Solo un governo di irresponsabili poteva costringere il Parlamento al tour de force al quale abbiamo assistito nelle settimane scorse, senza alcuna disponibilità al confronto con l’opposizione parlamentare e con quanti, nel Paese, chiedevano solo attenzione al futuro della ricerca e al destino degli studenti e del loro diritto a studiare. Ma le minacce e i ricatti con i quali fino all’ultimo un governo moribondo ha voluto costringere il Parlamento e il mondo universitario ad accettare una riforma sbagliata hanno dimostrato di non avere il fiato per superare il traguardo. Sia chiaro, ciò che avrebbe bloccato la vita degli atenei e i concorsi universitari sarebbero stati i molti mesi necessari per attuare le cervellotiche norme del DDL, in assenza della minima stabilità politica. Con buona pace della Gelmini, novella Dorando Petri della politica italiana, e dei profeti del “meglio è nemico del bene”, dopo il voto di sfiducia che manderà a casa il governo più incapace degli ultimi 150 anni, potremo finalmente dare alla ricerca e all’università regole e prospettive che aprano l’Italia alla fiducia e al futuro”. Così Marco Meloni, responsabile Università e Ricerca della segreteria nazionale del PD.
Pubblicato il 2 Dicembre 2010