"´Ndrangheta al Nord, salta il comune di Desio", di Rodolfo Sala
Amministratori Pdl coinvolti, si dimettono i consiglieri di Lega e opposizione. Getta la spugna il sindaco pidiellino e arriva il commissario: in primavera elezioni. La ragion di partito, e i vertici del Carroccio, consigliavano prudenza, nonostante i sospetti di infiltrazione malavitosa che gravano sugli amministratori comunali. Ma i leghisti di Desio, paesone di 40mila abitanti nel cuore della Brianza, governato dal centrodestra, se ne sono fatti un baffo. Ieri mattina i loro consiglieri comunali si sono dimessi, insieme a quelli dell´opposizione, Pd e dipietristi. Mettendo in minoranza gli alleati del Pdl e costringendo alle dimissioni il sindaco, eletto solo sette mesi fa. Basta, chiuso, finito: il prefetto ha già nominato il commissario, e a primavera si ritorna a votare. Il tutto sull´onda dell´inchiesta “Infinito”, che nel luglio scorso aveva portato all´arresto di oltre 300 affiliati alla ‘ndrangheta (circa la metà in Lombardia). A Desio nessuno, almeno per ora, risulta indagato, ma i nomi di alcuni esponenti dell´amministrazione – tutti del Pdl – sono finiti negli atti di quell´inchiesta. O perché intercettati, o perché tirati in …