“Ai prof più bravi un mese di stipendio in più”, di Corrado Zunino
Il giorno dopo la grande contestazione di piazza il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini convoca i sindacati e regala tre promesse pesanti alla scuola (fin qui non finanziate): ai professori meritevoli già nel 2011 sarà corrisposto un mese di stipendio in più, una quattordicesima sui risultati. Quindi, alle scuole migliori saranno assegnati finanziamenti speciali, fino a 70 mila euro. Infine, e qui la promessa si va facendo concretezza, per il triennio 2010-2012 saranno ripristinati gli scatti d´anzianità. Nell´ultimo caso i sindacati – tutti – applaudono, e rivendicano meriti.
Siamo in una fase progettuale, per ora. Lo stipendio in surplus inizialmente riguarderà venti scuole di Torino e Napoli: si calcola toccherà un quinto del corpo docente. E il bonus alle scuole eccellenti – dovranno dimostrare di aver migliorato i livelli di apprendimento dei loro studenti e raggiunto standard internazionali – si sta valutando nelle scuole medie delle province di Pisa e di Siracusa (per la durata dell´intero triennio). Questo basta al ministro Gelmini per parlare di giorno storico: «Finalmente si iniziano a valutare i professori e le scuole su base meritocratica: premi ai migliori e non soldi legati solo all´anzianità di carriera». Questo progetto è nato da un lavoro portato avanti dal Comitato tecnico scientifico, insediato a febbraio al ministero.
I soldi, al solito, sono il punto. La questione di una scuola a cui sono stati tolti 8 miliardi in tre anni. Le sperimentazioni, assicura il ministro, saranno finanziate con una parte del 30% dei risparmi ottenuti dalla razionalizzazione della spesa. La Cgil non si fida: «La Gelmini ancora una volta non ha dato le cifre sulle risorse disponibili né chiarimenti sulla validità giuridica dell´esperimento», ha detto il segretario Flc Mimmo Pantaleo. «Le intenzioni del ministro sono comunque un fatto positivo», ha migliorato il giudizio il segretario Cisl, Francesco Scrima.
Chi deciderà quali sono i prof da premiare? E chi le scuole da finanziare extra budget? Gli insegnanti, intanto, potranno aderire volontariamente alla sperimentazione e per loro in ogni scuola sarà costituito un nucleo di valutazione composto da preside, due professori eletti dal Collegio dei docenti, presidente del Consiglio di istituto (in veste di osservatore). La valutazione terrà conto sia del curriculum vitae che del documento di valutazione. Avrà un peso anche il giudizio espresso da genitori e studenti. I top professor saranno premiati entro maggio 2011.
Per quel che riguarda le scuole da finanziare, gli istituti saranno singolarmente valutati prendendo in considerazione il livello di miglioramento degli studenti affidati. Lo si comprenderà attraverso i test Invalsi, sempre più utilizzati per definire i livelli della nostra scuola e dei suoi scolari, e attraverso una serie di indicatori generali: il rapporto scuola-famiglia, il rapporto con il territorio, la gestione delle risorse, i livelli di abbandono. Il verdetto sarà affidato a un team di osservatori esterni composto da un ispettore e due esperti indipendenti. Alla fine una Commissione tecnica regionale stilerà una graduatoria e le scuole alte in classifica (il 15%) potranno ricevere i premi e distribuirli ancora tra gli insegnanti che hanno preso parte al progetto.
La Repubblica 19.11.10
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“Arrivano gli aumenti al merito (ed è già protesta)”, di Reginaldo Palermo
L’annuncio lo ha dato il Ministro nel corso dell’incontro con i sindacati. Due i progetti sperimentali: uno prenderà avvio a Pisa e Siracusa e un altro a Torino e a Napoli. Nascono i “nuclei di valutazione” interni alle scuole. Sulla valorizzazione del merito, sembra che questa volta si farà sul serio.
Le intenzioni, almeno, ci sono.
L’annuncio è stato dato dal ministro Mariastella Gelmini nel corso dell‘incontro svoltosi il 18 novembre con i sindacati.
A breve verranno avviati due progetti distinti.
Il primo consentirà di effettuare la valutazione delle scuole e, trattandosi di una iniziativa sperimentale, riguarderà solamente le scuole medie delle province di Pisa e Siracusa.
Le scuole saranno valutate prendendo in considerazione non solo i risultati dei testi Invalsi ma anche una serie di indicatori (rapporto scuola-famiglia, rapporto scuola-territorio, gestione delle risorse, livelli di abbandono…) che saranno verificati da un team di osservatori esterni composto da un ispettore e da due esperti indipendenti che, al termine delle attività, proporranno una relazione complessiva. Al termine della rilevazione una Commissione tecnica regionale predisporrà una graduatoria finale.
Alle scuole che si collocheranno nella fascia più alta sarà assegnato un premio (fino ad un massimo di 70mila euro) da destinare al personale effettivamente impiegato nell’istituto durante il periodo di sperimentazione.
Un secondo progetto sperimentale sarà finalizzato a premiare i docenti migliori o, per usare le parole del comunicato ufficiale, “ad individuare metodi e criteri per premiare gli insegnanti che si distinguono per le capacità e la professionalità dimostrate”.
Questo progetto riguarderà i docenti delle scuole di Torino e Napoli.
La valutazione sarà affidata ad un “nucleo” di cui faranno parte il dirigente scolastico, due docenti eletti dal collegio dei docenti e dal presidente del consiglio di istituto in qualità di osservatore.
