"A gennaio in pensione a 61 anni. Poi il governo punta a 67", di Laura Matteucci
Arriva il doppio scalino per i lavoratori che vogliono andare in pensione: da gennaio bisognerà aver compiuto almeno 61 anni, a meno di averne lavorati almeno 41. Ed è per questo che, nei primi dieci mesi del 2010, si è registrato unboom di pensioni di anzianità: chi ha potuto, se n’è già andato. Ma il vero allarme lo lancia il vicepresidente del parlamento europeo Gianni Pittella (Pd), che informa dell’intenzione del governo «di mettere ulteriormente le mani sulle pensioni con un progetto di riforma che va oltre i provvedimenti già dolorosi che scatteranno da gennaio». In altri termini: «Secondo quanto esposto in un capitolo titolato “La riforma delle pensioni” del Programma nazionale presentato all’Unione europea e approvato dal Consiglio dei ministri, dal 2012 l’aspettativa di andare in pensione supererà i 66 e per molti sfiorerà i 67 anni, nonostante i conti dell’Inps siano largamente in attivo», spiega Pittella. Si parte, intanto, da gennaio 2011. La normativa è nota: entreranno in vigore sia le nuove regole per l’accesso alla pensione di anzianità previste dalla riforma del …