Mese: Novembre 2010

"Rifiuti, a Napoli gli ispettori Ue è allarme per il rischio sanitario", di Cristina Zagaria

Da oggi i controlli. In provincia 8.000 tonnellate per strada. Niente discariche e gli impianti Stir non riescono più ad accogliere la frazione umida. Allo stremo, dopo un mese di crisi. Senza via d´uscita, con gli impianti al collasso. Spaventata, perché si temono epidemie. Ecco Napoli. Oggi la città si sveglia con tremila tonnellate di rifiuti non raccolti. In provincia si superano le ottomila. Cumuli di sacchetti appesantiti e sfaldati delle piogge, che occupano marciapiedi, strade, isolati e si innalzano fino a ricoprire le vetrine dei negozi con i primi addobbi di Natale o le facciate dei palazzi. E se nel centro città l´immondizia abbandonata diventa l´amaro banchetto per gabbiani e piccioni, che si avventurano voraci per le strade cittadine, dalla periferia (Poggioreale e San Pietro a Patierno) arrivano le prime segnalazioni per le invasioni di topi. L´attenzione è massima. Oggi è in città la delegazione della Unione Europea. Ispezione ufficiale. La missione dei tecnici, guidata dalla responsabile della direzione generale Ambiente Pia Bucella, intende fare il punto della situazione nella regione, dopo la condanna …

"Abbiamo bisogno sia del pane sia delle rose", di Daniele Lucchetti*

Nel giorno in cui il mondo dello spettacolo scende in piazza contro i tagli alla Finanziaria, vorremmo parlare in maniera corretta. Non siamo un esercito di sfaccendati privilegiati ma un esercito di 250.000 lavoratori che di audiovisivo vive e che attraverso il suo lavoro alimenta l’immaginario di un paese. Quella visione fasulla e pretestuosa è stata sostituita dalle parole e dalle richieste che proponiamo da tempo, quasi che fossimo riusciti a generare una visione del cinema italiano che «suona» bene e che è giusta per chi conosce ed ama il nostro lavoro. Abbiamo ascoltato promesse per il rinnovo degli incentivi fiscali e del FUS, promesse per cui ci batteremo affinchè siano mantenute, ma crediamo ci dovrà essere anche dell’altro se non vogliamo ritrovarci tra un anno nelle stesse piazze ad urlare gli stessi slogan. Mi piacerebbe sottolineare solo tre argomenti a cui teniamo particolarmente. Primo punto: non vogliamo più essere connessi alla poltica e soprattutto al giudizio dei governi, qualsiasi essi siano. Siamo disposti ad un profondo ripensamento del sistema di finanziamento pubblico del cinema, …

"Le due Italie di un lavoro nella crisi", di Bruno Ugolini

È forse la prima indagine che si occupa dei danni arrecati dalla crisi. È apparsa sotto il titolo “Come cambia il lavoro” (a cura di Mimmo Carrieri e Cesare Damiano, Ediesse) ed è stata costruita, sulla base delle risposte (settembre-novembre 2009) provenienti da 5.500 interpellati. È il seguito di un’altra inchiesta risalente al 2003. Che cosa è cambiato in questi sette anni? Un deterioramento della condizione materiale dei lavoratori – spiega Emilio Gabaglio, presidente Forum lavoro del Pd – e un diffuso senso di insicurezza sociale. Mentre al sindacato si chiede più che unità (forse per una sorta di avvilimento) “contrattazione, competenza”. Due parole chiave, come per dire: datevi da fare subito, magari senza perder tempo su “trattativa si, trattativa no”. C’è la dinamica negativa dei salari ma anche dell’organizzazione del lavoro (i saggi di Marcello Pedaci). Il 44,9% dei lavoratori indica un’alterazione della condizione economica della propria famiglia negli ultimi anni. È progressiva l’intensificazione del lavoro, attraverso la saturazione dei tempi, l’accorciamento delle pause, l’aumento dei ritmi. Con più ampia diffusione di stress e …

"Le nuove sfide della democrazia nell´era della crisi economica", di Nadia Urbinati

