per una “invasione straniera” incapace di integrarsi: è una cultura che si nutre di …

La crisi nelle parole del Pd

La nostra manifestazione di sabato è stato il cartellino giallo, domani ci sarà quello rosso. Si chiude un ciclo, comunque vada. Si chiude il ciclo di Silvio Berlusconi, protagonista vero di questi 15 anni, politico e culturale. Pensate davvero che domani con un voto in più riuscirete a fare quello che non siete riusciti a fare con la più grande maggioranza della storia repubblicana? Sapete benissimo che questo non accadrà. Chi voterà per il presidente Berlusconi domani voterà per le elezioni anticipate. Rosy Bindi Il Ciampi del 2011 dovrà aiutare il paese a uscire dal clima di permanente guerra civile politica che ci accompagna. Noi gli daremo sostegno pieno e incondizionato, senza chiedere altro che non lavorare per rimettere in moto l’Italia. Per dare ai giovani la voglia di starci in questo paese e non di andare via come oggi invece fanno in una percentuale tripla rispetto agli altri paesi europei. Enrico Letta Si chiude anche un’esperienza più lunga, un ciclo almeno decennale, che termina con un esito profondamente deludente per il nostro paese. (…) …

"I prof tifano per la carriera e bocciano la Gelmini", di Lucilla Quadri

Dossier della Swg per la cisl scuola. Lavorano in condizioni disagiate, con le classi che cadono a pezzi e gli stipendi che bastano per arrivare a fine mese senza concedersi troppi lussi. In giro si dice di loro che «fanno poco e niente» (l’accusa di fannulloni è stata rilanciata da Giorgio Stracquadanio del Pdl), che sono «fortunati perché hanno tre mesi di vacanze all’anno». Un tempo erano colmati di attenzioni e riverenze. Oggi non hanno più prestigio sociale. Ma nonostante le difficoltà gli insegnanti restano degli inguaribili ‘romantici’ e conservano un forte attaccamento alla loro professione. Chi sono i nostri docenti, cosa pensano del loro lavoro e con quale sguardo approcciano al futuro? Sono le domande a cui la Swg ha provato a dare una risposta attraverso uno studio condotto per conto della Cisl Scuola di Francesco Scrima. Dalla ricerca emerge la fotografia di un corpo decenti che non molla e ama stare in cattedra, pronto a farsi valutare per dare ai migliori stipendi più alti, ma che non rinuncia a dire la propria in …

"Il silenzio della democrazia" di Stefano Rodotà

Abbiamo vissuto il silenzio della democrazia, e questo peserà in futuro, quale che sia l’esito del voto di oggi. La chiusura del Parlamento, evento davvero senza precedenti nella storia della Repubblica, ne ha rappresentato il terribile simbolo e, insieme, la condizione necessaria perché altre procedure, altri riti, altri luoghi potessero prenderne il posto.Doveva tacere il Parlamento non perché potessero tacere le passioni, e si potesse così giungere con giusto distacco e adeguata meditazione a una giornata nella quale si concentrano le molte ragioni che ci hanno progressivamente portato ad una vera crisi del sistema politico. No. Quel silenzio era necessario perché l´unica forma di persuasione legittima in democrazia, quella che nasce dall´aperta e pubblica discussione parlamentare, venisse sostituita da un´altra forma di “persuasione”, quella affidata a reclutatori, a cacciatori di voti che si muovono senza inibizioni o pudori sulla scena pubblica, menando anzi vanto d´ogni nuovo scalpo conquistato. Riflettano i cittadini della Repubblica. La vicenda di questi giorni riproduce lo schema che avevamo imparato a conoscere nel tempo triste delle escort. I procacciatori continuano ad …

"Nella scuola gli stipendi più bassi I docenti guadagnano in media il 5% in meno degli altri statali", di Carlo Forte

Gli insegnanti e gli operatori scolastici guadagnano circa 2500 euro l’anno in meno rispetto alla media degli altri dipendenti della pubblica amministrazione. E guadagneranno ancora meno nei prossimi due anni. È quanto emerge dal rapporto sul budget dello stato pubblicato il 6 dicembre scorso dalla Ragioneria generale dello stato guidata da Mario Canzio. A fronte di una retribuzione media annuale di 42.500 euro per dipendente statale, il dipendente scolastico, docente o non docente, guadagna meno di 40mila euro. E la forbice si allarga se si fa il confronto con i dipendenti del ministero dell’economia, delle politiche agricole e della giustizia, che guadagnano mediamente 50mila euro l’anno. Ma i costi delle amministrazioni sono destinati a diminuire in tutti i comparti per via dei tagli disposti dalle leggi finanziarie di questi ultimi anni. E la scuola farà la parte del leone. Perché impiega quasi un milione di persone, tra docenti e non docenti. Secondo i dati diffusi dalla Ragioneria, i costi totali stimati per l’anno 2011 ammontano 40.446.362.000 euro, in leggera diminuzione per il 2012 (-2,82%) e …