Mese: Novembre 2010

Ddl Stabilità, Pd: con questa finanziaria addio a libri di testo gratuiti

Coscia e Ghizzoni: governo fa gioco delle tre carte e imbroglia famiglie. “Sulla gratuità dei libri di testo scolastici, il governo fa il gioco delle tre carte e imbroglia centinaia di migliaia di famiglie che il prossimo anno non avranno il contributo dello stato per sostenere le spese per i libri di testo (solo a Roma sono più di 100 mila!). Il fondo che finanzia queste spese è Stato infatti più che dimezzato, da 603 milioni a 250 milioni di euro, ed è evidente che non sarà più possibile accontentare tutti gli aventi diritto che finora hanno ricevuto i contributi. E’ un imbroglio, il governo alimenta così una guerra tra poveri e fa ricadere la sua incapacità di fare scelte eque sulle tasche dei più deboli”.Così le deputate democratiche componenti della commissione Cultura della Camera, Maria Coscia e Manuela Ghizzoni.

Rifiuti a Napoli, blitz di Bersani a Palazzo Chigi durante il Consiglio dei Ministri

“Misure urgenti in materia di rifiuti”. E’ il decreto per lo smaltimento dei rifiuti in Campania il punto all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi. E’ anche terreno di scontro tra il Pdl e il Pd ed è la ragione per cui il segretario Pier Luigi Bersani, con un vero e proprio blitz, si è recato di persona a Palazzo Chigi. Accolto con sorpresa dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, Bersani ha detto la sua sull’insostenibile situazione che brutalizza la zona di Napoli e dintorni in particolare, e la Campania in generale. “Ho sentito in coscienza – spiega Bersani – il dovere di salire le scale a Palazzo Chigi per dire una cosa. E l’ho detta attraverso il ministro Maroni che ha avuto la bontà di uscire dal Cdm e di ascoltarmi. Ora noi presenteremo una nostra proposta sui rifiuti in Campania”. Una proposta nettamente diversa dalla exit strategy del governo. Proprio il segretario PD ha messo in guardia il ministro “contro la cosidetta provincializzazione dei termovalorizzatori, non è il modo di uscire dall’emergenza …

Statue a Palazzo Chigi, Pd: Bondi piega il ministero ai capricci del premier

Ghizzoni: siamo al lifting monumentale. “Bondi dica se è normale che in violazione della normativa vigente il celebre gruppo marmoreo prestato a Palazzo Chigi, che ritrae Marco Aurelio e la moglie Faustina innestati sui corpi degli dei dell’Olimpo, sia stato sottoposto a un vero e proprio intervento di chirurgia estetica su volere personale del Presidente del Consiglio”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “ancora una volta siamo davanti ad un ufficio ministeriale che si piega ai capricci e alle manie del premier, inclusa quella del ‘ritocco’ estetico che questa volta viene imposto a delle vestigia del passato che, contrariamente ad altri, mai si sono lamentate del naturale trascorrere tempo”.

Manuela Ghizzoni commenta lo sciopero del 17 novembre e le proteste degli studenti

“Non ci possiamo rassegnare al declino a cui ci costringe questo Governo: dobbiamo ridare speranza e futuro al mondo della conoscenza e della scuola” Ieri si è svolto lo sciopero generale per tutti i settori della conoscenza proclamato dalla FLC-CGIL e centinaia di studenti sono scesi in Piazza per protestare contro la Gelmini. Le proteste sono legittime e del tutto condivisibili. Non possiamo rassegnarci al declino a cui ci costringe questo Governo. Il mondo della conoscenza, della cultura e del sapere è stato utilizzato per fare cassa dal Governo, che ha impoverito il sistema educativo e della conoscenza. Dietro al bisogno di innovazione e di riforme del nostro sistema della conoscenza, è stata nascosta e giustificata una mera operazione di riduzione di risorse, che non fa fare al nostro Paese un passo in avanti nella competizione globale e toglie fiducia e speranza nel futuro ai nostri giovani. C’è una domanda di fondo alla quale il Governo non ha mai voluto rispondere: i capitoli di spesa che riguardano la scuola, il sapere, la ricerca, la formazione …

