Giorno: 2 Dicembre 2010

"Anche la lingua ha fatto la storia d'Italia", di Michele Ainis

Lo Stato italiano ha 150 anni, la lingua italiana 7 secoli. Ma la Repubblica italiana ha mai saputo imbastire una politica linguistica? A parte qualche legge che prescrive l’italiano nell’etichettatura del cacao o nei fogli informativi dei giocattoli, la risposta è no. O meglio, una legge ci sarebbe: la n. 4 del 1974, che ha vietato a tutti gli uffici pubblici di usare le parole lebbra, lebbroso, lebbrosario. Qui però non s’affaccia l’esigenza di proteggere la lingua italiana, ma casomai l’opposto, perché vi si prescrive che questi termini vengano sostituiti da «Morbo di Hansen» o da «hanseniano». Dunque una legge all’insegna del politicamente corretto, anche a costo di suonare incomprensibile per chi non abbia in tasca un paio di lauree in medicina: difatti negli usi collettivi sentirsi dare del lebbroso significa ricevere un insulto, mentre se apostrofi qualcuno chiamandolo hanseniano otterrai in cambio uno sguardo stralunato. In compenso c’è un fiume normativo che si riversa sulle minoranze linguistiche, dividendole però in figli e figliastri (il gruppo tirolese di lingua tedesca è fra le minoranze più …

A Caserta con Cosentino camorra e politica a braccetto. Voti contro favori

A Caserta con Cosentino camorra e politica a braccetto. Voti contro favori La procura di Napoli conclude le indagini preliminari sull’ex sottosegretario accusato di concorso esterno in associazione camorristica per favorire lo scambio di voti. Orlando, Fiano e Picierno: lasci la guida del PDL campano Nicola Cosentino ha venti giorni di tempo per presentare le memorie con cui difendersi dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica per rapporti che avrebbe intrattenuto con il clan dei casalesi. Al parlamentare del Pdl è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari in cui i pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci gli contestano di aver intrecciato rapporti ”nella prospettiva dello scambio voti contro favori. Secondo i magistrati, Cosentino avrebbe ricevuto sostegno elettorale a partire dalle elezioni provinciali a Caserta nel 1980 passando per quele regionali del 1995 fino a quelle nazionali alla Camera dei Deputati nel 1996, nel 2001, nel 2006 e nel 2008. In cambio, e’ la tesi dei pm, avrebbe garantito ”il permanere dei rapporti tra imprenditoria mafiosa, pubbliche amministrazioni ed enti a partecipazione pubblica” oltre …

"Il buon alleato è un incapace", di Lucio Caracciolo

Berlusconi può essere insieme “incapace, vanitoso e inefficace” e il “migliore amico degli Stati Uniti”? I messaggi riservati dell´ambasciata Usa a Roma sono coerenti con la esibita santificazione del nostro presidente del Consiglio da parte di Hillary Clinton, ieri ad Astana? Paradossalmente sì. Anzitutto sotto il profilo formale. I cablogrammi di Palazzo Margherita sono riservati, come tali sinceri. Le dichiarazioni del segretario di Stato sono per i media, come tali difficilmente sincere. Se esprimono un´autorevolezza assai superiore a quella dell´ormai celebre signora Dibble – autrice materiale del non lusinghiero ritratto di Berlusconi – non necessariamente debbono riflettere il pensiero della Clinton. Malgrado Assange – anzi oggi più che mai – un certo grado di doppiezza fra linguaggio pubblico e privato resta costitutivo della diplomazia e della politica. Sotto ogni latitudine. Non ci meraviglieremmo perciò se fra qualche tempo scoprissimo che mentre la signora Clinton lodava il capo del nostro governo, nei suoi stessi uffici circolavano giudizi meno estasiati su Berlusconi e sulla sua politica estera. Ma anche nella sostanza, Dibble e Clinton non sono incompatibili. …

