Giorno: 29 Novembre 2010

"L'arma letale", di Vittorio Zucconi

Non è uno “scoop” e neppure un altro scandalo, quello che ha investito ieri sera l’universo dei rapporti internazionali, è il “ciclone wiki” che cambierà il mondo politico che abbiamo ereditato sollevando il sudario sopra segreti finora gelosamente custoditi. Ora sappiamo cose che non avremmo mai dovuto sapere, su dittatori, regimi, governi amici, intenzioni, operazioni di spionaggio contro l’Onu, capi di governo e di stato come Sarkozy e Berlusconi. Note sferzanti che non si sarebbero mai dovute rivelare, giudizi riservati a pochi consumatori dentro i palazzi del potere. Sappiamo che cosa pensano davvero degli altri, del governo italiano, e nulla sarà più come prima nelle cancellerie. Non lo sarà neppure agli occhi del pubblico, che ricorderà, per averlo visto finalmente bianco su nero, che cosa ci sia davvero, quali giudizi reali corrano nel profondo dei governi anche amici dietro i sorrisi e i comunicati finali per il consumo delle telecamere. La storia della diplomazia, che è la forma nobile e pacifica anche se molto spesso bugiarda delle relazioni fra Paesi e governi da secoli prima …

"Istruzione tecnica per rilanciare il sistema Italia", di Claudio Cereda

L’Italia ha bisogno della Istruzione Tecnica. Ed aggiungo, anche di quella scientifica. Abbiamo in Italia un gap tra offerta formativa e domanda di tecnici e laureati che blocca lo sviluppo del manifatturiero. L’offerta di diplomati tecnici che era di 140 mila nel 2008 è di 126 mila nel 2010; ma la domanda che aveva avuto una leggera flessione nel 2009 (per effetto della crisi) è già risalita ed è oggi di 236 mila; detto in breve ci mancano 110 mila diplomati. L’amministrativo commerciale sfiora la metà dell’offerta ma è in leggero calo nella domanda. E’ in crescita la domanda del settore tecnologico ed in particolare in quello meccanico ed elettrico che sono i settori trainanti del nostro manifatturiero. Nelle riunioni con le famiglie uso sempre la metafora delle mani e della testa. Bisogna saperle usare entrambe ma, quando scegliamo la scuola, facciamo una scelta: da dove partire? Dalla mano o dalla testa? La distinzione tra ITI e Liceo è tutta qui. Da dove si parte: da un rapporto di curiosità con l’oggetto o dal gusto …

Meloni: «Poche assunzioni e scarse risorse, questo governo non investe sull'istruzione», di A. Mig.

Marco Meloni, responsabile Università del Pd, risponde all’intervista rilasciata al Messaggero dal ministro Mariastella Gelmini. «Non è vero che il Pd non vuole la riforma. Noi ne vogliamo una che sia più incisiva di quella del governo». Marco Meloni, responsabile Università del Pd, risponde all’intervista rilasciata al Messaggero dal ministro Mariastella Gelmini. Il ministro dice che il paese è con lei sulla riforma. «Non è vero che questa legge è popolare. Non a caso il ministro Gelmini è fra i meno amati del governo in questo momento. E non è vero che la sinistra non vuole riformare l’università. Noi volevamo una riforma più incisiva, non questa». Più incisiva in che senso? «La legge Gelmini mette molte regole su tutto ciò che riguarda, ad esempio, la governance degli atenei, che vengono oppressi da un iper controllo del ministero. Invece su punti dove andavano messe norme certe la riforma è vaga. Per la valutazione si dice che i meritevoli otterranno più soldi, ma senza dire come. Il Pd aveva messo sul piatto delle idee concrete su come …

"Quelle parole che lasciano il segno", di Mario Calabresi

Annunciata da giorni, ieri sera si è scatenata in tutto il mondo l’orgia dei documenti riservati: sono diventati pubblici centinaia di migliaia di messaggi che la diplomazia americana ha spedito negli ultimi anni a Washington da ogni angolo del mondo, insieme alle direttive che facevano il percorso inverso, quelle che il Dipartimento di Stato ha indirizzato ad ambasciate e consolati. Una tempesta per i rapporti internazionali, destinata ad alzare la tensione contemporaneamente nei punti più caldi del pianeta: dal Golfo Persico dove ora non è più segreta la richiesta saudita agli americani di attaccare urgentemente l’Iran per distruggere il programma nucleare di Teheran. All’Afghanistan del «paranoico» Karzai; alle ipotesi di riunificazione coreana con la notizia del missile di Pyongyang capace di colpire; fino all’accusa ai cinesi di aver bloccato Google. Una situazione difficile da gestire per la Casa Bianca e per la diplomazia americana che vengono messe a nudo nei loro ragionamenti riservati, nelle loro strategie, nelle loro debolezze e nei loro peggiori aspetti. Quale clima ci sarà da questa mattina al Palazzo di Vetro …