Dal presidente della Conferenza delle Regioni parere “molto negativo” sul decreto approvato dal Cdm sull’elezione di sindaci e presidenti di Province e Regioni: “Intervento politico”. “È incostituzionale”. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani bolla con un giudizio che defininisce “molto negativo” il decreto approvato ieri dal Cdm sull’elezione di sindaci e presidenti di Province e Regioni. “Tralascio la questione di metodo – dice Errani – e mi limito a dire che è lontanissimo dall’idea di federalismo”. Errani, che oggi ha partecipato al vertice tra Regioni e governo al ministero dell’Economia, critica soprattutto la parte che riguarda l’elezione dei presidenti delle Regioni e delle Province e dei sindaci che, per il presidente della Conferenza, “realizza un intervento di tipo politico che è assolutamente fuori dalla Costituzione”. E aggiunge: “A quando anche per il presidente del Consiglio?”.
Il vertice. Attuazione del federalismo fiscale, manovra finanziaria e possibili tagli per i fondi destinati alle Regioni: questo l’ordine del giorno del vertice di oggi al quale, insieme ai ministri dell’Economia Giulio Tremonti, delle Riforme Umberto Bossi, degli Affari regionali Raffaele Fitto e della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, sono intervenuti in rappresentanza delle Regioni Vasco Errani, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, quello della Basilicata Vito De Filippo e l’assessore al Bilancio della Regione Lombardia Romano Colozzi. “Abbiamo ribadito l’insostenibilità
della manovra e il collegamento con il federalismo – ha detto ancora Errani – sono punti su cui non si può transigere. Il governo non ha dato risposte e si è riservato di valutare fino alla prossima conferenza unificata che si terrà il 9 dicembre per dare il parere sul decreto” legislativo relativo alla finanza regionale. “A questo punto è la conclusione della vicenda che darà il segno delle relazioni” tra regioni e governo, ha aggiunto ancora il presidente della Conferenza.
Le richieste delle Regioni. Le Regioni hanno chiesto di “tornare alla fiscalizzazione del trasporto pubblico locale cancellato dalla manovra estiva e di annullare i tagli per 4,5 miliardi sui trasferimenti del 2011. È una proposta – osserva Errani – che abbiamo avanzato nella consapevolezza delle difficoltà che attraversa l’Europa, ma non si può transigere su questi punti e sulle possibilità di realizzare il federalismo”. Fino al 9 dicembre, quando si riunirà la Conferenza Unificata, “verificheremo se c’é un cambio e una risposta alla nostra proposta che è irrinunciabile”.
La posizione delle Regioni. Errani ha ribadito che le Regioni daranno in ogni caso il parere, anche se negativo, “perché è impossibile andare avanti col federalismo senza il parere delle Regioni. Da molti mesi ormai le Regioni lavorano cercando un’intesa. A questo punto serve una risposta definitiva del Governo”. All’incontro si è parlato di pensioni d’invalidità e il governo ha chiesto un impegno preciso su questo punto: “Siamo pronti alla sfida – ha detto il presidente della Basilicata, Vito De Filippo – e nella nostra Regione i controlli, iniziati da luglio, procedono in modo serrato”.
da repubblica.it