Giorno: 3 Dicembre 2010

"La fuga dei talenti che non sognano più di tornare in patria", di Giacomo Galeazzi

Un milione di emigrati dal 2006: per 3 su 4 scelta definitiva Italia paese di emigranti: cresce il numero degli gli italiani, soprattutto laureati, che nel 2010 vivono e lavorano all’estero (113mila in più rispetto al 2009). Negli ultimi quattro anni un milione di italiani ha lasciato il Paese, documenta il rapporto di Migrantes, la fondazione della Cei che si occupa di politiche migratorie e di cooperazione. Attualmente i connazionali all’estero sono oltre 4 milioni, il 6,7% dei residenti in Italia. L’aumento è di quasi un milione rispetto al 2006: i più vivono in Europa (55,3%) e America (39,3%). Il quinto «Rapporto Italiani nel mondo 2010» fotografa in cinquecento pagine la «grande fuga» dalla madre patria. Attualmente gli iscritti all’anagrafe degli italiani all’estero sono 4.028.370, cioè tanti quanti sono gli immigrati nel nostro Paese. Tra gli italiani residenti all’estero più della metà non è sposato, quasi la metà è costituita da donne, più di un terzo è nato all’estero, mentre 121mila si sono iscritti all’anagrafe dopo aver ottenuto la cittadinanza. I minorenni sono un sesto …

"La riforma Gelmini va in soffitta. Voto dopo la fiducia. Chissà", di Alessandra Rubenni

«Se Berlusconi e il suo governo non avranno la fiducia, allora non se ne discuterà più». Anna Finocchiaro esce vittoriosa dalla riunione dei capigruppo in Senato, dove alla fine di una dura battaglia è stata l’opposizione a spuntarla. Il voto di Palazzo Madama sulla riforma dell’università – già fatta passare alla Camera mentre le proteste degli studenti paralizzavano l’Italia intera – slitta a dopo il voto di (s)fiducia. Un posticipo che fa tremare forte il testo Gelmini, seppure non è detta l’ultima parola. Perché, nel caso in cui il centrodestra trovasse i numeri per sopravvivere alla data fatidica del 14 dicembre, Futuro e Libertà potrebbe contribuire in modo determinante all’approvazione della riforma. La calendarizzazione del ddl ci sarà dopo il 14, «ammesso che il governo sia ancora nelle sue funzioni », ha annunciato la presidente dei senatori Pd, che subito dopo il voto alla Camera aveva lanciato l’aut aut al governo, chiedendo il rinvio del voto al Senato sul decreto Gelmini, pena il venir meno dell’accordo per arrivare al varo della legge di stabilità nei …

"La discussione al Senato della riforma universitaria avverrà dopo il voto di fiducia al Governo", della Rete29Aprile

La Rete29Aprile accoglie con grande soddisfazione una notizia che arriva dopo una delle mobilitazioni piu ampie degli ultimi dieci anni, una mobilitazione su scala nazionale che ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica su un tema cardine del futuro del paese: l’Università Da mesi la R29A denuncia l’inadeguatezza della riforma nell’affrontare i problemi dell’università, una riforma di slogan che nei fatti tradisce tutti i dichiarati buoni propositi dalla valorizzazione del merito alla lotta ai baroni alla semplificazione dei percorsi di carriera. Il lavoro dei mesi addietro che ha portato la R29A non solo a criticare il DDL, ma anche a fornire proposte vere di riforma e richieste non corporative, è risultato nell’aggregazione attorno al tetto romano di architettura dei movimenti di studenti, professori, precari e del mondo della cultura che insieme hanno denunciato e criticato la politica di chiusura del governo nello spingere verso una approvazione a tappe forzate. Il rinvio non puo quindi non essere letto in relazione al lavoro della R29A cui si sono affiancati studenti precari e professori nella mobilitazione conseguente di questi giorni; …