A giudicare dal suo successo planetario, sembra di poter dire che la democrazia non abbia più nemici. Chi può dirsi oggi anti-democratico? Ma il non aver più rivali credibili esterni non significa che abbia vinto le sfide al suo interno. Una delle condizioni essenziali della cittadinanza democratica è che la società offra soddisfacenti opportunità di formazione e di riuscita e che le carriere siano aperte a tutti senza discriminazione; infine, che ci sia un´ampia classe media, un fattore quest´ultimo essenziale per la stabilità del sistema. I rischi maggiori vengono oggi dalla destabilizzazione di questo equilibrio socio-economico. Rischi classici e che si rinnovano. A scanso di equivoci, la democrazia non è governo degli economicamente eguali, ma governo nel quale le condizioni sociali ed economiche non devono valere a determinare il trattamento da parte della legge e il diritto di contribuire al processo decisionale. La democrazia consiste nell´impedire che le diseguaglianze sociali si traducano in diseguaglianze di potere politico. Il suo è un lavoro di contenimento. A questo scopo, e proprio perché la libertà economica è fondamentale, …

Prima gli italiani di domani

Il piano nazionale del governo per l’infanzia è tardivo e inadeguato, si sbandierano i principi e si tagliano le risorse economiche. Dal PD una proposta di Legge Quadro sull’Infanzia e Adolescenza. Si è celebrato il ventennale dall’entrata in vigore da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, approvata nel 1989 dall’Assemblea e ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176. E’ un trattato vincolante nell’ambito del diritto internazionale, che codifica i principi guida che gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno accettato di considerare universali, cioè applicabili a tutti i bambini, di qualsiasi nazionalità o cultura, in qualsiasi tempo e senza alcuna eccezione, per il solo fatto di essere tutti membri della famiglia umana. Questo trattato ha ispirato modifiche a molte leggi nazionali esistenti, per tutelare più efficacemente i bambini. Ma a che punto siamo dopo quasi 20 anni? Cecilia Carmassi, Responsabile Politiche per la famiglia della Segreteria nazionale del Pd, lancia l’allarme: “I figli iniziano ad essere un lusso che non tutti si possono permettere! In …

"Pd, Prodi torna in campo e pensa al Colle", di Marco Marozzi

Tutto è cominciato con una messa solenne. E adesso si parla già di miracolo, “il ritorno di Prodi”. Il luogo dove “l’ex premier tornerà ufficialmente in campo con il Pd” è un un monastero medioevale tra la val di Chiana e la val d’Orcia, l’abbazia di Spineto, a Sarteano, provincia di Siena. Giorno fissato, giovedì 25 novembre. Il Professore sarà relatore del seminario organizzato da Dario Franceschini per i deputati del Partito democratico. Raduno ufficialmente a porte chiuse, in realtà i confini sia dei partecipanti – attesi anche vari senatori – che dei temi, saranno fluidi. ”Le proposte del Pd e l’iniziativa parlamentare” è il titolo onnicomprensivo scelto per un appuntamento che si dipana fino a venerdì 26. Romano Prodi il 25 novembre alle cinque del pomeriggio parlerà su ”La globalizzazione dopo la crisi”. Di nuovo tema professoralmente asettico. In realtà la freddezza dei toni cerca di coprire i fuochi di speranza che stanno dietro la chiamata di Prodi. Non a caso la notizia, parlando di “ritorno”, è stata diffusa da Roma. Tutto parte da …

"Il Governo del “non fare niente” per l’edilizia scolastica", di Manuela Ghizzoni

Il 17 novembre 2010 il sottosegretario Viceconte ha risposto ad una nostra interrogazione presentata in Settima Commissione della Camera. Il testo della medesima risposta corrispondeva sostanzialmente a quello di un comunicato del MIUR emesso il 12 dello stesso mese. Al di là di questioni formali voglio esaminare la sostanza di quelle dichiarazioni. Noi ricordavamo che l’art. 7-bis. della legge 169/09 prevedeva che al piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, formulato ai sensi dell’articolo 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, venisse destinato un importo non inferiore al 5 per cento delle risorse stanziate per il programma delle infrastrutture strategiche in cui il piano stesso era ricompreso. Ricordavamo che il citato comma 21 dell’art.80 prevedeva che nell’ambito del programma di infrastrutture strategiche di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, si attuasse un piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici con particolare riguardo a quelli che insistono sul territorio delle zone soggette a rischio sismico. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di …