Giorno: 4 Dicembre 2010

"Gli arditi del premier", di Massimo Giannini

Mancava ancora qualcosa, al processo di decomposizione del berlusconismo. L´irridente «me ne frego», che gli arditi del Pdl sbattono in faccia alle regole, alle istituzioni, alla Costituzione. Ebbene, grazie a Denis Verdini, pluri-inquisito coordinatore del Popolo della Libertà, è arrivato anche questo. «Ce ne freghiamo», annuncia il plenipotenziario berlusconiano. Se ne fregano delle prerogative del Presidente della Repubblica, al quale la Carta del ´48 assegna compiti precisi nella gestione della crisi di governo. Le conoscono, queste prerogative. I falangisti del Cavaliere sanno che la nostra, ancorché malridotta, è ancora una Repubblica parlamentare, dove le maggioranze nascono, muoiono e si modificano in Parlamento. Sanno che i parlamentari non hanno vincolo di mandato. Sanno che in presenza di una crisi di governo il capo dello Stato ha il dovere di verificare se esiste un´altra maggioranza. Sanno che in caso affermativo ha il dovere di affidare l´incarico di formare un nuovo governo a chi la rappresenta. Sanno tutto questo. Ma appunto: se ne fregano. Perché per loro, come si conviene a un populismo tecnicamente totalitario, la «ragion politica» …

"Marchionne gioca al gatto col topo", di Raffaella Casciolo

Ci risiamo. È ancora una volta la Fiat formato Marchionne quella che ieri ha fatto saltare il banco in quell’eterno gioco tra gatto e topo. Stavolta Marchionne ha finalmente calato la maschera: Fiat utilizza i tavoli con i sindacati per scardinare il contratto nazionale e portarsi nei fatti fuori da Confindustria. Ad essere saltato stavolta è il tavolo (l’ennesimo tavolo Fiat) sul piano Mirafiori visto che l’azienda, mentre l’intesa era in dirittura d’arrivo, ha parlato di trattativa finita (e fallita). E, purtroppo, in tempo di crisi economica e di lavoro, quella che per Fiat è la fine della trattativa, per i sindacati – o meglio per una parte di questi – è solo una sospensiva. Una pausa di riflessione. Una nuova convocazione sarebbe attesa per la prossima settimana, sebbene al Lingotto non si sa se e quando riprenderanno gli incontri. E, certo, non contribuisce all’intesa né l’intransigenza Fiat su quello che potrebbe essere un accordo di compromesso né tanto meno il clima politico da fine legislatura che pure rende per molti versi improcrastinabile un’intesa. Anche …

"La scuola si regge sui soldi delle famiglie E il ministero? Manda lavagne multimediali", di Rosaria Amato

Oltre la metà dei genitori versa un ‘contributo volontario’ ancora maggiore dell’anno scorso che va in media dai 16,4 euro della scuola d’infanzia agli 80 euro delle scuole medie superiori, ma si può arrivare fino ai 260 euro. La metà delle scuole italiane non riesce a fare a meno dei contributi ‘volontari’ dei genitori, e nel 13,6% degli istituti gli stessi genitori si sono rassegnati a fare di tutto, dalla ritinteggiatura delle pareti alle riparazioni di mobiletti e materiale didattico. E il ministero si affanna a mandare lavagne multimediali. E’ lo sconfortante panorama delle strutture dell’istruzione che traccia il Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2010 del Censis. Tra le oltre 1000 scuole interpellate l’84,9% ha risposto di avere a disposizione le lavagne interattive quasi sempre finanziate dal ministero (91,4%), che solo nello 0,2% dei casi si preoccupa di verificare che ci sia una connessione a Internet. Ma, appunto, il ministero non appare di manica altrettanto larga quando si tratta di sopperire alle richieste delle scuole in materia di “adeguamento della strumentazione e degli ambienti …