"´O Ninno, il boss bambino che studiava da manager", di Roberto Saviano

Finalmente è stato arrestato. Era il viceré. Ma ormai i viceré dopo dieci anni diventano quasi re. E infatti lui e l´altro latitante Michele Zagaria sono i due capi che, dopo l´arresto di Sandokan Schiavone, hanno diviso il clan in una sorta di diarchia. ´O Ninno, il bambino, perché con il suo viso da fanciullo era arrivato giovanissimo ai vertici del clan. Perché le organizzazioni criminali hanno un grande vantaggio rispetto all´economia legale italiana: sono meritocratiche. Un merito identificato nella severità d´azione, nella spietatezza, nel saper gestire gli imprenditori, comprare la politica e saper ammazzare. Iovine, uomo della borghesia camorristica, è stato potente sulla piazza di Roma. È stato proprietario della discoteca più prestigiosa della capitale e l´edilizia è sempre stato, come per ogni capo casalese, il suo ambito privilegiato. Investimenti nel settore immobiliare in ogni angolo d´Italia e in molta parte dell´est Europa, ma cantieri, movimento terre, subappalti, forniture di cemento, noli a caldo e noli a freddo, alta velocità, gallerie. Tutto ciò che è cemento aveva l´interesse di Antonio Iovine e delle sue …

"Bersani blinda il Pd sul governo con Fli e Udc", di Simone Collini

Vertice del leader Pd con gli altri dirigenti. Decisa la road map per dare la spallata al governo e dar vita a un «governo di responsabilità nazionale», che si dovrà occupare anche di riforma fiscale e manovre economiche. Si sono incontrati alle otto e mezzo del mattino e hanno discusso la road map per mandare a casa Berlusconi, il 14 dicembre. Ma hanno preparato anche il terreno per il dopo, se l’operazione dovesse riuscire. E concordato sul fatto che in una fase delicata come questa vanno evitate divisioni interne, scivoloni sulle primarie, confuse discussioni sulle alleanze. Bersani ha riunito attorno al tavolo D’Alema, Veltroni, Franceschini, Finocchiaro, Bindi, Marino e i due incaricati di discutere con Fli e Udc di legge elettorale, Violante e Bressa. Il segretario del Pd sa che nei giorni che mancano al voto di fiducia Berlusconi si giocherà il tutto per tutto pur di garantirsi la maggioranza (il leader dell’Idv Di Pietro parla esplicitamente di «mercato delle vacche aperto in Parlamento»), e che solo con un partito unito e con un patto …

«La strage di Brescia, mia madre e la verità». Il racconto di Alfredo Bazoli, di Antonio Quaglio

«Né verità né giustizia? No, ora la verità, la verità storica c’è». Alfredo Bazoli alterna amarezza personale e speranza civile, parlando con Il Sole 24 Ore all’indomani della sentenza della Corte d’Assise di Brescia sulla strage di Piazza della Loggia. Dopo 36 anni nessuna condanna: né per Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte e Delfo Zorzi, gli attivisti di Ordine nuovo per i quali il pm aveva chiesto l’ergastolo; né per l’ex generale dei carabinieri Francesco Delfino, accusato di concorso, né per Pino Rauti, padre storico del movimentismo neo-fascista. Articolo 530, comma 2 del codice di procedura penale: formula dubitativa. Il 28 maggio del 1974 la bomba “nera” falciò – assieme ad altre sette – la vita di Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni. Era la mamma di Alfredo (che allora aveva quattro anni), Guido (sei) e Beatrice (otto e mezzo). Era un’insegnante di francese al liceo classico «Arnaldo», nel cuore di Brescia. Era la figlia di un dinastia imprenditoriale, un nome nella borghesia cittadina fin dall’inizio del ‘900. Non per caso era la moglie di Luigi …