Giorno: 10 Dicembre 2010

"Rifiuti, la promessa mancata del premier due settimane dopo è ancora emergenza", di Conchita Sannino

A Napoli serrata dei ristoratori, lungomare listato a lutto per protesta. In strada 1.800 tonnellate di “monnezza”. L´assessore: “Temo un Natale terribile”. La via dei Miracoli è ancora lastricata di immondizia. In tutti i sensi. Scadono domani le «due settimane» fissate dal premier Berlusconi, nel corso del vertice di fine novembre, come ultimo termine entro cui ripulire un territorio sfigurato. Ma a Napoli c´è ancora una montagna di rifiuti che fermenta sotto il cielo tiepido: 1.800 tonnellate. E la stessa ragnatela fatta di milioni di sacchetti, plastiche e cassonetti dati alle fiamme, detriti di ogni tipo, resti organici, avviluppa anche la provincia. Falliti i tentativi di sversare nelle province campane, è rimasta per ora sulla carta la disponibilità delle regioni Lazio, Toscana, Marche, Molise ed Emilia Romagna. Unica eccezione la Puglia, che – forse – completati i test sui rifiuti, accoglierà da stasera le prime tonnellate made in Campania. A Napoli, intanto, i cumuli divorano anche stradine e squarci di centro storico, compresa la suggestiva stradina (dei Miracoli, appunto) che porta ai conventi seicenteschi del …

Appello per il Risveglio civile dell'Italia

Con l’Italia che vuole cambiare. Sottoscrivi e diffondi l’appello già firmato da alcuni intellettuali a sostegno della manifestazione di sabato 11 dicembre. Tra i firmatari Bodei, Scola, Urbinati, Schiavone, Galli. L’Italia si trova ad affrontare uno dei passaggi più difficili e preoccupanti della sua storia repubblicana. La crisi economico-sociale rischia di intrecciarsi con la crisi democratica, in una situazione in cui la condizione di giovani, famiglie e imprese risente drammaticamente della recessione degli ultimi due anni e dell’assenza di qualsiasi iniziativa del governo in grado di promuovere una ripresa della produzione e dei consumi, di ridurre le diseguaglianze sociali, di contrastare la disgregazione del Paese, di investire su scuola, università e ricerca quali risorse fondamentali per il futuro. Le manifestazioni di studenti e ricercatori di questi giorni segnalano un disagio che va ben al di là dell’opposizione alla finta riforma dell’Università voluta dal governo. Esse rivelano l’inquietudine di una generazione rispetto all’incapacità di chi ha governato finora di offrire un orizzonte di futuro e di speranza. La condizione e lo stato d’animo dei giovani sono …

"Il Pd vuole addizionali Irpef e Tarsu in un'unica imposta", di Eugenio Bruno

Per vincere la partita sul fisco municipale il Pd punta sull’Ics. Che sta per imposta comunale sui servizi: la nuova “service tax” sugli immobili che i democratici vorrebbero introdurre per accorpare Tarsu, Tia e addizionale comunale all’Irpef e dare una vera autonomia tributaria ai sindaci. Da contrapporre a quella (a loro dire) finta, contenuta nel decreto attuativo del federalismo che è all’esame della commissione bicamerale guidata da Enrico La Loggia (Pdl). Dunque sulla riforma cara al Carroccio il Pd non mollerà di un millimetro. Crisi o non crisi, l’attuazione della delega andrà avanti. Sia con questo governo sia con un esecutivo di transizione. A ribadirlo è stato ieri il segretario Pier Luigi Bersani, nel corso di una conferenza stampa alla Camera: «Noi siamo – ha sottolineato – con le nostre idee, interessati ad una seria riforma federalista. Come siamo interessati ad una seria riforma della legge elettorale». Idee che è stato il capigruppo in bicamerale, Walter Vitali, a illustrare. A partire dal warning sullo stato dell’arte. L’ex primo cittadino di Bologna ha evidenziato come, a …

"Maghi, astrologi, sondaggisti Nell´attesa del D-day via alla guerra dei pronostici", di Filippo Ceccarelli

Si può sempre scherzare sulla magia, e ancora di più su chi s´improvvisa esperto in vaticini politici. E infatti scherzava l´altro giorno il sottosegretario portavoce Paolo Bonaiuti: «Aspettiamo di vedere i maghi e i maghetti dell´opposizione che ora prevedono sconquassi per il governo la sera del 14 dicembre: quando dovranno buttare via il cappello a cono e la bacchetta magica». Non si sa chi fossero esattamente questi maghetti. Ma certo ieri di nuovo Bonaiuti ha insistito con l´argomento in una videointervista sul Corriere.it: «Io ho già protestato contro tutti i maghi, stregoni, cartomanti e chiaroveggenti – qui per la verità il sorridente sottosegretario ha usato la parola francese, claire voyant – che cercano di dire che finirà male. Noi avremo la fiducia sia al Senato che alla Camera». Ora, con tutto che l´arte della previsione politica finisce col ricordare abbastanza da vicino quella degli aruspici etruschi che esaminavano il fegato degli animali (il più celebre è l´antica riproduzione conservata nel museo civico di Piacenza), ecco, tutto lascia credere che quello del portavoce del governo sia …

"Sotto l'albero di Natale il contratto nazionale rischia di scomparire", di Bruno Ugolini

Molti lavoratori rischiano di trovare, in questo tormentato 2010, sotto l’albero di Natale, una triste sorpresa: la scomparsa del contratto nazionale di lavoro. È l’argomento di moda, da Pomigliano, a Mirafiori. Sergio Marchionne vuole un contratto tutto suo,nemmeno riservato al settore dell’auto. E già minaccia, se non verrà obbedito, di portare Mirafiori negli Usa. Non importa se la scelta di cancellare il contratto nazionale avrebbe un effetto a cascata. Ciascun imprenditore sarebbe incoraggiato a inseguire lo stesso obiettivo, magari facendo leva su rapporti di forza, nella propria impresa, sfavorevoli alla presenza sindacale. Sarebbe la giungla e renderebbe inutili anche le organizzazioni «nazionali», rimaste gusci vuoti, come Cgil, Cisl, Uil ma anche Confindustria, Federmeccanica. Come mai si os atanto?E’ chiaro che la crisi economica, l’ondata di casse integrazioni e chiusure, indebolisce il potere sindacale. Una fragilità aumentata dalle divisioni interne, da approcci diversi, tra dialoganti- accomodanti e resistenti ad oltranza. Cade proprio in questi giorni un anniversario importante: 50 anni fa gli elettromeccanici milanesi conun Natale di lotta segnavano una delle prime tappe della riscossa operaia …