"Statue truccate, Bondi sotto accusa", di Carlo Alberto Bucci e Paola Coppola
I restauratori: “I posticci non si usano più”. Il ministero: integrazioni regolari. I tecnici: cambiata l´originaria espressività dell´opera. “Era meglio spendere quei soldi per un restauro”. È bufera sul gruppo marmoreo con Marte e Venere ritoccato nel cortile di Palazzo Chigi per ordine di Berlusconi che ha fatto aggiungere le mani alla dea e la destra e il pene al suo compagno. Proteste per la metodologia seguita e per la spesa di 70mila euro in periodi di tagli draconiani alla cultura da parte dei restauratori, dei sindacati e del Pd che attacca il ministro Bondi: «Ancora una volta – accusa il deputato Manuela Ghizzoni – siamo davanti ad un ufficio ministeriale che si piega ai capricci e alle manie del premier». Dopo la denuncia di Repubblica, si difende il ministero guidato da Bondi spiegando che per le integrazioni sono stati adottati «materiali reversibili», ricostruzioni in resina fatte aderire ai punti di frattura dell´originale tramite magneti «con risultati rispondenti all´etica della disciplina del restauro». E cita «la Carta del Restauro del 1972», che all´articolo 7 ammette …