Il “nucleo” avrà il compito di valutare i docenti che hanno aderito volontariamente alla sperimentazione.
La valutazione sarà riferita al curriculum vitae e a un non meglio precisato “documento di valutazione”.
Il nucleo dovrà però tenere in considerazione anche i risultati di specifiche indagini realizzate per rilevare l’apprezzamento dei docenti da parte dei genitori e degli studenti.
Il progetto dovrebbe concludersi entro aprile/maggio 2011.
Il Ministro parla con entusiasmo del progetto: “E’ un giorno storico, finalmente si iniziano a valutare i professori e le scuole su base meritocratica”.
Adesso si attendono le reazioni di sindacati e movimenti. Certo è che avviare la sperimentazione della valutazione dei docenti a Torino e a Napoli, non sembra un’idea vincente: Torino è una delle raccoforti di CUB e Flc-Cgil che sicuramente ostacoleranno il progetto in tutti i modi (quando la partecipazione ai test Invalsi era facoltativa proprio a Torino si erano registrate le più basse percentuali di adesione); a Napoli è invece molto vivace il movimento dei precari che non staranno a guardare in silenzio: il CPS (Coordinamento precari scuola) cittadino, per esempio, sta predisponendo un modello di dichiarazione con cui i docenti potranno sottoscrivere una sorta di “obiezione di coscienza” rifiutando l’attribuzione di eventuali premi di produttività.
da Tecnica della Scuola 19.11.10
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“Il professore più bravo guadagna di più”, di Flavia Amabile
Il progetto del ministro Gelmini: ai professori migliori una mensilità in più e agli istituti un contributo. Si comincia da Torino e da Napoli. Può funzionare? Ed ora, assicura il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, chi è bravo guadagnerà di più. Da quest’anno prende il via una sperimentazione. Gradualmente si estenderà a tutta l’Italia, ma per il momento porterà premi solo ad alcuni prof di Torino e Napoli ed alcune scuole medie di Pisa e Siracusa.
Ai professori particolarmente meritevoli verrà assegnato un mese di stipendio. Il riconoscimento avrà validità triennale per il periodo 2011-2013, e corrisponderà ad una sorta di quattordicesima. I fortunati a poter aspirare al premio già quest’anno saranno i docenti di 20 scuole del capoluogo piemontese e di quello campano. Chi è interessato ad accedere al premio dovrà fare apposita domanda.
Anche gli istituti scolastici considerati nel loro insieme, come una squadra, avranno la l’opportunità di rimpinguare le casse: se dimostreranno, infatti, di aver migliorato i livelli di apprendimento degli studenti e raggiunto certi standard riceveranno un contributo fino a un massimo di 70 mila euro. Le scuole interessate dovranno esprimere la loro candidatura, dopo che il collegio dei docenti avrà dato il suo assenso attraverso apposita delibera.
Anche in questo caso si comincerà in via sperimentale, dalle scuole medie delle province di Pisa e Siracusa (per la durata dell’intero triennio). Saranno la Fondazione Agnelli e la Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo con l’Associazione TreEllle a valutare gli effetti all’interno delle scuole di questi due progetti, rispettivamente quello sugli istituti e quello sui professori.
Per il ministro Gelmini si tratta di un «giorno storico» e ha sottolineato come per la prima volta parta un’iniziativa concreta per introdurre il merito nel sistema d’istruzione italiano. «Finalmente – ha detto – si iniziano a valutare i professori e le scuole su base meritocratica. Premi dunque ai migliori e non soldi legati solo all’anzianità di carriera che, comunque, grazie allo sforzo del governo, sono stati garantiti a tutto il settore».
E’ stata proprio la Gelmini ad annunciare ieri, in un incontro, il decreto interministeriale che consente il pagamento degli scatti d’anzianità maturati dal personale della scuola.
Le sperimentazioni messe in campo saranno finanziate con una parte del 30% dei risparmi ottenuti grazie alla razionalizzazione della spesa, ma soltanto sulla base di quanto resterà dopo aver mantenuto la promessa di pagare il recupero degli scatti.
Lo scorso febbraio il ministro ha istituito un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che ha l’obiettivo di proporre l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione e di miglioramento della didattica. E il Comitato ha proposto al ministro i due progetti illustrati oggi.
Quello relativo alle scuole prevede che esse vengano valutate prendendo in considerazione il livello di miglioramento degli apprendimenti degli studenti individuato attraverso i test Invalsi, ma anche una serie di indicatori che vanno dal rapporto scuola-famiglia alla gestione delle risorse, ai livelli di abbandono. Il verdetto è affidato a un team di osservatori esterni composto da un ispettore e due esperti indipendenti.
Sulla base dei risultati verrà quindi formulata da una Commissione tecnica regionale una graduatoria. Alle scuole che si collocheranno nella fascia più alta sarà assegnato un premio, fino ad un massimo di 70mila euro.
Per il progetto destinato agli insegnanti, che aderiranno volontariamente alla sperimentazione, in ogni scuola verrà costituito un «nucleo» di valutazione composto dal preside, da due professori eletti dal Collegio dei docenti e dal presidente del Consiglio di Istituto (in qualità di osservatore). La valutazione terrà conto di curriculum vitae e documento di valutazione. Ma non solo. Il «nucleo» dovrà considerare anche il giudizio sui docenti espresso da genitori e studenti. Gli insegnanti meritevoli saranno premiati entro aprile/maggio 2011.
La Stampa 19.11.10
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