Giorno: 8 Dicembre 2010

“A Roma tagliano i fondi, a Modena fomentano paure”

Il consigliere regionale Luciano Vecchi del Pd replica così agli attacchi del centrodestra dopo la pubblicazione delle classifiche della qualità della vita sul “Sole” e “Italia Oggi”. Luciano Vecchi interviene nella polemica sulla “qualità della vita” seguita alla pubblicazione dei report sul Sole 24 Ore e Italia Oggi. Ecco la sua dichiarazione. «E’ la solita solfa. Chi a Roma taglia fondi e personale alle forze dell’ordine, risorse alla giustizia e soldi per le politiche sociali, a Modena cerca solo di alimentare paure e risentimenti. E da loro non viene mai uno straccio di idea utile a costruire il futuro della nostra comunità. Anche le recenti classifiche stilate dal Sole 24 Ore e da Italia Oggi mostrano come, pure nel pieno di una crisi economica e sociale che ha colpito soprattutto le province manifatturiere come la nostra, Modena e l’Emilia-Romagna continuano ad occupare le prime posizioni su tutti gli indicatori della qualità della vita. Ciò è dovuto sia ad una società civile matura e responsabile sia alle scelte di governo locale che hanno sempre privilegiato un …

"Un casco giallo per proteggere la scuola" Intervista a Sofia Sabatino* di Giulia Tosoni

Le macerie lasciate dai ministri Gelmini e Tremonti ingombrano la scuola italiana. Ma gli studenti sono intenzionati a ‘ripulire’ tutto, senza dar tregua a un governo che non sopporta la democrazia.. Gli studenti delle scuole hanno partecipato alle proteste contro la riforma dell’università. Ora che il voto finale al Senato è stato rimandato a dopo il 14 dicembre tornerete sui banchi? Gli studenti medi sono scesi in piazza a fianco degli studenti universitari per protestare contro il ddl Gelmini, che è una pietra tombale per l’università italiana, poiché vuole creare un’università non più pubblica e accessibile a tutti, ma indirizzata dai privati e fruibile soltanto da chi ne ha le possibilità economiche. In realtà, però, le proteste degli studenti quest’anno sono partite molto presto, al suono della prima campanella. Da quattro mesi gli studenti delle scuole scendono in piazza, si mobilitano, organizzano occupazioni e autogestioni. Non soltanto contro la riforma universitaria, che grazie alle nostre battaglie è stata rimandata, ma perché questo governo ha deciso di distruggere tutto il sistema pubblico di istruzione e ricerca, …