Mese: Novembre 2010

"Statue truccate, Bondi sotto accusa", di Carlo Alberto Bucci e Paola Coppola

I restauratori: “I posticci non si usano più”. Il ministero: integrazioni regolari. I tecnici: cambiata l´originaria espressività dell´opera. “Era meglio spendere quei soldi per un restauro”. È bufera sul gruppo marmoreo con Marte e Venere ritoccato nel cortile di Palazzo Chigi per ordine di Berlusconi che ha fatto aggiungere le mani alla dea e la destra e il pene al suo compagno. Proteste per la metodologia seguita e per la spesa di 70mila euro in periodi di tagli draconiani alla cultura da parte dei restauratori, dei sindacati e del Pd che attacca il ministro Bondi: «Ancora una volta – accusa il deputato Manuela Ghizzoni – siamo davanti ad un ufficio ministeriale che si piega ai capricci e alle manie del premier». Dopo la denuncia di Repubblica, si difende il ministero guidato da Bondi spiegando che per le integrazioni sono stati adottati «materiali reversibili», ricostruzioni in resina fatte aderire ai punti di frattura dell´originale tramite magneti «con risultati rispondenti all´etica della disciplina del restauro». E cita «la Carta del Restauro del 1972», che all´articolo 7 ammette …

"Effetto Marchionne: torna il sereno tra la Cgil e la Fiom", di Luigina Venturelli

«Come si fa a non condividere una giornata di mobilitazione?» ha risposto Susanna Camusso a chi le chiedeva di esprimersi sulla proposta della Fiom per indire entro gennaio una giornata di protesta nazionale a sostegno della vertenza Fiat. Risposta facile, consenso scontato. Ed è certamente un notevole passo in avanti nell’evoluzione dei rapporti tra la leader della Cgil e il sindacato dei metalmeccanici, che solo fino a pochi giorni fa, all’indomani del passaggio di consegne da Guglielmo Epifani alla segretaria generale della confederazione, era stato inaugurato all’insegna della frizione. TENSIONI ACCANTONATE Causa del braccio di ferro, le diverse strategie invocate dalla radicale Fiom: uno sciopero generale di tutti i lavoratori italiani, l’abbandono del tavolo di discussione con Confindustria sulla produttività entro la fine dell’anno, e poi la presentazione di una proposta di legge sulla rappresentanza sindacale avanzata dalle tute blu con il sostegno dell’Italia dei valori. Richieste ed iniziative nel migliore dei casi mal sopportate dai vertici di Corso d’Italia. Poi è arrivato Marchionne, la sua chiusura a discutere del piano industriale del gruppo automobilistico …

"Le nomine di fine regime", di Massimo Giannini

Ci sono due possibili chiavi di lettura, per decrittare il pacchetto di nomine varato dal Consiglio dei ministri ai vertici di Consob, Antitrust e Authority per l´energia. Può essere un atto di fine regime. la spartizione finale di un potere al crepuscolo, che un esecutivo al capolinea consuma in un clima da ultimi giorni di Pompei, nel quale il crollo della casa dei gladiatori anticipa simbolicamente l´autodafé della casa del Cavaliere. Oppure può essere un atto di rifondazione dell´establishment: il nuovo inizio di una maggioranza che si credeva ormai in liquidazione, e che invece rilancia la ditta con la protervia e la sicurezza di aver «ricomprato» i numeri giusti al mercatino di Montecitorio, in vista dell´ordalia parlamentare del prossimo 14 dicembre. In tutti e due i casi, le scelte compiute dal governo sono pessime, per non dire indecenti. Nel merito e nel metodo. C´è prima di tutto una questione di merito. Cominciamo dalla Consob. Era già di per sé uno scandalo che l´organo di vigilanza sulla Borsa e sui mercati finanziari fosse da quasi cinque …

