"Rifiuti, a Napoli gli ispettori Ue è allarme per il rischio sanitario", di Cristina Zagaria
Da oggi i controlli. In provincia 8.000 tonnellate per strada. Niente discariche e gli impianti Stir non riescono più ad accogliere la frazione umida. Allo stremo, dopo un mese di crisi. Senza via d´uscita, con gli impianti al collasso. Spaventata, perché si temono epidemie. Ecco Napoli. Oggi la città si sveglia con tremila tonnellate di rifiuti non raccolti. In provincia si superano le ottomila. Cumuli di sacchetti appesantiti e sfaldati delle piogge, che occupano marciapiedi, strade, isolati e si innalzano fino a ricoprire le vetrine dei negozi con i primi addobbi di Natale o le facciate dei palazzi. E se nel centro città l´immondizia abbandonata diventa l´amaro banchetto per gabbiani e piccioni, che si avventurano voraci per le strade cittadine, dalla periferia (Poggioreale e San Pietro a Patierno) arrivano le prime segnalazioni per le invasioni di topi. L´attenzione è massima. Oggi è in città la delegazione della Unione Europea. Ispezione ufficiale. La missione dei tecnici, guidata dalla responsabile della direzione generale Ambiente Pia Bucella, intende fare il punto della situazione nella regione, dopo la condanna …