Governo, l'Udc annuncia la sfiducia Camera chiusa fino al 14

«Se il 14 dicembre non avremo una forte e consistente fiducia e ci sarà impedito di continuare a governare» saranno usate tutta una serie di nuove tecnologie «nella prossima campagna elettorale». Lo scrive nel sito ”Forza Silvio” il presidente del consiglio Berlusconi mettendo in chiaro così l’intenzione di chiedere il voto nel caso in cui la fiducia non ottenesse numeri consistenti. Nel messaggio inviato al suo network online il presidente del Consiglio cerca di mostrare fiducia, forte della convinzione di essere ”il governo del fare”. «Lo abbiamo dimostrato – precisa il premier – anche in queste ultime difficili settimane, lavorando per portare a compimento i cinque punti di programma sui quali abbiamo avuto la fiducia alla fine di settembre, conseguendo importanti successi in politica estera, intervenendo, tra mille difficoltà, per risolvere la nuova emergenza rifiuti di Napoli, approvando alla Camera la riforma dell’università». «Lasciamo agli altri – aggiunge Berlusconi – le manovre e gli agguati di palazzo. Lasciamo agli altri le chiacchiere e le polemiche inutili. Noi continuiamo a lavorare e a cercare di comunicare …

"La camera salva Bondi, Pompei no", di Simone Verde

Rinviata la sfiducia: a metà dicembre il ministro-poeta sarà ancora ministro? Quarto, forse quinto crollo a Pompei. Questa volta, due muri nella via Stabiana, mentre sulle rovine del sito archeologico si fanno affari: un contratto italo-bulgaro per il film I tesori di Pompei di Michelle Bonev, attrice tanto cara a Silvio Berlusconi, già generosamente sovvenzionata per un milione di euro da RaiCinema (ieri la Corte dei conti ha aperto un fascicolo sulla passerella veneziana della Bonev sponsorizzata dal ministro). Invece di rassegnare le dimissioni, il ministro Sandro Bondi invita a non drammatizzare. Per ora gli è stata risparmiata la mozione di sfiducia, dopo la decisione della conferenza dei capigruppo di chiudere Montecitorio fino al voto del 14 dicembre. Dopo, chissà se Bondi sarà ancora ministro. Il bilancio di due anni di lavoro al ministero resta megativo, ma sbaglia chi lo accusa di non avere a cuore il conto economico. I tagli parlano chiaro: 1 miliardo in tre anni, quasi il 20% del totale, che hanno investito soprattutto la tutela dei beni artistici, ridotta di 157 …

Edilizia, imprese e lavoratori insieme in piazza: «Il governo dia risposte», di Luca Cifoni

Tremila persone con in testa un casco da lavoro: ieri mattina era questo il colpo d’occhio a Piazza Montecitorio, dove manifestavano gli “stati generali delle costruzioni”. Una protesta un po’ particolare anche in un periodo di turbolenze come quello attuale. Innanzitutto per la composizione della platea: in piazza c’erano imprenditori, artigiani, progettisti, operai: tutti insieme per chiedere al governo di rimettere al centro dell’agenda un settore che ha sofferto moltissimo per la crisi ma che in altri Paesi, come hanno fatto notare molti tra coloro che hanno preso la parola, è stato usato proprio come strumento anti-crisi grazie a forti investimenti. Lunga la lista delle sigle presenti: dai costruttori di Ance e Federcostruzioni, agli artigiani di Confartigianato e Cna, alle cooperative, ai sindacati: Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil. Una unità di intenti che nasce soprattutto dai numeri di questi ultimi due anni, in cui l’edilizia nel suo complesso ha perso 250.000 posti di lavoro. In questo settore la recessione colpisce due volte: per la frenata dell’intera economia ma anche, in modo particolare, per le …

"Le pistole sul tavolo", di Marcello Sorgi

La decisione maturata ieri a sorpresa di chiudere la Camera fino al 13 dicembre, data di inizio del dibattito sulla sfiducia, dà purtroppo la misura della gravità a cui è giunta la crisi politica. Una crisi che si trascina da settimane e negli ultimi giorni ha visto il Parlamento trasformato in campo di guerriglia, neppure di guerra, in cui la regola sono trappole e agguati, e l’eccezione, piuttosto, la normale discussione e approvazione delle leggi che il Paese s’aspetta dai propri onorevoli. Ma evidentemente il livello di guardia già superato varie volte nelle ultime sedute – e oltre il quale, va detto, c’è solo il degrado delle istituzioni – rischiava di essere travolto anche nelle prossime. Di qui, a male estremo, l’estremo rimedio adottato dalla (ex) maggioranza di centrodestra, con l’appoggio imprevisto dei finiani – i più impegnati di recente nelle avventurose scorribande tra i banchi di Montecitorio -, e tra le proteste delle opposizioni. Una parte delle quali, l’Udc di Casini, che solo qualche giorno fa aveva proposto un armistizio, ha annunciato ieri stesso …