"Questioni di famiglia", di Il Polemista

Bondi può dimenticarsi di Pompei. Ora dovrà rispondere sul perché ha assunto il figlio della sua fidanzata al ministero. È nata l’architettura cinematografica? Che il sistema Italia abbia tra i suoi connotati il clientelismo e il nepotismo è, purtroppo, un triste dato di fatto. Mesi fa il “desaparecido” ministro Brunetta, quello che ogni giorno aveva una trovata nuova contro il sistema dei fannulloni e dei raccomandati, provò a combattere a suon di slogan questo sistema. Oggi, nonostante tutto, il gioco non è stato interrotto e a fare i conti con questo strano spoil system è il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi. “É davvero un’ingiustizia se il bravo ministro il prossimo 29 novembre sarà oggetto della sfiducia al Parlamento. Del resto il coordinatore del Pdl, ministro a tempo perso e poeta romantico non ha colpe se un vecchio rudere a Pompei crolla. Sono sempre 4 pietre messe l’una sopra l’altra! Mica possono essere protette dalla pioggia! E poi, chi si lamenta della Cultura? Da quando in qua la cultura è stata importante? Meglio il Bingo …

Un altro annuncio del Governo: soldi ai docenti più bravi. Con quali criteri?

“Ai prof più bravi un mese di stipendio in più”, di Corrado Zunino Il giorno dopo la grande contestazione di piazza il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini convoca i sindacati e regala tre promesse pesanti alla scuola (fin qui non finanziate): ai professori meritevoli già nel 2011 sarà corrisposto un mese di stipendio in più, una quattordicesima sui risultati. Quindi, alle scuole migliori saranno assegnati finanziamenti speciali, fino a 70 mila euro. Infine, e qui la promessa si va facendo concretezza, per il triennio 2010-2012 saranno ripristinati gli scatti d´anzianità. Nell´ultimo caso i sindacati – tutti – applaudono, e rivendicano meriti. Siamo in una fase progettuale, per ora. Lo stipendio in surplus inizialmente riguarderà venti scuole di Torino e Napoli: si calcola toccherà un quinto del corpo docente. E il bonus alle scuole eccellenti – dovranno dimostrare di aver migliorato i livelli di apprendimento dei loro studenti e raggiunto standard internazionali – si sta valutando nelle scuole medie delle province di Pisa e di Siracusa (per la durata dell´intero triennio). Questo basta al ministro Gelmini per …

"Stragi italiane, l'ignoranza dei negazionisti", di Michele Brambilla

L’altra sera alla Camera l’onorevole Viviana Beccalossi, ex missina oggi pidiellina, ha commentato a modo suo (e purtroppo non solo suo, come vedremo) la sentenza con cui martedì la Corte d’Assise di Brescia ha assolto gli ultimi imputati per la strage di piazza della Loggia. «Non condivido – ha detto – chi definisce quella strage come una strage di destra. Le indagini sono state indirizzate solo verso la destra estrema, ma questa direzione si è rivelata sbagliata». Naturalmente non è mancata, nel discorso, la parola chiave con cui si usa delegittimare il lavoro degli inquirenti: teorema. La convinzione che quella strage fu opera di estremisti neri, secondo la Beccalossi, è frutto di «un teorema». Lo stesso concetto lo abbiamo letto su alcuni giornali, per i quali a furia di indagare su una parte sola, che sarebbe poi stata la parte sbagliata, i veri colpevoli l’hanno fatta franca. Simili portavoce di questo negazionismo diciamo «di destra» forse non si rendono conto di mettersi sullo stesso piano di altri negazionisti che tanti danni hanno prodotto nel Paese: …

Voti. "Generano paura e vergogna non servono all´educazione"

Le idee di Daniel Pennac, tra i promotori dell´iniziativa Il bambino Daniel Pennac, quanti brutti voti. «Io sono stato un alunno con enormi problemi. E molte inibizioni me le porto dietro ancora oggi. Ma ho incontrato dei professori che mi hanno salvato. Sono stati quelli che mi volevano conoscere e volevano che mi appassionassi alla loro materia. Non quelli che volevano valutarmi, mettermi un voto». Lo ha raccontato in Diario di scuola, un libro che è stato messo in scena anche in Italia dal Teatro dell´Archivolto. «È un testo sulla paura. La paura che prende l´alunno che entra in una scuola. La paura di non saper rispondere bene alle domande che gli farà un adulto. Questa paura si ripete, e genera la vergogna nell´allievo: il ragazzo si fa prendere dalla rabbia. Un furore insopportabile che meccanicamente tira fuori: contro il professore, contro sé stesso, contro i genitori». Come un effetto domino. «I genitori fanno loro questa paura. E la proiettano, aggravando quella presente. Oggi è così, ma domani sarà peggio: questo si dicono. Nonostante il …