Mese: Novembre 2010

"La Costituzione privatizzata", di Gustavo Zagrebelsky

Dopo un esplicito voto di sfiducia di una Camera (irrilevante è che l´altra abbia, prima o dopo, votato la fiducia), il Governo deve dunque «rassegnare» le dimissioni nella mani del Presidente della Repubblica: dimissioni che quest´ultimo non può respingere. Un Governo che restasse in carica contro la volontà del Parlamento (anche solo di una sola Camera), sostenuto dalla volontà del Presidente (quello che nella storia costituzionale si chiama «governo di lotta» antiparlamentare) sarebbe un sovvertimento della Costituzione e della democrazia. Nel solo caso di crisi di governo “extraparlamentare”, cioè in assenza di un voto, il Presidente può (o forse deve) rinviare il Governo alle Camere perché si pronuncino sulla fiducia con un voto. Ma se vi è un voto è negativo, le dimissioni non possono essere respinte. Una volta date le dimissioni, entra in gioco il Presidente della Repubblica, il cui compito non è quello di favorire o di ostacolare i disegni di questo o di quel raggruppamento politico, ma di garantire l´integrità e la funzionalità del sistema. Qui si aprono diverse possibilità. Non c´è …

"La missione del successore di Bertolaso", di Angelo Chianale*

Dunque, come preannunciato, il nuovo capo della Protezione civile è Franco Gabrielli, carriera in polizia, già direttore del Servizio segreto civile. Si chiude così l’era Bertolaso: dieci anni costellati dalla continua espansione degli interventi di Protezione civile. Il nuovo capo ha le capacità e, si spera, l’appoggio politico per normalizzare l’attività dell’istituzione. Però il nuovo capo dovrà anche avere la sensibilità di allontanare la Protezione civile dal delicato campo del controllo dell’ordine pubblico. Pochi sanno che dal 2003 esiste l’emergenza del terrorismo internazionale, dichiarata dal Governo in maniera illegittima, perché senza i limiti temporali e territoriali imposti dalla legge. Il capo della Protezione civile qui gode di inusitati poteri: può ottenere dalle società di trasporto (aereo, navale, ferroviario, stradale) l’elenco dei passeggeri; e può creare un proprio archivio di informazioni, che ogni altra autorità statale (forze di polizia, esercito, servizi) è tenuta a fornirgli. E’, questo, un esempio di competenze in materia di pubblica sicurezza affidate alla Protezione civile, saltando i ministeri interessati (Interno, Difesa). Per altre emergenze la Protezione civile può monitorare il territorio …

"Voto unico per storia e geografia", di Antimo Di Geronimo

Per effetto della riforma, la valutazione degli alunni cambia. Cercasi concertazione sul modus. Storia e geografia alle superiori avranno un solo voto in pagella e non più voti distinti. È questo uno dei chiarimenti più importanti contenuti in una circolare emanata dal ministero dell’istruzione il 9 ottobre scorso (prot. n.AOODPIT3320). L’amministrazione centrale è intervenuta a scogliere alcuni dubbi rappresentati dalle istituzioni scolastiche sulle procedure da adottare per la valutazione degli alunni a seguito dell’entrata in vigore della riforma nelle prime classi. In particolare per quanto riguarda i criteri da seguire nel caso in cui le discipline abbiano cambiato nome oppure siano state accorpate. Per quanto riguarda le discipline accorpate, come per esempio storia e geografia, l’amministrazione ha spiegato che in ogni caso sulle pagelle dovrà comparire un solo voto. Anche se resta pienamente legittima l’adozione di valutazioni separate sul registro del docente. Altrettanto legittima è l’adozione di prove scritte per valutare discipline orali. Fermo restando che, nelle discipline dove la legge non prevede l’espressione di valutazioni distinte tra scritto e orale in sede di scrutinio, …

"Mezza fiducia non fa un governo", di Michele Ainis

Senza i ministri di Futuro e libertà, il governo Berlusconi ormai somiglia al visconte dimezzato di Italo Calvino. Sarà per questo che cerca di tagliare il problema in due come una mela: mezza fiducia (quella del Senato), mezza crisi (magari un rimpasto può bastare), e in ultimo mezze elezioni (facendo rivotare gli italiani solo per la Camera). C’è una logica in queste mezze trovate? Ce n’è metà, e dunque non ce n’è nessuna. Primo: la mezza fiducia. Se il Senato la concede, mezzo governo è salvo. E l’altro mezzo? Affonda nel pozzo della crisi, se e quando la Camera gli vota la sfiducia. Ma c’è spazio nel nostro ordinamento per un governo dimezzato? Solo a patto di scambiare il due con l’uno. Il bicameralismo, l’esistenza di due Camere gemelle, è un po’ come il matrimonio: per sposarsi bisogna essere d’accordo in due, per divorziare basta che lo decida uno. Ecco perché se una Camera respinge un progetto di legge posto in votazione, a quel punto il procedimento s’interrompe, anche se l’altra Camera l’avrebbe approvato a …

Cultura, Ghizzoni (Pd) aderisco a sciopero generale Cgil contro tagli Gelmini

La capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni ha inviato una lettera alla Flc Cgil per manifestare la propria adesione allo sciopero dei lavoratori della conoscenza previsto per il 17 novembre. “Aderisco alle iniziative sindacali – si legge nella lettera – perché non possiamo rassegnarci al declino a cui ci costringe un Governo che taglia le risorse per il sistema della conoscenza e della cultura al fine di mortificare i diritti di cittadinanza e impedire una società inclusiva. Senza investimento nella conoscenza non c’è futuro per il nostro Paese, c’è solo il declino” conclude.

Mozione di sfiducia a Bondi, la prima firma è modenese

E’ quella dell’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura. La mozione di sfiducia al ministro Bondi presentata alla Camera dal Partito democratico porta, come prima firma, quella di una parlamentare modenese, l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura. L’iniziativa parlamentare fa seguito al crollo dell’Armeria dei Gladiatori di Pompei, “uno dei più gravi danni al nostro patrimonio artistico degli ultimi decenni – commenta la parlamentare modenese – giustamente definito dal Presidente della Repubblica una vergogna nazionale”. A giudizio dell’on. Ghizzoni la cultura è stata considerata da questo governo “non come un fattore di crescita civile ed economica, ma come un costo per la collettività, da ridimensionare con progressivi tagli degli stanziamenti del bilancio statale e con iniziative volte a snaturare il valore e la finalità del nostro patrimonio culturale”. La mozione di sfiducia presentata alla Camera dal Pd imputa al ministro Bondi di aver “privilegiato la sua attività di coordinatore nazionale del Partito del Popolo delle Libertà, piuttosto che i difficili compiti di direzione strategica e amministrativa del patrimonio artistico nazionale”. …