Giorno: 30 Novembre 2010

"Il vertice dimenticato di Cancun", di Mario Tozzi

C’era una volta una bella riunione di uomini di buona volontà che decisero di darsi da fare per ridurre il proprio impatto ambientale sul pianeta. Partirono dal clima, che si stava surriscaldando, e stilarono un protocollo, a Kyoto, che non sarà stato un granché, ma almeno pretendeva impegni precisi e imponeva una legislazione dove prima c’era deregulation assoluta. Quegli uomini si sono riuniti tante volte dal 1992 (anno del primo summit per la Terra a Rio de Janeiro) al 2010 (Copenaghen), ma non sono riusciti ancora a mantenere nemmeno una delle loro promesse. Quegli stessi uomini si riuniscono ora a Cancun, in Messico, nel disinteresse generale. Ma c’è da meravigliarsi se l’attenzione dei cittadini e dei media sia spostata altrove? Quando si grida all’allarme per tanto tempo e poi non si prende nemmeno una decisione coraggiosa e, anzi, si lascia che le cose vadano come sempre o quasi, il minimo è che la credibilità si perda per strada. Quando il problema è troppo grande noi uomini preferiamo distogliere lo sguardo, impicciati come siamo in meccanismi …

"Il balzac del cinema", di Curzio Maltese

“Se dovessi essere costretto a una vita che non è vita, la farei finita anch´io”. Mario Monicelli me lo disse anni fa, a casa sua nel rione Monti. Erano i giorni del caso Welby. Sembrava più una presa di posizione intellettuale di un grande laico che non una confessione personale. A novant´anni era ancora bellissimo, elegante, ironico, sempre dentro qualche battaglia. L´altro giorno era ancora in piazza a protestare contro i tagli alla cultura. Questa notte ha deciso lui dove mettere la parola fine. Con Monicelli se ne va un genio e un maestro del cinema, anche se entrambe le definizioni l´avrebbero fatto sorridere. «Appartengo ancora a una generazione dove si diventava registi di cinema soltanto perché non si era capaci di scrivere un bel romanzo. Potendo scegliere, avrei continuato a cercare d´imitare Dostoevskji». Si è ucciso come il padre Tomaso, giornalista di gran talento. Da giornalista aveva cominciato anche Mino e diceva di non aver mai smesso. Sempre curioso, polemico, informatissimo, divoratore di notizie grandi e piccole. Nessuno come Monicelli ha indagato tanto e …

"Quella Finanziaria che s’ha da fare", di Raffaella Cascioli

Sarà l’esordio stentato della nuova legge di stabilità, sarà l’attesa per un voto di fiducia al governo che si protrarrà per altre due settimane, sarà che il ministro dell’economia Tremonti è alla fine riuscito a narcotizzare il paese e il parlamento senza affrontare le urgenze di una crisi che sta mangiando i redditi degli italiani, quel che è certo è che non va più di moda in Italia parlare di Finanziaria. E forse, anche per questo, fa ancora più impressione il monito pronunciato ieri da Bruxelles che ha sollecitato una piena attuazione della manovra – che pure a giudizio della Commissione contiene valutazioni ottimistiche circa il recupero dell’evasione fiscale – per prevenire un’impennata dei premi sui debiti sovrani. Eppure un assaggio, ma solo un assaggio c’è stato ieri quando il Tesoro nel collocare i BTp decennali si è dovuto impegnare a pagare un rendimento maggiore. Il che comporterà un ampliamento del debito pubblico e, di conseguenza, fin da subito la necessità di un maggior impegno al risanamento. Se a questo si aggiunge che lo spread, …

"Per avere il permesso di soggiorno bisogna parlare già l’italiano e saper usare il pc", di Alessandra Rubenni

Si alza l’asticella per ottenere il permesso di soggiorno. E per gli stranieri più sfortunati, quelli che nel Paese di origine non sono stati scolarizzati, che non sanno usare il pc o hanno problemi con carta e penna, la prospettiva diventa ancora più nera. La data fatidica è arrivata. Dal 9 dicembre diventa operativo il decreto del 4 giugno 2010 firmato dai ministri Maroni e Gelmini, Interno e Istruzione, che introduce di fatto l’esame obbligatorio di lingua italiana per gli immigrati che chiedono di regolarizzare la propria presenza in Italia per il «lungo periodo ». Per tanti,un ostacolo difficilissimo da superare, che suona come una condanna certa: quella di un ritorno inevitabile alla clandestinità. Il decreto varato questa estate fissa le modalità di svolgimento dei test di lingua – come previsto dall’articolo 9 del decreto legislativo del 25 luglio 1998 – attraverso i quali gli stranieri devono dimostrare di conoscere l’italiano a un livello classificato come “A2” dai parametri europei, ovvero di saperlo parlare, scrivere, leggere e di saperlo usare per «interagire con ragionevole disinvoltura …

"I teoremi del gran bugiardo", di Giuseppe D'Avanzo

Berlusconi torna a parlare di complotto: «Qualcuno paga le ragazze per screditarmi», dice. Vero o falso? Abbiamo capito da qualche tempo che al fondo del “caso Berlusconi” c´è «una nuova civilizzazione» che abolisce l´idea stessa di verità. È un dispositivo che rende indifferente sulla scena politica l´attendibilità del premier. Perché egli – abusando del suo potere e del conflitto di interessi che lo protegge – si può cucinare la verità come meglio gli conviene in quel momento, salvo poi prepararsene ancora un´altra, il giorno dopo. Quanto valgono le parole dette dal presidente del Consiglio? Vanno prese sul serio o liquidate con un´alzata di spalle? Bisogna decidersi. Non può sfuggire che le grida di Berlusconi – «È tutto falso, qualcuno paga quelle ragazze che raccontano dei festini» – siano il nucleo stesso di un sistema politico che cancella ogni distinzione tra vero e falso. Con quel grido il premier elimina, non solo le sue parole – appena ieri ci ha raccontato come quelle feste con venti, trenta giovani e giovanissime donne lo rilassino, «una, due volte …