Diagnosi precoce sul pomone con la Tac “a spirale”: «Una svolta epocale per la lotta al big killer». Arriva un test salvavita per il tumore al polmone, che fino ad oggi aveva una mortalità dell’85% e potrebbe scendere al 20. Lo ha annunciato Umberto Veronesi, che all’Istituto Europeo di Oncologia ha presentatoi risultati dello studio Cosmos sui grandi fumatori, eseguito a Milano, che ha dato risultati entusiasmanti per la nuova tac «a spirale», che con bassa dose di radiazioni ionizzanti è in grado di diagnosticare tumori del polmone di piccole dimensioni. L’Ieo ha confermato così, migliorando anche le previsioni, uno studio del National Cancer Institute. Iniziato con uno studio pilota condotto su un gruppo di 1000 volontari per 5 anni (risultati pubblicati su Lancet nell’agosto 2003), lo studio Cosmos rappresenta il più ampio studio monocentrico europeo: nel 2004-2005 vi partecipano altri 5200 volontari. Il Cosmos è l’unico studio al mondo (dopo quello multicentrico ELCAP) che ha mantenuto l’osservazione dei partecipanti per 10 anni. Lo studio è coordinato dal Prof. Massimo Bellomi, Direttore della Divisione di Radiologia dello IEO e Professore dell’Università degli Studi di Milano, e dalla Dott.ssa Giulia Veronesi, Direttore dell’Unità di Ricerca sulla Diagnosi Precoce e la Prevenzione Tumore Polmonare. I soggetti esaminati – tutti forti fumatori o ex fumatori (che hanno smesso da meno di 10 anni), con più di 50 anni, che hanno fumato almeno un pacchetto di sigarette al giorno per 20 anni – eseguono ogni anno una Tac Spirale a basso dosaggio di radiazioni.
La Tac Spirale permette di misurare con grande accuratezza la densità del tessuto polmonare e rileva la presenza di un nodulo polmonare con una frequenza 7 volte maggiore rispetto alla radiografia del torace. Fornisce infatti i dati dei valori di densità di piccoli «cubetti di volume» in cui viene scomposto il nostro corpo. Poichè il polmone è costituito prevalentemente da aria, appena lo spazio aereo viene sostituito da una masserella solida che rappresenta lo sviluppo di una neoplasia, la TC è in grado di individuarla anche utilizzando una dose molto bassa di radiazioni ionizzanti. Senza iniettare mezzi di contrasto e con una dose di radiazioni inferiore alla metà di quelle che riceviamo dalla natura (atmosfera e terreno), l’apparecchio crea immagini tridimensionali del polmone che permettono di ricostruire la sua struttura e di mettere in evidenza l’eventuale tessuto anomalo. I tempi di esecuzione sono decisamente rapidi: la scansione dura 6 secondi. I risultati ottenuti sull’osservazione dei volontari che partecipano allo Studio dimostrano che la diagnosi precoce con Tac spirale ha completamente modificato lo spettro dei tumori diagnosticati e operati: da una percentuale di tumori in stadio avanzato del 75% si è passati a una percentuale inferiore al 20%.
Senza diagnosi precoce ancora oggi più del 70% dei tumori del polmone vengono scoperti quando la malattia è già in fase avanzata, spesso inoperabile e con una percentuale di guarigione non superiore al 15%. La diagnosi precoce con Tac Spirale ha ribaltato questa percentuale: più dell’80% dei pazienti può essere operato con un intervento conservativo e con una percentuale di sopravvivenza del 70% dopo 5 – 10 anni di controlli. La sopravvivenza globale di tutti i pazienti con tumore polmonare, sottoposti al nuovo esame, è stata del 70%, rispetto a un 10-15% della popolazione generale non sottoposta a diagnosi precoce. La ricerca ha ora come obiettivo di migliorare l’efficacia della diagnosi precoce e di aumentare la protezione sulle persone a maggior rischio.
La Stampa 26.11.10